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Riviste le classifiche ATP: i punti ora valgono 22 mesi

L’ATP ha stilato un nuovo sistema , provvisorio, per gestire il ranking nell’era del Covid-19. Quest’anno per i migliori 18 risultati di ciascun giocatore saranno tenuti in considerazione gli ultimi 22 mesi anziché le ultime 52 settimane

07 luglio 2020

I migliori 18 risultati considerati nel ranking si riferiranno nel 2020 agli ultimi 22 mesi di gara

I migliori 18 risultati considerati nel ranking si riferiranno nel 2020 agli ultimi 22 mesi di gara

Si sono seduti tutti attorno a un tavolo (ATP, Federazione Internazionale e organizzatori dei quattro tornei del Grande Slam) e alla fine hanno trovato un sistema: il modo di calcolare le classifiche del tennis nell’era del Covid-19.

E’ un criterio nuovo quello ufficializzato dall’Atp, rivisto e provvisorio, che cerca di mantenere le stesse logiche di equità della formula classica e al tempo stesso di fronteggiare le difficoltà dovute alla lunga pausa e al ridotto numero di tornei che verranno disputati da metà agosto in poi secondo il nuovo calendario provvisorio.

Era una questione delicata, perché il ranking non stabilisce solo la posizione di un giocatore rispetto agli altri ma anche l’ingresso dei giocatori nelle entry list dei tornei e le teste di serie. Ora il dado è stato tratto.

Dalle ultime 52 settimane agli ultimi 22 mesi - In previsione del ritorno alla competizione di agosto, le classifiche, che tradizionalmente operano sulla base dei "Migliori 18" risultati nelle ultime 52 settimane, terranno ora in considerazione un periodo di 22 mesi (marzo 2019 - dicembre 2020). Il ranking è stato infatti congelato dal 16 marzo 2020, pochi giorni dopo la sospensione dell'ATP Tour a causa della pandemia di COVID-19.

Il sistema di classificazione rivisto mira a raggiungere i seguenti obiettivi chiave:

• Essere flessibile ma corretto nei confronti dei giocatori di tutti i livelli, considerato il numero ridotto di punti disponibili in base al calendario provvisorio rivisto 2020.

• Garantire stabilità ai giocatori che non possono o preferiscono non competere nel 2020 per motivi di salute e sicurezza.

• Avere un sistema in grado di adattarsi a ulteriori cambiamenti nel calendario, se necessario.

• Premiare i giocatori che ottengono buoni risultati dopo la ripresa del Tour nel 2020.

• Poter ristabilire il principio di difendere i punti-torneo settimana per settimana nel 2021, mantenendo la mobilità dei giocatori nelle classifiche.

I Best 18 tra il 2019 e il 2020 - Gli elementi chiave del sistema delle classifiche rivisto sulla base di 22 mesi (anziché 52 settimane) sono i seguenti:

• La classifica di un giocatore sui suoi migliori 18 risultati ("Best 18") tra marzo 2019 e dicembre 2020.

• Un giocatore non può tener conto due volte dei punti ottenuti nello stesso torneo di nella sua suddivisione "Best 18". Ad esempio, un giocatore che ha giocato agli Internazionali BNL d’Itala nel 2019 e che gioca di nuovo a Roma nel 2020, dovrà tenere buono il migliore tra i due risultati ottenuti.

• I punti ottenuti nei tornei del 2020, che vanno a formare la classifica del giocatore, rimarranno nel suo ranking per 52 settimane, o fino a quando l'evento in questione verrà giocato nuovamente nel 2021, a seconda di quale delle due situazioni si verifichi prima.

L’Atp ha tenuto a specificare che, qualora anche la stagione 2021 dovesse essere influenzata da Covid-19, verranno presi in considerazione ulteriori aggiustamenti delle classifiche.

Che cosa cambia in vista delle Atp Finals

Le classifiche ATP riviste secondo i criteri di cui sopra determineranno anche le qualificazioni per le Nitto Atp Finals di Londra ma i punti guadagnati a dagli otto protagonisti delle Finals 2019 non verranno conteggiati ai fini della qualificazione per le Finals 2020, per garantire condizioni di equità nella Race 2020.

Per quanto riguarda il doppio, le classifiche 2020 continueranno a essere quelle valide per determinare gli otto team qualificati per a Londra.

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