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Eventi internazionali

Melbourne: Fognini vince ancora al 5°. Out Berrettini e Sinner - Foto e Video

Fabio va avanti due set a zero, subisce la rimonta di Thompson ma domina il super tie-break e illumina una giornata molto poco azzurra. In precedenza Berrettini aveva recuperato due set a Sandgren cedendo però al quinto, mentre Sinner era stato sconfitto in tre set dall’ungherese Fucsovics, “giustiziere” anche di Shapovalov

di | 22 gennaio 2020

Australian Open 2020: Fabio Fognini

L'urlo liberatorio di Fabio Fognini

“No regrets”: stavolta non ci saranno rimpianti per Fabio Fognini, che ha illuminato una giornata non troppo fortunata per il tennis tricolore. Nel match che ha chiuso il programma sulla Margaret Court Arena il ligure ha rischiato di vanificare un vantaggio di due set contro l’australiano Jordan Thompson ma poi ha giocato uno straordinario super tie-break imponendosi 76(4) 61 36 46 76(10-4) dopo oltre quattro ore di lotta e approdando per la quarta volta in carriera al terzo turno degli Australian Open in corso a Melbourne.

 

In precedenza era uscito di scena Matteo Berrettini, andato ad un passo dalla rimonta clamorosa ma sconfitto per 76(7) 64 46 62 75 dallo statunitense Tennys Sandgren. Terminata anche l’avventura di Jannik Sinner: all’alba italiana il campione Next Gen aveva ceduto per 64 64 63 all’ungherese Marton Fucsovics ed al vento che ha soffiato fino a sera su Melbourne Park.

 

Giovedì in campo - sempre per il secondo turno - Andreas Seppi e Camila Giorgi.

 

AUSTRALIAN OPEN DAY 3: AZZURRI IN CAMPO

 

TABELLONE SINGOLARE MASCHILE

TABELLONE SINGOLARE FEMMINILE

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Che bravo Fabio!

Stavolta non ha buttato tutto al vento come a volte (troppe) gli è capitato. Si è innervosito il giusto senza però perdere di vista l’obiettivo: portare a casa un match che dopo un’ora e mezza sembrava già vinto. E’ stato proprio bravo Fabio Fognini, che dopo la maratona vincente dell’esordio dove aveva rimontato due set ad Opelka (impresa riuscitagli per l’ottava volta in carriera) si è trovato lui a dover arginare un avversario “on fire” per aver recuperato due set di svantaggio. Il 32enne di Arma di Taggia, numero 12 del ranking e del seeding, ha infatti battuto per 76(4) 61 36 46 76(10-4), dopo quattro ore 5 minuti, l’australiano Jordan Thompson, 25enne di Sydney numero 66 Atp, ancora una volta stoppato al secondo turno nello Slam di casa.

Partenza guardinga da parte di entrambi, mai affrontatisi in precedenza. Con uno smash Fabio ha annullato una palla-break nel quarto gioco del primo set ma nel sesto tre errori dell’azzurro ed un punto spettacolare dell’australiano hanno regalato il break a Thompson (4-2). Fognini però lo ha riagguantato (4-4). Il ligure si è tirato fuori dalla buca annullando due set-point del decimo game (5-5). Il parziale si è deciso al tie-break: Fabio è volato sul 5-1 grazie anche ad una splendida risposta di diritto e ad un passante di rovescio incrociato, e poi lo ha chiuso per 7 punti a 4 con un altro diritto vincente.

Al cambio campo il ligure ha chiesto l’intervento del trainer per un problema alla caviglia sinistra. All'inizio del secondo parziale Fabio è apparso ancora più concentrato e nel secondo gioco, con due diritti vincenti, ha strappato la battuta a Thompson allungando sul 3-0. Con un doppio fallo il 25enne di Sydney ha concesso altre due palle-break nel quarto gioco e poi con una “stecca” di diritto ha regalato il secondo break di fila a Fognini (4-0) scagliando con rabbia la racchetta. E nel settimo gioco Fognini ha archiviato anche il secondo parziale (6-1) su un errore di diritto del suo avversario che ha rimediato anche un “warning” per aver distrutto la racchetta sul penultimo punto del set.

