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Eventi internazionali

13 aprile: per Graf e Lendl, una data fatidica

Due tra i più grandi tennisti della storia hanno conquistato il primo titolo lo stesso giorno d’aprile, a sei anni di distanza una dall’altro. Steffi ne avrebbe vinti altri 106, Ivan 93. Oggi è il compleanno della lettone Anastasija Sevastova

di | 12 aprile 2020

Steffi Graf vittoriosa a Parigi nel 1987

Steffi Graf vittoriosa a Parigi nel 1987

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Il 13 aprile del 1986 una ragazzina tedesca di 16 anni, nata a Mannheim ma residente a Bruhl, vinceva il suo primo torneo, la Family Circle Magazine Cup di Hilton Head, Florida, sui campi in terra battuta del Sea Pines Plantation. La ragazzina si chiamava Stefanie ‘Steffi’ Graf e la sua avversaria, sconfitta in finale (6-4 7-5 il punteggio), era la n.2 del mondo e super specialista su quella superficie, la statunitense Chris Evert. Questa vittoria, per la quale guadagnò un premio di 38.000 dollari, è agli annali come la prima delle 107 conquistate dalla Graf, che si sarebbe rivelata come una delle più grandi giocatrici di ogni tempo.

Nel conto di quei 107 titoli conquistati ci sono infatti ben 22 titoli Slam in singolare e la straordinaria impresa di averlo davvero completato il Grande Slam, in un fantastico 1988 in cui vinse Open d’Australia, Roland Garros, Wimbledon, Us Open e anche la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1988 in quella che passa alla storia come l’edizione il ritorno del nostro sport tra le discipline ufficiali. Un Golden Slam, il suo, che supera i “semplici” poker realizzati dall’americana Maureen Connolly nel 1953 e dall’australiana Margaret Court nel 1970.

Stefanie Graf e Andre Agassi, moglie e marito dal 2001

Steffi, che dal 2001, quando ha sposato Andre Agassi, a sua volta vincitore di otto Slam, preferisce essere chiamata con il suo nome intero, Stefanie, ha centrato 3 Australian Open consecutivi (1988,1989, 1990), 6 titoli al Roland Garros (1987, 1988, 1993, 1995, 1996 e 1999), 7 a Wimbledon (1988, 1989, 1991 1992, 1993, 1995 e 1996) e 5 agli Us Open (1988, 1989, 1993, 1995 e 1996).

E’ stata n.1 del mondo per 377 settimane un record assoluto, che va ben oltre le 310 di Roger Federer, primatista in campo maschile.

Il 13 aprile 1980 il cecoslovacco Ivan Lendl, allora ventenne, conquistò il suo primo titolo da professionista, battendo nella finale del torneo di Houston lo statunitense Eddie Dibbs (6-1 6-3). Nella lunga e formidabile carriera, che lo avrebbe visto lasciare la Cecoslovacchia e ottenere la cittadinanza americana, Lendl sarebbe diventato n.1 del mondo (il 28 febbraio del 1983), vincendo ben 94 tornei, e rimanendo in testa al ranking per ben 270 settimane.

Vanta due successi agli Open d’Australia ( 1989 e ’90), tre al Roland Garros (1984, ’86,’87), tre agli Us Open (1985,’86 e ’87) e cinque vittorie al Masters, le attuali Atp Finals (1981,’82, ’85, ’86 e ’87).

L’unico tabù che non è riuscito a sfatare è quello dell’erba di Wimbledon, sulla quale è sempre… scivolato pur vantando due finali, quella del 1986, battuto da Boris Becker, e la successiva, nel 1987, superato dall’australiano Pat Cash.

Ivan Lendl nel 1981 a Parigi

Il COMPLEANNO

Anastasija Sevastova: 30. Nata a Liepaja in Lettonia nel 1990, la Sevastova è attualmente n. 43 della classifica mondiale.

Il suo best ranking però è ben più alto: un anno e mezzo fa, nell’ottobre del 2018, è arrivata sino all’11° posto, coronando una bella stagione durante la quale ha conquistato il titolo Wta di Bucarest (battendo in finale la croata Petra Martic) ma soprattutto raggiunto le semifinali agli UsOpen, superando lungo il percorso giocatrici come l’ucraina Elina Svitolina, n.7, e la statunitense Sloane Stephens, n.3 del torneo, prima di perdere con Serena Williams.

Successivamente avrebbe raggiunto anche la finale del China Open a Pechino, battuta dalla n.2 Caroline Wozniacki in finale ma vincitrice in ‘semi’ sulla giapponese Naomi Osaka, allora n.6. E’ stata la prima giocatrice del suo Paese a entrare tra le prime 20 del mondo.

Anastasija Sevastova

ALTRI COMPLEANNI

Raemon Sluiter: 42. Olandese di Rotterdam, nato nel 1978, è stato n. 46 del mondo nel 2003, anno in cui ha raggiunto le finali in due tornei di casa, l’Atp indoor di Rotterdam (battuto dal bielorusso Max Mirnyi ma vincitore nei quarti sullo spagnolo Juan Carlos Ferrero, n.3 del mondo) e l’Atp su terra battuta di Amersfoort, fermato in finale dal cileno Nicolas Massu.

Greta Arn: 41. Ungherese di Budapest, oggi è al n.424 della classifica mondiale ma è arrivata fino al n.40, nel 2011. In quella stagione ha vinto il suo secondo torneo Wta, ad Auckland, dopo quello centrato nel 2007 a Estoril, e ha raggiunto i quarti di finale agli Internazionali BNL d’Italia. Allenata dall’italiano Vittorio Magnelli a Roma, difende dal 2010 i colori del TC Parioli in serie A1.

Greta Arn vincitrice ad Auckland

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