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La numero 1 del mondo conquista l'ottavo titolo in carriera, il primo in casa. Ad Adelaide, piega in due set Dayana Yastremska, per la prima volta in finale in un torneo Premier
di Alessandro Mastroluca | 18 gennaio 2020
Le prime volte conservano un posto speciale. Anche per la numero 1 del mondo. Ashleigh Barty, dopo due sconfitte in finale a Sydney nel 2018 e nel 2019, vince per la prima volta un titolo in casa, in Australia. Supera 6-2 7-5 Dayana Yastremska e diventa la prima australiana a trionfare Down Under dai tempi di Jarmila Gajdosova nel 2011.
Barty, che aveva sconfitto Yastremska anche a Miami l'anno scorso nel percorso verso il primo dei quattro titoli vinti in stagione, non affrontava una teenager dal Roland Garros. Allora, ne aveva battute due in fila: la diciottenne Anisimova in semifinale e la diciannovenne Vondrousova in finale.
Andrey Rublev domina la finale maschile contro Lloyd Harris, sudafricano arrivato per la prima volta a giocarsi il titolo nel circuito maggiore. Il russo chiude 6-3 6-0 e si gode così il secondo titolo nelle prime due settimane della stagione. Nessuno ci era più riuscito dal 2004 quando Dominik Hrbaty vinse il Next Generation Adelaide International (rimasto in calendario fino al 2008) e l'ASB Classic di Auckland prima dell'Australian Open.
Rublev, imbattuto da 12 partite, ha iniziato la stagione con il trionfo a Doha senza perdere un set. Il russo, un po' impreciso nei primi game, completa il break per il 4-2 nel primo set ma concede tre chances di immediato controbreak. Dallo 0-40, però, Rublev comincia ad attaccare con scientifica accuratezza il dritto di Harris, che ha superato le qualificazioni e sconfitto nel main draw Christian Garin e Pablo Carreno Busta, sesta e quarta testa di serie nel main draw. Quei tre fiori non colti finiscono per condizionare completamente la partita del sudafricano, incapace di reagire, che vincerà solo un game fino alla conclusione di un match senza storia.