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Eventi internazionali

Khachanov e Medvedev portano la Russia in semifinale

Karen Khachanov batte in due set Guido Pella, Daniil Medvedev vince la battaglia contro Diego Schwartzman: il doppio Gabashvili/Kravchuk completa l’opera contro Gonzaklez/Molteni e l’Argentina esce sconfitta per 3-0 nei quarti dell’ATP Cup. La Russia sabato in semifinale troverà la vincente di Serbia-Canada

di | 09 gennaio 2020

Il russo esulta dopo la vittoria su Schwartzman

Il russo esulta dopo la vittoria su Schwartman

La “corazzata russa” non si ferma. E grazie ai “gemelli diversi” di Mosca si aggiudica anche il settimo e l’ottavo singolare di fila (10 vittorie su 11 match il bilancio complessivo) in questa prima edizione dell’ATP Cup, la nuova competizione a squadre che SuperTennis trasmette in diretta fino alla finale di domenica. Alla Ken Rosewall Arena di Sydney nel match tra i numeri due dei rispettivi team che ha aperto il quarto di finale tra Russia ed Argentina Karen Khachanov, numero 17 Atp, ha sconfitto per 62 76(4), in un’ora e 38 minuti, Guido Pella, numero 25 del ranking mondiale.

Molto più sofferto il successo - nella sfida tra i due numeri uno - di Dannil Medvedev, numero 5 Atp, e Diego Schwartzman, numero 13 del ranking mondiale: 64 46 63, dopo due ore e 22 minuti di lotta, lo score in favore del 23enne di Mosca.

Ininfluente il successo in doppio della coppia russa Teymuraz Gabashvili/Konstantin Kravchuk (che hanno dato un po’ di riposo a Khachanov/Medvedev) su quella argentina formata da Maximo Gonzalez ed Andres Molteni: 76(5) 64 il punteggio in un’ora e 33 minuti di gioco.

La Russia sfiderà sabato in semifinale la vincente di Serbia-Canada in programma la prossima notte.

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Khachanov controlla Pella

Il 29enne di Bahia Blanca si era imposto in due set al secondo turno sulla terra di Barcellona lo scorso anno, curiosamente con identico punteggio. Sul cemento Down Under però la maggiore potenza del 23enne moscovita ha fatto la differenza.

Karen è partito fortissimo nel primo set volando sul 4-1 con doppio-break. Ne ha restituito uno più che altro per distrazione ma se lo è ripreso immediatamente archiviando velocemente il parziale per 6-2.

Dopo l’uscita dal campo per schiarirsi i pensieri Pella nella seconda frazione è ripartito con maggior convinzione. L’argentino ha fallito una grossa chance nel sesto gioco quando non ha sfruttato ben 4 palle-break. Poi entrambi hanno tenuto con autorità i rispettivi turni di battuta fino al tie-break. Pella è andato avanti 3-1 ma poi ha subito quattro punti consecutivi da Khachanov, passato a condurre 5-3 complice anche uno sciagurato doppio fallo del sudamericano. E’ stato l’allungo decisivo con il ragazzone di Mosca (87 chili per 198 centimetri) che ha chiuso per 7 punti a 4 con un ace, regalando il vantaggio alla Russia.

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Schwartzman lotta ma Medvedev vince

Il 23enne moscovita si era aggiudicato in due set entrambe le sfide precedenti, al primo turno di Tokyo nel 2018 (cemento) e nei quarti al Queen’s (erba) lo scorso anno. Dannil ha iniziato sfoderando subito due ace nel game d’avvio del primo set: l’equilibrio si è rotto nel sesto game quando il 27enne di Buenos Aires ha ceduto la battuta addirittura a zero permettendo al russo di allungare sul 5-2. Nel nono gioco Medvedev ha accusato i primi problemi al servizio, non ha sfruttato due set-point ed ha finito per concedere il contro-break alla quinta opportunità: la sua reazione però non si è fatta attendere e nel gioco successivo ha tolto ancora a zero la battuta a Schwartzman archiviando il primo parziale (6-4).
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Da segnalare il “warning” rifilato alla Russia per comportamento antisportivo dal giudice di sedia Mohamed Lahyani. Nell’ultimo gioco del primo set, infatti, su un doppio fallo di Schwartzman, è arrivato un urlo di esultanza decisamente eccessivo dalla panchina russa che è stato punito.
Nella seconda frazione il 23enne moscovita è stato costretto ad annullare una palla-break nel terzo gioco (cancellata con un ace) e due nel quinto ma nel settimo ha cacciato in rete il diritto regalando il break al 27enne di Baires. Due racchettate alla sedia del giudice arbitro da parte di Medvedev per sfogare la frustrazione sono costate un altro “warning” alla Russia con conseguente “penalty point”.

Schwartzman ha approfittato del momento di nervosismo del suo avversario per salire 5-3, Daniil ha annullato grazie al servizio un set-point nel nono game ed altri tre (il secondo di quali al termine di uno scambio esaltante chiuso da un diritto incrociato) nel decimo dove ha avuto anche una palla del 5 pari prima che l’argentino riuscisse a pareggiare il conto dei set (6-4).
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Grande equilibrio nel terzo set fino all’ottavo gioco quando, alla seconda opportunità, Medvedev ha strappato il servizio a Schwartzman chiudendo poi il discorso nel game successivo al secondo match-point (6-3). E regalando la semifinale alla sua squadra.

“Diego ha giocato davvero un grandissimo match ma Daniil è stato bravo a non avere fretta ed a restare abbastanza calmo”, ha commentato il capitano della Russia Marat Safin.
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Il cammino della Russia

In questa ATP Cup la Russia, prima della vittoria sull’Argentina, nella fase di qualificazione - inserita nel Gruppo D - aveva sconfitto l’Italia (3-0), gli Stati Uniti (2-1) e la Norvegia (3-0). Complessivamente la squadra guidata dal capitano Marat Safin ha vinto 11 degli 12 match giocati (8 su 8 in singolare) cedendo in tutto appena 5 set.

Risultati

giovedì 9 gennaio - quarti
Russia - Argentina 3-0
Khachanov (RUS) b. Pella (ARG) 62 76(4)
Medvedev (RUS) b. Schwartzman (ARG) 64 46 63
Gabashvili/Kravchuk (RUS) b. Gonzalez/Molteni (ARG) 76(5) 64
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