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Tsitsipas alza la voce: esordio da star a Londra

Il greco batte in due set il russo Medvedev, contro il quale aveva sempre perso nelle cinque sfide precedenti, e si mette in un’ottima posizione nel “Gruppo Agassi”. E confessa tutta la sua gioia ed emozione per questa prima volta alle Atp Finals

di | 11 novembre 2019

Atp Final Londra 2019

“Non è facile scendere in campo contro uno che ti ha sempre battuto…e l’ultimo game del match è stato uno dei più difficili che abbia mai giocato”. E’ felice, non sta nella pelle, quasi come se avesse vinto il torneo Stefanos Tsitsipas. “Era il 2012 quando ho visto per la prima volta le Finals in tv: sognavo che un giorno le avrei giocate anche io. Ed è successo”.

E’ stata una sfida tra esordienti assoluti del Masters più “giovane” degli ultimi dieci anni. Tra due caratteri ugualmente decisi ed ostinati, tra due stili di gioco molto personali: più fantasioso il greco, più concreto il russo. E’ stato il successo di Stefanos Tsitsipas, numero 6 Atp, che ha battuto per 76(5) 64, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, Daniil Medvedev, numero 4 del ranking mondiale, ad aprire le ostilità per il “Gruppo Agassi” nella seconda giornata delle Atp World Tour Finals 2019 (veloce indoor, montepremi 9 milioni di dollari) - per il terzo anno griffate Nitto - di scena fino a domenica prossima alla “O2 Arena” della capitale della Gran Bretagna, sede dell’evento dal 2009 e fino al 2020 (poi lascerà spazio a Torino).

 

 Daniil si era imposto nei cinque precedenti, tutti peraltro piuttosto combattuti, l’ultimo il mese scorso nelle semifinali del “1000” di Shanghai. E qualcosa Stefanos ha dimostrato di aver imparato. Nel primo set è stato lui ad avere l’unica palla-break, nel secondo gioco, ma non l’ha sfruttata: in compenso nei suoi turni di servizio è andato come un treno, grazie anche a 5 ace e ad un incredibile 96% dei punti ottenuti quando ha messo la prima. A decidere è stato il tie-break dove il greco ha dimostrato di essere più propositivo del suo rivale: è stato avanti 3-1, 4-2, si è fatto riagganciare sul 4 pari ma poi se lo è aggiudicato per 7 punti a 5. 

Nella seconda frazione Tsitsipas ha continuato ad essere aggressivo, anche con alcune soluzioni al volo acrobatiche come la volée bassa di rovescio “Rafter style” nel quinto game. Medvedev ha annullato due palle-break nel settimo gioco ma nel nono ha perso per la prima volta il servizio nell’incontro dimostrando poca lucidità. Al contrario Tsitsipas non si è distratto ed ha archiviato il match alla prima opportunità. “Continua a lottare, continua ad amare” la dedica sull’obiettivo della telecamera.

A novembre del 2018 Tsitsipas firmava la seconda edizione delle Next Gen Atp Finals di Milano battendo in finale De Minaur. E dodici mesi dopo eccolo alle Finals dei grandi a Londra: il ragazzo di Atene con i suoi 21 anni e tre mesi è il più giovane dei protagonisti. Ed è anche il più giovane tennista a poter vantare nel proprio palmares vittorie su tutti e tre i “Fab 3”: Nadal, Djokovic e Federer. In una stagione partita alla grande con la prima semifinale Slam raggiunta in quel di Melbourne, e dove ha vinto 2 titoli - all’Estorill e a Marsiglia (che vanno ad aggiungersi a Stoccolma 2018) -, non sono mancati i periodi negativi anche perché Stefanos pare voler usurpare il titolo di “stakanovista doc” a Thiem (51 vittorie - Londra compresa - contro 24 sconfitte). Intanto c’è uno storico traguardo che ha già conquistato: è stato il primo greco ad entrare in top ten e in top five.

Medvedev in questo 2019 ha giocato tantissimo conquistando 4 trofei - Sofia, Master 1000 Cincinnati, San Pietroburgo, Mastes 1000 Shanghai - che portano a 7 il totale, con un bilancio stagionale di 59 vittorie e 19 sconfitte (Londra compresa). Il 23enne moscovita ha vinto più partite (59) e giocato più finali di tutti (9), di cui 6 consecutive tra Washington e Shanghai (prima di Daniil solo altri 4 tennisti hanno avuto questa continuità di risultati: Federer, Djokovic, Nadal e Murray). Tra queste c’è stata anche quella agli Us Open di New York, la prima in uno Slam per il ragazzo di Mosca che diventa il primo russo all’ultimo atto di un Major dai tempi di Safin (2005): dopo i primi due set contro Nadal sembra pronto per la doccia ed invece costringe il maiorchino al quinto dove si prende pure un break di vantaggio prima di cedere alla distanza. Un ulteriore dimostrazione del carattere da autentico “fighter” del russo.

Gironi e classifiche

GRUPPO BORG - (vittorie - set vinti/persi - game vinti/persi)
2. Novak Djokovic (SRB) 1/0 2/0 12/3
5. Dominic Thiem (AUT) 1/0 2/0 14/10
3. Roger Federer (SUI) 0/1 0/2 10/14
8. Matteo BERRETTINI (ITA) 0/1 0/2 3(12

GRUPPO AGASSI - (vittorie - set vinti/persi - game vinti/persi)
6. Stefanos Tsitsipas (GRE) 1/0 2/0 13/10
1. Rafael Nadal (ESP)
7. Alexander Zverev (GER)
4. Daniil Medvedev (RUS) 0/1 0/2 10/13

Risultati e programma

martedì 12 novembre
(5) Raven Klaasen/Michael Venus (RSA/NZL) c. (8) Ivan Dodig/Philip Polasek (CRO/SVK)
(3) Roger Federer (SUI) c. (8) Matteo Berrettini (ITA)
(2) Lukas Kubot/Marcelo Melo (POL/BRA) c. (5) Raven Klaasen/Michael Venus (RSA/NZL)
(2) Novak Djokovic (SRB) c. (5) Dominic Tiem (AUT)

lunedì 11 novembre
(3) Kevin Krawietz/Andreas Mies (GER) b. (6) Jean-Julien Rojer/Horia Tecau (NED/ROU) 76(3) 46 10-6
 (7) Stefanos Tsitsipas (GRE) b. (4) Daniil Medvedev (RUS) 76(5) 64
(1) Juan Sebastian Cabal/Robert (COL) c. (7) Pierre-Hugues Herbert/Nicolas Mahut (FRA)
(1) Rafael Nadal (ESP) c. (6) Alexander Zverev (GER)

domenica 10 novembre
(5) Raven Klaasen/Michael Venus (RSA/NZL) b. (4) Rajeev Ram/Joe Salisbury (USA/GBR) 63 64
(2) Novak Djokovic (SRB) b. (8) Matteo Berrettini (ITA) 62 61
(2) Lukas Kubot/Marcelo Melo (POL/BRA) b. (8) Ivan Dodig/Philip Polasek (CRO/SVK) 46 64 10-5
(5) Dominic Tiem (AUT) b. (3) Roger Federer (SUI) 75 75


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