In avvio di terza frazione Fognini non ha sfruttato due palle-break e nel secondo gioco è stato Thompson ad averne a sua volta una che l’azzurro ha cancellato con una prima robusta: con un rovescio in rete Fabio ne ha concessa un’altra ma l’australiano non ne ha approfittato, però sulla terza un errore di diritto del ligure ha regalato il 2-0 al giocatore di casa. L’australiano è salito sul 3-0 e poi sul 4-1 ha avuto tre chanche consecutive per il doppio break ma Fognini ha infilato cinque punti (4-2). Nel nono game, però, Thompson, dopo aver annullato una palla per il contro-break ha incamerato il parziale (6-3).

Nel quarto parziale Fabio ha cominciato a non trovare più il campo con le sue accelerazioni mentre Thompson ha decisamente ritrovato il servizio. Nel quinto gioco Fognini avanti 30-0 ha infilato due errori di rovescio ed uno di diritto (quest’ultimo a campo aperto) ed ha consegnato il break all’aussie che poi ha allungato sul 4-2. L’azzurro ha continuato ad alternare buoni colpi a gratuiti abbastanza inspiegabili ed il 25enne baffuto di Sydney, su una risposta di rovescio in rete del ligure, ne ha approfittato per trascinare la sfida al quinto (6-3).

Il servizio l’ha fatta da padrone per tutta la prima parte del set decisivo, fino all’ottavo game quando Fognini non ha sfruttato una palla-break perché Thompson ha trovato il diritto vincente. Ancora nel decimo gioco con un diritto d’attacco che si è stampato sulla riga Fabio si è procurato un match-point ma l’australiano lo ha cancellato con un ace: un nastro tricolore ha regalato il secondo match-point a Fognini ma l’aussie si è salvato ancora grazie ad una accelerazione vincente di diritto inside-in assolutamente imprendibile. La partita è diventata una questione di nervi e stavolta il “warning” per aver scagliato la racchetta è toccato al ligure, e poco dopo Thompson lo ha agganciato sul 5 pari. Nel dodicesimo gioco Fabio ha mancato altri due match-point, uno per merito dell’avversario e l’altro per un errore suo. E a decidere il match è stato il super tie-break. L’equilibrio è durato fino al 2 pari: poi l’azzurro ha allungato sul 7-3 e sul 9-4 - siglato dopo la chiamata di un fallo di piede - sono arrivati 5 match-point consecutivi. Stavolta è bastato il primo (10-4), con il rovescio lungolinea tirato a velocità siderale. Dopo oltre quattro ore di battaglia Fabio ha firmato la sua 22esima vittoria al quinto set.

Per il 32enne di Arma di Taggia - alla tredicesima partecipazione al Major Aussie: gli ottavi raggiunti nel 2014 e nel 2018 rappresentano il suo miglior risultato in singolare mentre in doppio vanta uno storico titolo conquistato nel 2015 in coppia con Simone Bolelli - impegno di terzo turno contro l’argentino Guido Pella, numero 25 del ranking e 22 del seeding, per la prima volta in carriera approdato al terzo turno dello Slam Down Under. Due pari il bilancio dei precedenti - tutti sulla terra rossa - con l’azzurro vincitore al primo turno delle qualificazioni di Buenos Aires nel 2010 e nella sfida del primo turno del World Grop di Davis nel 2017 (nell’occasione rimontando due set di svantaggio), ed il sudamericano a segno al primo turno di San Paolo nel 2013 e negli ottavi di Monaco di Baviera nel 2017.

Fabio Fognini bacia la telecamera mandando un pensiero alla sua famiglia

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Matteo, il coraggio non basta

Riuscire a giocare in una giornata ventosa che la metà basta, in condizioni fisiche abbastanza lontane da quelle ottimali e contro un avversario inguardabile stilisticamente ma estremamente efficace e soprattutto piuttosto a suo agio su questi campi non deve essere stato facile per Matteo Berrettini, che però non ha mai smesso di lottare nemmeno quando si è ritrovato indietro di due set. Peccato per quelle tre palle-break non sfruttate nel quinto parziale che gli avrebbero permesso di firmare una clamorosa rimonta. Ed invece il 23enne romano, numero 8 del ranking e del seeding, alla terza partecipazione di fila allo Slam australiano ma alla prima da top ten in un Major, ha finito per cedere 76(7) 64 46 26 75, dopo tre ore e 23 minuti di lotta, allo statunitense Tennys Sandgren, numero 100 Atp, che a Melbourne due anni fa si è spinto fino ai quarti. Alla fine più vincenti dell’azzurro rispetto all’americano (50 contro 45) ma anche tanti gratuiti in più (49 contro 34). Matteo ha ottenuto un po’ meno del solito dal servizio: 16 ace contro 3 doppi falli ma “solo” il 65% di prime in campo (ottenendo peraltro l’82% dei punti)

