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L’ATP Cup dà un sacco di punti e... rilancia i bonus

Battere un giocatore con classifica migliore, fino al 1999, dava punti addizionali per il ranking. Meccanismo che si riaffaccia nel 2020 con le 6 fasce stabilite per l’ATP Cup. Ma conterà anche in quale fase si svolgerà il match: una vittoria nel girone e una in finale peseranno diversamente. Ai fini delle graduatorie individuali la manifestazione varrà come 19° risultato

di | 20 dicembre 2019

La stagione maschile 2020 scatterà il prossimo 3 gennaio con i primi incontri dell'ATP Cup, trasmessa in esclusiva su Super Tennis. La nuova competizione a squadre vedrà in campo 24 nazioni tra Brisbane, Perth e Sydney, con un format molto simile a quello della rinnovata Coppa Davis. Uno degli aspetti più curiosi della manifestazione è il sistema di assegnazione dei punti ATP.

A differenza dei “classici” tornei stagionali, ogni vittoria avrà un peso diverso non solo a seconda della fase della coppa in cui si disputa l'incontro ma anche in relazione alla classifica dell'avversario sconfitto. Una meccanica complessa, che ricorda il sistema dei “bonus point” in vigore fino al 1999.

“For The Love Of Country”, ossia per amore della nazione, questo lo slogan ideato per lanciare l’evento. Ma come funziona l’ATP Cup? A poche settimane dalla conclusione della rinnovata Coppa Davis, i migliori giocatori del mondo scenderanno di nuovo in campo in una kermesse a squadre piuttosto simile a quella di Madrid; tanto che in molti (a partire da Djokovic e Nadal) hanno suggerito di unire le due realtà in un'unica grande coppa per nazioni.

L'ATP tuttavia crede fortemente nella sua nuova creatura, come dimostrano gli sforzi notevoli per lanciare la sua competizione a squadre.

La scelta della collocazione è un segnale forte: il nuovo torneo inaugura il calendario a pochi giorni dal primo Slam dell'anno. Una scommessa coraggiosa ma importante per valorizzare la novità e allo stesso tempo spingere i campioni a giocarla come ideale preparazione agli Australian Open.

Il risultato sembra raggiunto: tutti i migliori saranno al via (eccetto Federer e l'infortunato Berrettini), le prevendite vanno a gonfie vele e sui social è tra le tendenze sportive più rilevanti.

Montepremi faraonico e campioni del passato

Nessun grande torneo può prescindere dalla qualità dei giocatori in campo. Per questo l'ATP ha lavorato su due aspetti “sensibili” per i tennisti: montepremi e punti in palio.

Il “Total Financial Commitment” è di ben 15 milioni di dollari, che verranno suddivisi tra i giocatori delle 24 nazioni in gara seguendo tre criteri: un gettone di partecipazione, un prize money per ogni vittoria individuale e un secondo prize money per le vittorie di squadra.

Ogni team è composto da un massimo di cinque giocatori, di cui almeno due con ranking in singolare. Ricca di fascino anche la scelta dei capitani: in panchina vedremo tra gli altri Boris Becker, Lleyton Hewitt, Marat Safin, Tim Henman e Thomas Muster. La Francia sarà guidata da Gilles Simon (ancora in attività) e la Bulgaria addirittura da Grigor Dimitrov, di fatto capitano-giocatore.

I capitani potranno essere particolarmente attivi visto che sarà consentito il coaching: il tennista in gara potrà parlare con il capitano e l'intero team in panchina, e non solo durante i cambi di campo. Unico limite quello di non interferire con la continuità del gioco.

STRUTTURE E PROTAGONISTI: GUARDA LE FOTO

Grigor Dimitrov sarà capitano-giocatore della formazione bulgara nell'ATP Cup 2020

Le 24 squadre sono divise in 6 gruppi da 4 nazioni. Ogni team sfida gli altri del proprio girone con due match di singolare e un doppio (il doppio viene giocato anche in caso di punteggio sul 2-0). I match di singolare si disputano due set su tre con tie-break in ogni set; i doppi prevedono il sistema del No-Ad e un Match tie-break al posto del terzo set.

Le sei nazioni vincitrici di ogni gruppo e le due migliori seconde accedono alla Final Eight, in un tabellone a eliminazione. La sessione giornaliera scatta alle 10 di mattina con la sfida tra i n.2 di ogni team, a seguire l'incontro tra i n.1 e poi il doppio. La sessione serale inizia alle 5.30 di pomeriggio, con il match tra i numeri uno in prime time, non prima delle 19.00.

