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Eventi internazionali

Azzurri da urlo a Shanghai: Fognini e Berrettini nei quarti

Non c'erano mai stati due azzurri tra i migliori otto in un “1000” sul veloce. All’alba italiana Fabio si è preso la rivincita sul russo Khachanov qualificandosi per la prima volta per i quarti a Shanghai e Matteo lo ha imitato superando lo spagnolo Bautista Agut. Per entrambi punti preziosi in chiave “Race lo London”

di | 10 ottobre 2019

Shanghai 2019: due azzurri per la prima volta nei quarti in un Masters 1000 sul cemento

Giornata straordinaria per il tennis tricolore al "Rolex Shanghai Masters", penultimo Atp Masters 1000 della stagione dotato di un montepremi di 7.473.620 dollari, che si sta disputando sul cemento della metropoli cinese. Per la prima volta due italiani sono approdati tra i migliori otto in un “1000” sul veloce. E’ solo la terza volta che due azzurri arrivano nei quarti nella categoria di tornei seconda solo agli Slam: era accaduto ad Amburgo nel 2015 (Volandri e Seppi) e qurest’anno ad aprile a Monte-Carlo (Fognini, poi vincitore del torneo, e Sonego). Ha iniziato Fognini prendendosi la rivincita su Khachanov: ha proseguito Berrettini che si è sbarazzato di Bautista Agut.

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Per la prima volta in carriera Fabio Fognini è nei quarti a Shanghai. Nel 2013 era stato fermato negli ottavi da Djokovic, nel 2017 da Nadal: quest’anno è arrivata la volta buona per il 32enne di Arma di Taggia, numero 12 del ranking mondiale e decimo favorito del seeding, che ha sconfitto per 63 75, in poco più di un’ora e tre quarti di partita, il russo Karen Khachanov, numero 9 del ranking e 7 del seeding.

A sette giorni dalla sfida nei quarti del “China Open”, vinta in rimonta dal 23enne moscovita, i due i sono tornati ad affrontarsi. La cronaca. Inizio di primo set complicato per Fognini che nel game d’apertura è stato costretto - complici ben tre doppi falli - a salvare tre palle-break. Poi però il servizio del ligure ha cominciato a funzionare e nel quarto gioco, alla quarta opportunità, è stato Fabio a centrare il break allungando quindi sul 4-1. Con autorità l’azzurro ha difeso il vantaggio incamerando il parziale per 6-3 conquistando 7 punti in più del suo avversario.

Nella seconda frazione Fognini ha ceduto la battuta al secondo gioco, alla terza chance utile per il 23enne moscovita, con Fabio innervosito anche da un tifoso del russo un po’troppo appassionato (2-0). L’azzurro, però, dopo aver salvato la palla del 3-0 ha messo a segno il contro-break e lo ha riagganciato (2-2). Il ligure ha avuto ancora problemi nel sesto game, dove ha dovuto annullare altre due palle-break. Nel nono gioco è stato Khachanov a portare a casa un turno di servizio complicatissimo, dopo 18 punti e tre palle-break salvate. Nell’undicesimo russo di nuovo in difficoltà (0-40): ha salvato le prime due palle-break ma sulla terza ha spedito lungo il diritto. Nel gioco successivo con una palla-corta ed un pallonetto deliziosi Fabio si è procurato il matach-point sul quale Khachanov ha sparato fuori il diritto. E la rivincita è arrivata.

Questa settimana Fognini ha prima liquidato in due set lo statunitense Sam Querrey, numero 45 Atp: poi con una grande prova di carattere ha sconfitto al tie-break del terzo al termine di una maratona di oltre tre ore il britannico Andy Murray, numero 239 Atp, in gara grazie ad una wild card, reduce dai quarti a Pechino la scorsa settimana - i primi dopo un anno di “digiuno” - e tre volte vincitore di questo torneo (2010, 2011 e 2016), firmando il quarto successo in otto sfide con lo scozzese. Quindi è arrivata la rivincita contro Khachanov.

Ora lo attende un match difficile contro un altro russo, Daniil Medvedev, numero 4 del ranking e 3 del seeding, il giocatore più “caldo” di questo 2019: uno pari il bilancio dei precedenti, entrambi piuttosto combattuti, con il ligure a segno nel primo turno del Masters 1000 di Cincinnati nel 2017 ed il 23enne moscovita vincitore in semifinale a Sydney lo scorso anno.

A Shanghai Fabio ha firmato la vittoria numero 28 vittorie (contro 19 sconfitte) in una stagione che gli ha già regalato il fatidico ingresso nei top ten - best ranking numero 9, firmato il 15 luglio - e lo storico successo nel Masters 1000 sulla terra di Monte-Carlo.

Fabio Fognini ha già conquistato anche un giovanissimo tifoso in Cina

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Primo quarto in un “1000” per Berrettini, che prima di Shanghai non aveva mai vinto un match nel main draw di un Masters 1000 sul cemento. Stavolta il 23enne romano, numero 13 del ranking mondiale ed undicesima testa di serie, in piena corsa per Londra (e con un pensierino anche alla top ten), dopo due successi piuttosto netti sul tedesco Jan-Lennard Struff, numero 38 Atp, e sul cileno Cristian Garin, numero 32 del ranking mondiale (che a giugno lo aveva battuto nella finale di Monaco di Baviera), si è ripetuto anche ai danni dello spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 10 del ranking ed 8 del seeding, finalista in questo torneo nel 2016 (fermato da Murray) e diretto concorrente per le Finals londinesi: 76(5) 64 in un’ora e 56 minuti lo score in favore del tennista allenato da Vincenzo Santopadre.