E’ stato un avvio di partita un po’ contratto per Berrettini, come hanno dimostrato i due errori di diritto commessi da Matteo sulle due palle-break offerte da Sandgren nel settimo game del primo set. Il romano è stato piuttosto convincente nei propri turni di servizio, ad esclusione del decimo game, ma non ha offerto palle-break. A decidere è stato il tie-brek, che l’americano si è aggiudicato per 9 punti a 7.

Nel lunghissimo terzo gioco del secondo set Matteo ha offerto una palla break con un doppio fallo ed un’altra con un errore di diritto ma Sandgreen non ne ha approfittato: nel quarto game è stato Berrettini a fallire una chance di break ed in quello successivo ha ceduto di nuovo la battuta (4-2) con l’americano che ha difeso con disinvoltura il vantaggio fino al 6-4.

Nel settimo game del terzo set Berrettini ha annullato con un diritto vincente una palla-break parente prossima di un match-point e da lì in avanti qualcosa è cambiato. Nel decimo gioco, infatti, con un rovescio in slice che ha costretto all’errore di diritto il suo avversario Berrettini si è preso il terzo set (6-4).

Il mood positivo del romano è proseguito nella quarta frazione grazie soprattutto al servizio, tornato solido ed affidabile. Sandgren ha invece cominciato a sbagliare qualcosa di troppo ed ha subito il break nel sesto e nell’ottavo gioco con Matteo che ha pareggiato il conto dei set (6-2) trascinando il match al quinto (situazione quasi impensabile un’oretta prima…).

Giocatori aggrappati ai rispettivi turni di servizio fino all’ottavo gioco del set decisivo quando Matteo si è visto annullare da Sandgren tre palle-break di fila (più merito dell’americano che demeriti dell’azzurro a dirla tutta). Nell’undicesimo game con un rovescio vincente il 28enne di Gallatin si è procurato una palla-break ed un errore di diritto di Matteo lo ha spedito a servire per il match. E Sandgren non si è lasciato sfuggire l’occasione (7-5): suoi gli ultimi sette punti dell’incontro.

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Fucsovics è “tosto” per Jannik…per ora

E’ terminata l’avventura australiana del campione Next Gen Jannik Sinner, numero 82 del ranking mondiale, approdato per la prima volta al secondo turno in un Major. Il 18enne di Sesto Pusteria, per la prima volta in gara nello Slam Down Under, ha ceduto per 64 64 63, in poco più di due ore ed un quarto di partita, all’ungherese Marton Fucsovic, numero 67 del ranking mondiale, che all’esordio aveva eliminato a sorpresa un altro Next Gen di talento, il canadese Denis Shapovalov, tredicesima testa di serie (peraltro annunciato in non perfette condizioni). In una giornata non troppo adatta per giocare a tennis nemmeno il vento forte è riuscito ad infastidire il magiaro, mentre l'altoatesino ne ha risentito soprattutto al servizio (nessun ace e 4 doppi falli). Per entrambi molti più errori gratuiti che vincenti: 35 errori contro 22 vincenti per Fucsovics, 47 contro 16 per Sinner.

Il 27enne di Nyiregyhaza, che due anni fa a Melbourne ha raggiunto gli ottavi, è un giocatore potente ed estremamente solido e Jannik se n’è accorto subito. Nel primo set Sinner ha concesso il break già nel terzo gioco con un errore di diritto e con un rovescio sbagliato ha fallito l’opportunità di riprenderselo immediatamente in un combattutissimo quarto game (3-1). L’altoatesino però è riuscito a riaprire il set nel sesto gioco (3-3), complici due diritti di fila sbagliati da Fucsovics. Nel game successivo Jannik, avanti per 30-0, con qualche errore di troppo ha incassato quattro punti di fila dall’ungherese, ed è arrivato il break che stavolta Fucsovics ha difeso fino alla fine del set (6-4).

