Chiudi
Atp, Wta, Itf e gli organizzatori degli altri tre Slam hanno comunicato di comune accordo di sospendere le attività fino alla prima settima di giugno. Un messaggio chiaro ai francesi e alle loro "fughe in avanti": il tennis ha bisogno di scelte condivise
di Piero Valesio | 18 marzo 2020
La risposta alla mossa unilaterale della federazione francese di spostare il Roland Garros al 20 settembre è arrivata. Ed è una risposta forte, univoca.
Il comunicato con cui è stata annunciata la sospensione di tutti i tornei da qui al 7 giugno è stato firmato da Atp, Wta, Usta e Tennis Australia; cioè da tutti i soggetti “scavalcati” dalla mossa di Giudicelli che della FFT è Presidente.
Il segnale è chiaro: per attraversare questo momento storico il tennis ha bisogno di scelte condivise non di fughe in avanti tra l’altro non consone a tale momento: chi può dire oggi a quale punto sarà la pandemia che ha colpito il pianeta? In quali zone sarà ancora presente e quali avrà abbandonato?
Se ne uscirà solo insieme. E da oggi in poi la gestione del tennis internazionale (la sensazione è molto prossima alla certezza) sarà guidata da questo criterio. L’unico possibile.