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Nel tabellone femminile Ashleigh Barty si prende la rivincita su Petra Kvitova e vola in semifinale, prima australiana a riuscirci dal 1984. Affronterà la statunitense Sofia Kenin, che con la vittoria in due set su Ons Jabeur strappa il miglior risultato in carriera in uno Slam. Grande attesa per la sfida di domani tra Nadal e Thiem.
di Marco Mazzoni | 28 gennaio 2020
Barty ha giocato un match estremamente intelligente sul piano tattico, pronta a prendere l'iniziativa e governare lo scambio col dritto dal centro del campo, spostando la ceca e forzandola a rischiare il colpo da posizioni difficili. Una partita quasi perfetta per l'australiana, preparata a puntino col suo coach: “Ho ripensato alla partita persa contro Petra l'anno scorso” ha dichiarato dopo il match, “da quella sconfitta ho imparato molto e ho preso spunto per affrontare al meglio la sfida di oggi. Il primo set è stato lottato, la svolta nel tiebreak è arrivata con Petra al servizio sul 3-2. Sono riuscita a rispondere per miracolo ad una prima esterna molto precisa, quindi ho corso più volte per tutto il campo, rimettendo ogni palla in difesa estrema. Lei era contro sole e alla fine sono riuscita a vincere quel punto rocambolesco che ha fatto svoltare a mio favore il tiebreak e l'intero match. Sono stata brava a difendermi, c'ho creduto anche se il punto pareva perso più volte. Ho affrontato così tutta la partita, con grande umiltà”.
Le condizioni variabili del torneo sembrano non influenzare il suo tennis: “Nel corso delle due settimane le condizioni sono cambiate moltissimo, oggi c'era sole e caldo rispetto al fresco dei giorni precedenti. Riuscire ad adattarsi non è facile ma è una delle componenti del gioco, io preferisco giocare al sole”.
“Chiaramente sento la pressione, siamo esseri umani, ma il mio modo per affrontarla è restare concentrata sul mio gioco e pensare all'avversario. Non è possibile isolarsi totalmente, e un po' di pressione ti spinge anche a giocare bene se la prendi nel mondo giusto. Non leggo i giornali o mi limito alla sezione del cricket o delle notizie” ha detto. Interessante la sua risposta sul perché stia giocando anche il doppio, nonostante l'ambizione di vincere il torneo di singolare: “Disputando il doppio riesco ad allenare al meglio servizio e risposta, provando soluzioni nel contesto di una partita vera, con la tensione del match. Lo trovo molto più efficace che in allenamento. Non credo sia un caso che la risposta sia stata decisiva per la mia vittoria di oggi”.
“Sono più consapevole in campo, riesco a leggere il momento e scegliere la giocata più intelligente per mettere in difficoltà l'avversaria. Questa lucidità mi conferisce molta sicurezza per gestire la partita”. Durante il match, nel suo box era presente Dinara Safina, ex forte tennista russa (e sorella di Marat): “Non era una presenza preparata, è stata una gradita sorpresa. Ci seguiamo a vicenda sul social Instagram, e nei giorni scorsi abbiamo chattato. Ho visto che era qua, e le ho chiesto se le piaceva venire nel mio angolo per il match di oggi. Ha accettato con entusiasmo, e per me è un privilegio averla al mio fianco. Se abbiamo parlato del match? Sì, ma senza entrare in dettagli tecnici o tattici, per quello c'è mio padre che è il mio coach”. Si dice molto felice del rapporto col padre: “Affrontiamo in modo differente il nostro rapporto tra campo e vita di tutti i giorni. Abbiamo un rapporto eccellente quando non si lavora, andiamo al ristorante, a fare un giro in centro, talvolta ai musei. In campo si lavora, lui è una brava guida e io ascolto i suoi consigli. Il nostro rapporto funziona molto bene, sono felice così”.
Sta crescendo di forma nel torneo ed è sempre pronto alla lotta, come ha dimostrato in tutte le precedenti sfide contro lo spagnolo. Le condizioni non così rapide potrebbero favorire la potenza in spinta dell'austriaco, visto che per caricare i suoi ampi drive necessita di un filo di tempo in più rispetto al cemento più veloce. Thiem negli Slam sul duro non hai superato i quarti di finale, potrebbe essere il match della svolta in caso di vittoria. “Ho giocato il miglior match del torneo, mi sento molto bene fisicamente, sono pronto a giocarmela contro ogni avversario”, queste le parole di Thiem dopo il successo nei quarti contro Gael Monfils. “Thiem? Ci conosciamo molto bene”, ha dichiarato Nadal dopo il successo su Kyrgios, “lui non molla mai, dovrò giocare al mio meglio per vincere. Sento di essere in crescita, giorno dopo giorno. Sarà una partita interessante”.
La Hall of Fame di Newport ha annunciato che il croato Goran Ivanisevic e la spagnola Conchita Martinez saranno le new entry 2020 nel museo dedicato ai grandi del tennis. I due ex campioni sono accumunati dall'essere nell'angolo di un tennista ancora in corsa all'Australian Open (Djokovic e Muguruza) e per l'aver vinto in carriera il solito Slam, i Championships di Wimbledon (1994 per Conchita, 2001 per Goran). L'impresa di Ivanisevic è passata alla storia, visto che è stato l'unico tennista capace di vincere sui prati di Londra entrando nel torneo con una wild card. Curioso che l'unico Major vinto dalla Martinez sia stato un torneo giocato su erba, quando il suo tennis era estremamente vincente sulla terra battuta.