Un errore di diritto è costato il break a Sinner anche in avvio di seconda frazione ma il 18enne di Sesto Pusteria se lo è ripreso subito strappando addirittura a zero la battuta al magiaro (1-1). Disastroso settimo game di Jannik che ha ceduto nuovamente la battuta, stavolta a zero: Fucsovics ha mancato due set-point nel nono gioco, ma in quello successivo due vincenti di rovescio ed un ace gli hanno permesso di archiviare anche il secondo parziale (6-4).

Nella terza frazione Sinner con un diritto vincente è salito 2-0 ma dopo aver fallito due opportunità per il 3-0 si è fatto riagguantare sul due pari. Il settimo game ha segnato la svolta: Jannik ha perso il servizio dopo essere stato avanti 40-0 ed il match in pratica è finito lì come testimonia il doppio fallo con il quale l’azzurro ha consegnato il successo Fucsovics nel nono gioco (6-3 dopo un altro break a zero). Una sconfitta forse troppo dura nel punteggio per il talento seguito da Riccardo Piatti ma che non ne ridimensiona affatto le prospettive.

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Risultati

“Australian Open”
Grand Slam
Melbourne, Australia
20 gennaio - 2 febbraio, 2020
Aus$71.00.000 - cemento

RISULTATI
“Australian Open”
Grand Slam
Melbourne, Australia
20 gennaio - 2 febbraio, 2020
Aus$71.00.000 - cemento

SINGOLARE MASCHILE
Primo turno
(23) Nick Kyrgios (AUS) b. Lorenzo Sonego (ITA) 62 76(3) 76(1)
Andreas Seppi (ITA) b. Miomir Kecmanovic (SRB) 64 64 76(3)
(7) Alexander Zverev (GER) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 76(4) 63
(8) Matteo Berrettini (ITA) b. (wc) Andrew Harris (AUS) 63 61 63
(12) Fabio Fognini (ITA) b. Reilly Opelka (USA) 36 (3)67 64 63 76(5)
Jannik Sinner (ITA) b. (q) Max Purcell (AUS) 76(2) 62 64
(6) Stefanos Tsitsipas (GRE) b. Salvatore Caruso (ITA) 60 62 63
Cristian Garin (CHI) b. Stefano Travaglia (ITA) 64 63 64
Milos Raonic (CAN) b. (LL) Lorenzo Giustino (ITA) 62 61 63

Secondo turno
Andreas Seppi (ITA) c. (15) Stan Wawrinka (SUI) - giovedì: 1° match serale Margaret Court Arena, inizio ore 19 locali (le 9 del mattino in Italia)
Tennys Sandgren (USA) b. (8) Matteo Berrettini (ITA) 76(7) 64 46 26 75
(12) Fabio Fognini (ITA) b. Jordan Thompson (AUS) 76(4) 61 36 46 76(10-4)
Marton Fucsovics (HUN) b. Jannik Sinner (ITA) 64 64 63

Terzo turno
(12) Fabio Fognini (ITA) c. (22) Guido Pella (ARG) - venerdì

DOPPIO MASCHILE
Primo turno
Simone Bolelli/Benoit Paire (ITA/FRA) c. (1) Nicolas Mahut/Pierre-Hugues Herbert (FRA)
Henri Continen/Jan-Lennard Struff (FIN/GER) b. Andreas Seppi/Lorenzo Sonego (ITA) 64 61
(5) Wesley Koolhof/Nikola Mektic (NED/CRO) b. Marco Cecchinato/Laslo Djere (ITA/SRB) 63 76(8)

SINGOLARE FEMMINILE
Primo turno
(14) Sofia Kenin (USA) b. (q) Martina Trevisan (ITA) 62 64
Anna Blinkova (RUS) b. Jasmine Paolini (ITA) 75 64
Camila Giorgi (ITA) b. (q) Antonia Lottner (GER) 63 63
(17) Angelique Kerber (GER) b. (q) Elisabetta Cocciaretto (ITA) 62 62

Secondo turno
Camila Giorgi (ITA) c. Svetlana Kuznetsova (RUS) - giovedì: 3° match Court 19 dalle ore 11 l0cali (l’una di notte in Italia)

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