Berrettini si era imposto in due delle tre sfide precedenti con il 31enne di Castellon de la Plana ed aveva vinto anche l’ultimo, giocato a giugno in semifinale a Monaco. La cronaca. Matteo ha provato subito l’allungo nel primo set grazie ad un break al terzo gioco (3-1). Il 23enne romano, grazie al servizio, ha difeso con autorità il vantaggio fino al decimo game: al momento di chiudere il parziale, però, ha accusato un pizzico di tensione e, dopo essere stato avanti 30-0, complice qualche errore di troppo con il diritto, ha concesso il contro-break alla seconda opportunità, dopo aver cancellato la prima con un ace (5-5). Nel dodicesimo game ancora difficoltà per Berrettini che con un punto rocambolesco ha evitato lo 0-40 e poi si è rifugiato nel tie-break. Matteo per due volte ha recuperato un mini-break di svantaggio e poi al primo set-point ha chiuso per 7 punti a 5.

Nel terzo game della seconda frazione Berrettini ha ceduto di nuovo la battuta (era avanti 40-15) dopo aver concesso la palla-break con due doppi falli consecutivi permettendo poi a Bautista di allungare sul 3-1. Nel quinto gioco l’azzurro di nuovo in difficoltà (15-40) ma con quattro punti consecutivi ha evitato il doppio break. Lo spagnolo ha fallito tre chance per il 4-2, l’azzurro lo ha riagguantato sul 3 pari e poi lo ha superato (4-3) grazie ad un turno di battuta nel quale ha servito tre ace. Matteo ha ritrovato il servizio, è salito 5-4 e poi nel decimo gioco ha completato l’opera chiudendo al primo match-point. Ottima prestazione al servizio per Berrettini che ha messo a segno 13 ace (contro 3 doppi falli) ma che soprattutto ha portato a casa l’87% dei punti quando ha messo la prima.

Per Matteo, semifinalista agli ultimi Us Open, è la vittoria numero 38 (contro 18 sconfitte) in una stagione che gli ha già regalato due titoli ATP, conquistati a Budapest e a Stoccarda, oltre alla già citata finale di Monaco.
Prossimo avversario per lui l’austriaco Dominic Thiem, numero 4 del ranking e 5 del seeding, reduce dal successo di domenica scorsa a Pechino che gli ha garantito il biglietto per Londra: il 26enne di Wiener Nesustadt ha vinto in quattro set l’unico precedente, disputato al terzo turno del Roland Garros lo scorso anno.

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Obiettivo Atp Finals

Nella “Race to London”, la classifica che prende in considerazione solo i punti accumulati dal primo gennaio di quest’anno e che designa gli otto partecipanti alle ATP Wolrd Tour Finals di novembre (dal 10 al 17 alla “O2 Arena” - già qualificati Nadal, Djokovic, Federer, Medvedev e Thiem) entrambi gli azzurri hanno ambizioni importanti. Berrettini è al momento al nono posto, con 2.365 punti, a 70 punti di distanza dal tedesco Alexander Zverev (2.435 punti), in ottava posizione, l’ultima utile per partecipare al Masters di fine stagione. Alle spalle di Matteo c’è il belga David Goffin (2.325 punti), decimo, staccato di 40 punti ma eliminato a Shanghai. In undicesima posizione - staccato di 200 punti da “Sascha” Zverev e di 130 da Matteo - c’è Fognini a quota 2.235. Il ligure precede il giapponese Kei Nishikori, dodicesimo con 2.180 punti (il 29enne di Shimane ha saltato l’intero swing asiatico per un infortunio al braccio destro), ed il francese Gael Monfils, tredicesimo con 2.170 punti, uscito subito di scena nel Masters 1000 cinese.

RISULTATI
"Rolex Shanghai Masters"
Atp World Tour Masters 1000
Shanghai, Cina
6 - 13 ottobre, 2019
$7.473.620 - cemento

SINGOLARE
Primo turno
(9) Gael Monfils (FRA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 75 67(1) 63
(10) Fabio Fognini (ITA) b. Sam Querrey (USA) 64 62
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. Jan-Lennard Struff (GER) 62 61
Benoit Paire (FRA) b. (q) Marco Cecchinato (ITA) 62 75

Secondo turno
(10) Fabio Fognini (ITA) b. (wc) Andy Murray (GBR) 76(4) 26 76(2)
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. Cristian Garin (CHI) 63 63

Terzo turno (ottavi)
(10) Fabio Fognini (ITA) b. (7) Karen Khachanov (RUS) 63 75
(11) Matteo Berrettini (ITA) b. (8) Roberto Bautista Agut (ESP) 76(5) 64

Quarti
(10) Fabio Fognini (ITA) c. (3) Daniil Medvedev (RUS)
(11) Matteo Berrettini (ITA) c. (5) Dominic Thiem (AUT)

DOPPIO
Primo turno
Matteo Berrettini/Felix Auger-Aliassime (ITA/CAN) b. Nikola Mektic/Franko Skugor (CRO) 67(4) 76(5) 10-4

Quarti
(6) Nicolas Mahut/Edouard Roger-Vasselin (FRA) b. Matteo Berrettini/Felix Auger-Aliassime (ITA/CAN) rit.

QUALIFICAZIONI
Primo turno
(6) Marco Cecchinato (ITA) b. (wc) Fajing Sung (CHN) 63 67(7) 62
(12) Thomas Fabbiano (ITA) b. (wc) Runhao Hua (CHN) 36 60 76(2)

Turno di qualificazione
(6) Marco Cecchinato (ITA) b. (13) Damir Dzumhur (BIH) 75 63
(7) Cameron Norrie (GBR) b. (12) Thomas Fabbiano (ITA) 64 64

IL TABELLONE AGGIORNATO

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