Come vengono assegnati i punti

Uno degli aspetti più curiosi (e intricati...) dell'ATP Cup è il metodo di assegnazione dei punti validi per il ranking, differente da quello in vigore sul tour.

Da anni il circuito è regolato da un sistema piuttosto lineare: i tornei appartengono a quattro categorie (Slam, Masters 1000, 500 e 250); ogni risultato raggiunto consente di accumulare un tot di punti relativi alla categoria dell’evento.

TRE SEDI: PERTH, BRISBANE E SYDNEY, LE FOTO

Nell'ATP Cup si segue un criterio diverso. Un giocatore che vince un incontro ottiene una quantità di punti che dipende da due fattori: la fase dell'evento cui il match si riferisce (round robin, quarti, semifinale, finale) abbinato alla classifica del rivale sconfitto (i giocatori sono suddivisi in 6 fasce: 1-10, 11-20, e via fino all'ultima che comprende i classificati dal n.101 in poi).

Visto che al via saranno presenti in alcune squadre tennisti con ranking piuttosto basso, superiore al n.300, è presente un’ulteriore categoria a loro riservata, con un tot di punti per ogni vittoria in ciascuna fase, che dipende anche dal ranking del rivale sconfitto. Nel doppio invece i punti vengono assegnati senza contare il ranking dei rivali, ma solo il round cui il match si riferisce. Il sistema è decisamente complesso, tanto che l'organizzazione ha prodotto una tabella esemplificativa, per rendere i calcoli più semplici. Ma non è finita qua, ci sono anche altre condizioni.


Tetto massimo e 19° risultato

La tabella che mostra i punti in palio evidenzia che i giocatori in gara all'ATP Cup potranno accumulare davvero molti punti per ogni incontro vinto. Se un tennista sconfigge un Top 10 all'interno dei gironi porta a casa 75 punti, non molti in meno di quelli che si ottengono centrando una semifinale in un ATP 250 (90 punti).

DALL’ATP: TUTTE LE TABELLE CON L’ASSEGNAZIONE DEI PUNTI 

Il successo contro un Top 10 nella semifinale dell'ATP Cup porta in dote 180 punti, esattamente quanto un quarto in un Masters 1000. Addirittura battere un Top 10 nella finale porta un bottino di 250 punti, poco meno di quel che si ottiene con la finale di un ATP 500 (che vale 300 punti) o come vincere un torneo ATP 250.

Per questo è stata introdotta una regola che recita testualmente “un giocatore imbattuto che gioca e vince tutte le possibili partite in singolare contro avversari con top ranking guadagna un massimo di 750 punti”, un tetto che è comunque superiore alla semifinale di uno Slam (720 punti) o alla finale in un Masters 1000 (600 punti).

Inoltre i punti accumulati disputando la ATP Cup valgono come 19° risultato nel “ranking breakdown” di ogni tennista, andando quindi a favorire i giocatori presenti all'evento rispetto a chi non vi ha preso parte, dato che quest'ultimi potranno contare “solo” sui risultati dei classici 18 tornei su cui si fonda l'attuale sistema di classifica. Una differenza tutt'altro che marginale, visto quanti punti si possono guadagnare.

Il n.1 del mondo a fine 2019 Rafael Nadal

Esperimento bonus point

Solo dopo la prima edizione dell'ATP Cup potremo valutare la qualità del torneo e l'impatto dei punti accumulati sulla classifica generale. Di sicuro quest'articolato sistema di assegnazione dei punti ricorda molto da vicino il precedente metodo dei bonus point, in vigore fino al 1999 e abolito insieme al “Best 14” (venivano calcolati i suoi migliori 14 risultati durante l’anno; come detto, oggi sono 18).
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Il sistema di bonus invece prevedeva che ogni vittoria assegnasse un plus di punti determinato dalla classifica del tennista battuto. Erano punti “pesanti”: battere il n.1, per esempio, ne valeva 50 aggiuntivi, dal n.2 al n.5, 45; dal 6 al 10, 36. E via andare fino al singolo punticino per la vittoria su di un rivale compreso nel range tra la piazza 151 e 200.

Complesso sì, ma ineccepibile: battere i migliori conta molto di più dello sconfiggere un tennista medio.  Adesso il metodo dei bonus point, andato in pensione in nome della semplificazione e della facilità di comprensione delle classifiche, torna nell’ATP Cup. Staremo a vedere se funzionerà.

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