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Eventi internazionali

IL FILM DEL 2019, GENNAIO - Osaka da paura: conquista Melbourne e vetta Wta

Agli Australian Open - con il primato di partecipazioni azzurre nelle “quali” - Anisimova diventa la prima “millennials” negli ottavi di uno Slam: Naomi si prende trofeo e scettro mondiale soffiandoli alla Kvitova, la Svitolina, invece, il cuore di Monfils…

di | 20 dicembre 2019

Australian Open 2019

Pronti, partenza, via. Sul cemento di Auckland (WTA International da 250mila dollari di montepremi), in Nuova Zelanda, Julia Goerges concede il bis all'"ASB Classic": la tedesca, numero 14 Wta e seconda favorita del seeding, batte in rimonta 26 75 61 la 18enne canadese Bianca Andreescu, numero 152 Wta, proveniente dalle qualificazioni, alla sua prima finale nel circuito maggiore, autentica rivelazione del torneo grazie ai successi su Wozniacki, Venus Williams, trionfatrice nell'edizione 2015, e in semifinale sulla cinese di Taipei Su-Wei Hsieh.

 

Inizia l’anno nel modo migliore anche Karolina Pliskova che conquista il "Brisbane International" (WTA Premier con un milione di dollari di montepremi) sul cemento australiano: la ceca, numero 8 del ranking e 5 del seeding, si è impone 46 75 62 sull'ucraina Lesia Tsurenko, numero 27 Wta, mettendo in bacheca il 12esimo trofeo, dopo essere stata a due punti dalla sconfitta nel nono gioco del secondo set.

 

Aryna Sabalenka firma l'albo d'oro dello “Shenzhen Open” (WTA International da 750mila dollari di montepremi) sul cemento cinese: in finale la bielorussa, numero 13 del ranking e prima favorita del seeding, supera in rimonta 46 76(2) 63 la statunitense Alison Riske, numero 62 Wta. La 20enne di Minsk mette così in bacheca il terzo trofeo WTA, su sei finali disputate, dopo New Haven e Wuhan nel 2018.

Federer e Bencic concedono il bis a Perth

Poker della Svizzera nella 31esima edizione della Hopman Cup, tradizionale esibizione mista per nazioni organizzata dall’ITF sul veloce indoor della “Perth Arena”. Nella finale di quella che dovrebbe essere l'ultima volta del torneo intitolato al grande tennista e coach australiano (dal 2020 spazio alla nuovissima ATP Cup), davanti all'ennesimo pubblico da record, finisce esattamente come dodici mesi prima, con il successo della Svizzera di Roger Federer e Belinda Bencic sulla Germania di Alexander Zverev e Anelique Kerber: stavolta però c'è il brivido del match-point salvato dal team rossocrociato nel tie-break del doppio.

Sofia la novità, Petra la conferma

Centro al primo tentativo per Sofia Kenin che si aggiudica il trofeo dell’"Hobart International" (WTA International con 250mila dollari di montepremi) sul cemento della città neozelandese: in finale la 20enne statunitense (ma è nata a Mosca), numero 56 del ranking mondiale, liquida 63 60 la slovacca Anna Karolina Schmiedlova, numero 77 Wta
C'è invece di nuovo la firma di Petra Kvitova nell'albo d'oro del "Sydney International" (WTA Premier con un montepremi di 823.000 dollari) sul cemento della metropoli australiana: in una finale bella e combattuta la ceca, numero 8 Wta e quinta testa di serie, vincitrice dell'edizione del 2015 ed in gara con una wild card, batte in rimonta per 16 75 76(3) l'australiana Ashleigh Barty, numero 15 del ranking mondiale e finalista anche dodici mesi fa, protagonista al secondo turno dell’eliminazione della numero uno del mondo Halep. Per la 28enne mancina di Bilovec è il 26esimo titolo, il secondo a Sydney, il primo da Birmingham a giugno 2018.

Svitolina-Monfils, che love-story!

Sono Australian Open da record quelli che vanno in scena a Melbourne: lo Slam Aussie ha infatti un montepremi di 62,5 milioni di dollari australiani (poco meno di 39 milioni di euro), con un incremento del 14% rispetto al 2018. Ai vincitori dei tornei di singolare un bell'assegno da 4,1 milioni ciascuno (oltre 2 milioni e 524mila euro), ma soprattutto sono state alzate le cifre dei premi per i primi turni del tabellone principale e per le qualificazioni.

