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Prime proteste a Melbourne, dove è arrivata anche la pioggia. Esteso lo stato di calamità naturale nello stato di Victoria. Ben 3500 pompieri non sono bastati a spegnere tre enormi roghi nel New South Wales, lo stato di Sydney.
di Dario Castaldo - da Melbourne | 11 gennaio 2020
Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza incendi, nella giornata di venerdì l’attenzione dell’Australia si è spostata nel centro di Melbourne e di Sydney, dove ottantamila persone sono scese in strada per protestare contro il silenzio del governo Morrison sul riscaldamento globale e per l’inefficienza dell’esecutivo nel prevenire e contrastare i roghi (GUARDA LE MAPPE AGGIORNATE).
La manifestazione ha suscitato le critiche del Premier dello Stato del Victoria – Daniel Andrews, avversario politico del gabinetto federale - secondo il quale le forze di polizia dispiegate in città sarebbero potute e dovute essere impegnate altrove nell'opera di assistenza agli sfollati e nel coordinamento delle squadre della protezione civile.