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Eventi internazionali

Dopo il terremoto di Parigi che scenario?

L’annuncio della nuova data dello Slam parigino, che si sovrappone a 5 tornei Atp e alla Laver Cup, apre una serie di interrogativi

di | 17 marzo 2020

il logo del Roland Garros

il logo del Roland Garros

Il terremoto che ha colpito il tennis internazionale con la scelta del Roland Garros di posticipare il torneo si presta a diverse chiavi di lettura.
Ad una prima occhiata si ha la sensazione che le rete di soggetti che gestiscono diverse parrocchie del tennis internazionale si sia ulteriormente infittita; oppure strappata, a seconda dei punti di vista. Il Roland Garros (leggi la federazione francese) ha annunciato nel pomeriggio la decisione, chiaramente autonoma e annunciata in solitaria, di collocare il proprio torneo in un periodo dal 20 settembre al 4 ottobre, in cui sono presenti cinque Atp 250 dei quali due in Cina (Chengdu e Zhuhai) ma soprattutto la Laver Cup di Roger Federer.

Si tratta chiaramente di una mossa di Roland Garros che scombina gli assetti, pur in una situazione drammatica come quella attuale, già precari del tennis internazionale. Una scelta che ha tutto il sapore di “rottura” con Atp e Wta e che non potrà che avere altre ripercussioni: sia nell’immediato, cioè sulle scelte che Atp e Wta compiranno per rimettere in piedi il calendario del 2020, sia nell’epoca post- coronavirus.

E qual è, anzi quale sarà, il ruolo di Federer e della sua Laver Cup (già minata dalla trasformazione della Davis e dall’avvento della Atp Cup a inizio gennaio) in questa vicenda? Il grande svizzero ha accettato di essere divorato da Roland Garros? A quale prezzo? E se non l’ha accettato ma ne è vittima quale sarà la sua vendetta?

Ritorno al passato con tutti contro tutti? E’ possibile. E non è un film.
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