 

A Melbourne si rivela un'altra coppia del tour. Il francese Gael Monfils è infatti fotografato mentre assiste al match di secondo turno di Elina Svitolina contro la Kuzmova seduto nel box dell'ucraina proprio di fianco al coach Andrew Bettles. Il 32enne tennista parigino, numero 33 del ranking mondiale (eliminato al secondo turno dallo statunitense Taylor Fritz), applaude convinto ogni punto conquistato dalla 24enne di Odessa, numero 7 Wta e sesta favorita del tabellone, impegnata a difendere i quarti del 2018. Nell'intervista post-match l’ucraina conferma la relazione: "Beh, tutti l'hanno visto ora" - dice sorridendo. Poi aggiunge timidamente - "speriamo di vederlo tante altre volte in futuro, non solo nel mio box ma anche in campo". Elina e Gael non sono l'unica coppia nel tour: basti pensare a Mladenovic e Thiem o a Vekic e Wawrinka.

 

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La tigre siberiana torna a ruggire

Nella sfida tra ex regine di Melbourne, la più attesa del terzo turno, Maria Sharapova, vincitrice del titolo ben 11 anni fa, rispedisce a casa Caroline Wozniacki, la campionessa in carica: 64 46 63 lo score per la russa che però negli ottavi lascia via libera alla Barty. Da segnalare anche l’exploit della 17enne statunitense Amanda Anisimova che, eliminando a sorpresa la Sabalenka, diventa la prima “millennial” (uomo o donna nati nel 2000) a centrare gli ottavi in uno Slam. Proprio al quarto turno fa le valigie la prima giocatrice del ranking anche se non è una sorpresa.

 

A eliminare Simona Halep, finalista 12 mesi prima, nella super-sfida degli ottavi è infatti la sette volte regina degli Aus Open Serena Williams. Profetico l’ingresso in campo delle due protagoniste: quando lo speaker chiama la numero uno del mondo d’istinto esce l’americana che dopo qualche istante lascia strada alla rumena….

La corsa della Williams si arresta nei quarti contro la Pliskova che vince 64 46 75 dopo aver rimontato dall’1-5 nel set decisivo ed aver annullato ben 4 match-point. E per Serena il 24esimo Slam resta ancora un tabù. Lacrime di gioia, invece, per Petra Kvitova, numero 6 Wta ed ottava testa di serie, dopo il successo nei quarti con l’australiana Barty, ripensando all’assurda aggressione subita alla vigilia di Natale del 2016: la ceca supera anche Danielle Collins - la statunitense, numero 35 del ranking mondiale, che in cinque precedenti partecipazioni ad un Major non aveva mai vinto neppure un match - in semifinale ed approda per la prima volta all’ultimo atto a Melbourne.

Trofeo Slam e scettro mondiale in un solo match

Il match-clou di Melbourne vale doppio: per Petra Kvitova e Naomi Osaka (che in semifinale stoppa la Pliskova) la posta è davvero altissima. E in una fantastica serata Down Under Naomi si prende tutto: in una finale appassionante e combattuta la giapponese, numero 4 del ranking e del seeding, supera 76(2) 57 64 la 28enne mancina di Bilovec, già brava a trascinare la sfida al terzo, e si aggiudica il suo secondo Slam consecutivo (e in carriera) dopo quello vinto a New York a settembre.

 

Lunedì 28 gennaio la 21enne di Osaka diventa la nuova numero uno del tennis femminile (prima tennista asiatica di sempre, uomo o donna, la più giovane dalla Wozniacki nel 2010) spodestando la Halep, con la rumena che scende al terzo posto preceduta anche dalla Kvitova. Naomi è la 26esima regina dell'Era Open.

Proprio Simona è alla ricerca di un nuovo coach. La 27enne rumena di Costanza, che a fine 2018 aveva interrotto il rapporto con Darren Cahill (l’australiano ha deciso di prendersi un anno sabbatico per rimanere accanto alla famiglia), a fine mese contatta il belga Thierry van Cleemput, ex allenatore di David Goffin, per un periodo di prova.

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