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Eventi internazionali

Medvedev teme Fabio, Djokovic spacca tutti

Il russo, n.4 del mondo, passa il turno soffrendo e si prepara ad affrontare l’azzurro. Shanghai è tappa obbligata per il n.1 del mondo: deve vincere su vuole tentare di chiudere la stagione in testa. Un torneo di altissimo livello determinante nella corsa verso le Atp Finals di Londra: tutti i migliori (tranne l’infortunato Nadal) si sono fatti trovare pronti

di | 10 ottobre 2019

Novak djokovic rovescio e sguardo

Quando Djokovic gioca da Djokovic non ti bastano 1000 ace. Lo statunitense John Isner oggi a Shanghai ha superato la cifra fatidica di servizi irraggiungibili in stagione ma i 9 aces odierni non gli sono serviti nemmeno a scalfire il muro innalzato dal n.1 del mondo, contro cui le sue bombe a mano sembravano miccette.

L’Atp Masters 1000 di Shanghai è un momento clou di questo finale di stagione e i giocatori che contano si sono fatti trovare tutti in condizione per provare a sfruttare al meglio la ricca dotazione di punti e dollari del penultimo grande appuntamento prima delle Atp Finals di Londra. Nadal a parte, infortunato e pronto a dare l’addio al celibato (si sposa sabato 19 ottobre), in tabellone c’erano tutti ed è significativo notare che le teste di serie sono approdate in massa agli ottavi di finale con le sole eccezioni del croato Coric, dell’argentino Schwartzman e del francese Monfils.

IL TABELLONE AGGIORNATO

Djokovic, vincitore a Pechino domenica scorsa, si batte per provare a restare n.1 fino alla fine dell’anno, incrementando il numero delle sue settimane da re. La sfida è improba perché per riuscirci deve rinnovare il successo colto a Shanghai 12 mesi orsono. E non è detto che basti: difende anche le finali a Parigi-Bercy e alle Atp Finals di Londra mentre Nadal, che quest’anno ha raccolto più punti di lui, non deve scartare alcunchè da qui a fine anno.

Nole non è certo uno che si fa spaventare da questo genere di scalate: il piglio con cui ha passeggiato su Shapovalov e Isner sui campi duri di Shanghai è quello di chi è pronto a tritare tutti. Adesso ci proverà con Stefanos Tsitsipas, n.6 Atp,  che è uscito vincitore da una sfida tiratissima con Hubert Hurkacz, altro grande emergente che, zitto zitto, è a ridosso del primi 30 del mondo (oggi n.34).

E' finita al tie-break del terzo set: Tsitsipas ha dimostrato di aver recuperato quella sua capacità di alzare il livello nei momenti che contano che l'ha portato a battere Federer agli Open d'Australia e giocarsi la finale a Madrid ( con Djokovic) e a Pechino la scorsa settimana contro l'austriaco Thiem, Contro Djokovic vince lo scorso anno in Canada. