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Quest'anno, i colombiani hanno vinto i primi titoli Slam a Wimbledon e allo Us Open. Compongono la seconda coppia sudamericana a chiudere la stagione da numero 1. "Siamo come fratelli e in campo ci completiamo" dicono.
di Alessandro Mastroluca | 11 novembre 2019
A Calì, capitale mondiale della salsa, si trovano ancora puristi che la ballano senza staccare i piedi per terra, come negli anni Settanta. Da Calì, che è anche la capitale colombiana del tennis, sono partiti Juan Sebastian Cabal e Robert Farah, due doppisti che giocano come si faceva una volta: sono due amici, prima che compagni di doppio, così sono diventati i primi colombiani a vincere uno Slam in doppio maschile e i primi sudamericani al numero 1 del mondo nel ranking di doppio.
Non ci sono segreti nella loro scalata al successo. Si conoscono da quando hanno sei anni, si completano in campo e fuori. Cabal ha colpi più potenti, Farah più tocco sotto rete. “Seba” è più tranquillo e rilassato, Robert più nervoso prima e durante le partite. “E' un equilibrio che funziona” ha detto Farah. “Le personalità devono incastrarsi bene in una coppia di doppio, perché non possono cambiare. Nel nostro caso, ci conosciamo da talmente tanto tempo che condividiamo più cose fra noi che con le nostre famiglie” ha detto Farah.
Quest'anno, dopo la conquista del titolo agli Internazionali BNL d'Italia, il corso della stagione è cambiato a Eastbourne. Non avevano mai vinto più di due partite di fila sull'erba, ma sono riusciti a conquistare il titolo al Nature Valley International (su Gonzalez/Zeballos) e a Wimbledon, nella finale epica contro Mahut e Roger-Vasselin. “Quel successo ci ha dato la convinzione che tutto sarebbe andato bene” Cabal ha detto al sito dell'ATP. La finale di Cincinnati ha fatto da preludio al secondo titolo Slam allo Us Open, che hanno festeggiato con il figlio di Cabal, Jacobo, che ha due anni in mezzo a loro due durante la premiazione. Hanno vinto 49 partite prima delle ATP Finals, e si presentano a Londra sicuri di chiudere la stagione come coppia numero 1 del mondo in doppio. Dal 1984, quando è stata introdotta questa classifica, solo un altro duo sudamericano ha ottenuto lo stesso risultato: il cileno Hans Gildemeister e l'ecuadoriano Andres Gomez nel 1986.
Insieme, hanno vinto sedici titoli ATP di doppio a cominciare dal successo a Rio de Janeiro del 2014. Ma si conoscono dai primi anni Novanta. Avevano undici e dodici anni quando si sono sfidati per la prima volta in singolare in un torneo locale a Valle de Cauca. Cabal è cresciuto a due isolati da un club di tennis, dove i genitori lo iscrivono per incanalare la sua energia di bambino vivace. Farah è figlio di immigrati libanesi, suo padre era un insegnante di tennis scappato con la famiglia per la guerra civile e ha continuato il suo lavoro anche a Cali con un allievo speciale: il piccolo Robert.
La decisione della casa farmaceutica Colsanitas di avviare un programma per finanziare la pratica del tennis concede loro una grande opportunità. Il programma è un successo, sponsorizza anche giovani come Alejandro Falla, Santiago Giraldo, Fabiola Zuluaga, e il torneo di Bogotà. Ancora oggi è partner di tutti i principali tennisti e delle principali tenniste della nazione.
Nel 2005, però, durante un torneo in Messico, Cabal fa un movimento sbagliato. Un infortunio alla rotula rischia di mettere fine alla sua carriera. Ci vogliono due anni per rientrare, e comunque ancora oggi la mobilità del ginocchio non è al 100% come prima. Nel 2007, Farah parte per gli Stati Uniti per andare a studiare alla University of Southern California, un riferimento per il tennis universitario Usa. All'inizio le feste non mancano, ma il tennis lo fa crescere e diventa campione NCAA.
Il bivio decisivo per Cabal e Farah arriva nel 2010. Riescono entrambi ad arrivare tra i primi 200 del mondo in singolare, e in doppio salgono abbastanza rapidamente in top 30. è un segnale che nell'arco di un paio di stagioni li convincerà a dedicarsi quasi solo al doppio. Ancor più dopo la finale che Cabal raggiunge al Roland Garros in coppia con l'argentino Eduardo Schwank (Farah è infortunato), battendo anche i gemelli Bryan. Il doppio permette a Cabal di controllare meglio il movimento del ginocchio, e a Farah di non peggiorare un problema al polso che lo condizionava in quel periodo. Nessuno dei due si è mai pentito della decisione di abbandonare di fatto il singolare.
Il doppio è un lavoro di squadra, e nella loro squadra dal 2018 è entrato il sudafricano Jeff Coetzee, sei titoli di doppio alle spalle in carriera. Con la sua presenza come coach, Cabal e Farah hanno raggiunto la semifinale al Masters l'anno scorso e realizzato la felicità sportiva di tutta la Colombia quest'anno. “Ci ha cambiato la vita” ha detto Cabal al sito dell'ATP, “noi andiamo in campo ma è il suo lavoro dietro le quinte che ha alzato il nostro livello di gioco. Merita i complimenti quanto è più di noi”.
Cabal e Farah hanno iniziato con una sconfitta la seconda partecipazione consecutiva alle ATP Finals, nel Gruppo Mirnyi. I francesi Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut, vincitori dell'Australian Open, hanno chiuso 6-3 7-5 al termine di un match decisamente ben giocato. Herbert e Mahut sono alla quinta partecipazione consecutiva al Masters: l'anno scorso sono arrivati a un punto dalla conquista del titolo, battuti in finale da Mike Bryan e Jack Sock.
Nella prima partita del girone, i campioni del Roland Garros Kevin Krawietz e Andreas Mies hanno battuto i campioni del Masters 2015 Julien Rojer e Horia Tecau 7-6(3) 4-6 10-6. Con questo successo Krawietz/Mies, prima coppia tedesca alle ATP Finals dai tempi di Jurgen Fassebender e Hans Pohmann nel 1975, hanno portato il bilancio stagionale a 29 vittorie e 18 sconfitte.
SuperTennis", la tv della Fit, trasmette in diretta ed in esclusiva i doppi delle ATP Finals. Questa la programmazione:
lunedì 11 novembre LIVE
ore 19 Cabal/Farah c. Herbert/Mahut
martedì 12 novembre: LIVE
ore 13 Ram/Salisbury c. Dodig/Polasek
ore 19 Kubot/Melo c. Klaasen/Venus
mercoledì 13 novembre: LIVE ore 13 e ore 19
giovedì 14 novembre: LIVE ore 13 e ore 19
venerdì 15 novembre: LIVE ore 13 e ore 19
sabato 16 novembre: LIVE ore 13 e ore 19
domenica 17 novembre: LIVE ore 16.30