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"Tutti parlano del tennis italiano? Sono contento"

Matteo Berrettini in conferenza stampa ammette la delusione per la sconfitta contro Djokovic. "Ma devi anche essere lucido e dire sto giocando contro Nole, quindi sarò pronto per martedì" spiega. "Sono orgoglioso del lavoro che ho fatto per essere qui"

di | 11 novembre 2019

berrettini

Matteo Berrettini guarda avanti. In conferenza stampa dopo la sconfitta contro Novak Djokovic all'esordio alle ATP Finals, non nasconde la delusione ma inserisce quella sensazione e il risultato in uno scenario più ampio. L'orgoglio per essere al Masters, per il lavoro che l'ha portato fin qui, è tanto. E non basta una sconfitta per farlo vacillare. "Djokovic è di sicuro il giocatore che risponde meglio nel circuito" ha detto Berrettini. "ggi ho perso il servizio molte volte ma contro di lui è abbastanza normale anche se oggi io non servivo male, non è stata una questione di servizio ma di sua abilità; mi sono sentito in un flipper la palla andava veloce, cercavo di stargli dietro ma non ci riuscivo".

La lezione di oggi, dice, è diversa dalla sfida contro Roger Federer a Wimbledon. "Quella partita è stata diversa per emozioni e per livello di gioco espresso; con Federer non ero mai stato me stesso in campo mentre oggi sono riuscito a fare il mio tennis indipendentemente dal punteggio" spiega.

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Non è abituato, spiega, a una giornata di pausa prima di giocare di nuovo dopo una partita persa. Però, dice, "perdere con Djokovic non è qualcosa che mi butta giù o che può essere un peso. Faccio fatica io ad analizzare questo tipo di match perché esci dal campo deluso perché potevi giocare meglio quel punto però allo stesso tempo devi anche essere lucido e dire sto giocando contro Djokovic, quindi sarò pronto per martedì cercherò di essere nella forma migliore e vediamo quello che succede".

Essere a Londra, con avversari che sono stati anche suoi idoli, rimane una grande occasione, un'esperienza unica che completa un anno di prime volte. "Il fatto che abbia parlato con Federer o Rafa della mia stagione, degli allenamenti, di dove farò la preparazione o delle vacanze è qualcosa che mi fa strano ma che mi riempie di gioia. Inoltre il pensiero che l’anno scorso ero il ragazzo che veniva qui e capiva che stava succedendo mentre quest’anno gli altri ragazzi guarderanno me, mi rende orgoglioso del lavoro che ho fatto" dice Berrettini.

"Sto prendendo tantissimi spunti e crescerò credo a prescindere dai risultati delle partite" spiega l'azzurro, che dovrà affrontare Dominic Thiem e Roger Federer. "Con Thiem ho giocato più volte quindi sono più pronto mentre con Roger sarà una grandissima emozione giocare qui con lui; tatticamente è difficile programmarla io dovrò concentrarmi su servizio e dritto e  provare  a fare male tatticamente e tecnicamente" commenta. "La cosa più importante da fare con entrambi però è uscire dal campo e imparare perché io sono ancora in un processo di crescita molto importante che non si fermerà alla fine di questo torneo o di quest’anno".

 

Il debutto di Matteo Berrettini alle ATP Finals segue di un giorno il trionfo di Jannik Sinner alle Next Gen ATP Finals di Milano. Dopo l'esperienza alla O2 Arena, Berrettini con Fabio Fognini guiderà l'Italia nella prima edizione delle fasi finali di Coppa Davis a Madrid. "Sono contento che il tennis italiano sia sulla bocca di tutti perché quando ero piccolo lo era ma non così tanto. Sono ancora più felice perché è anche merito mio" ha detto Berrettini, che ha parole molto lusinghiere per Sinner.

"Secondo me la vittoria alle Next Gen non è la cosa più strabiliante che ha fatto quest’anno;  la velocità con cui impara da tutte le cose che fa è disarmante. Mio fratello (Jacopo) me ne ha parlato benissimo vedendolo giocare nei Challenger poi l’ho visto nei tornei Atp. Dicono a me  che vado veloce ma lui sta andando a ritmi impressionanti. Gli auguro di migliorare, gli faccio i complimenti: ci eravamo visti a Milano lunedì gli ho fatto in bocca al lupo" ha raccontato: evidentemente gli ha portato bene. "E’ impressionante come gioca ma è impressionante soprattutto come cresce e come investe su quello che sta facendo...e questa è la cosa più bella che fa. Ora dobbiamo lasciare tranquillo questo ragazzo perché è giovane ha tantissima strada sta facendo grandi cose ma la pressione che posso sentire io è diversa dalla sua".

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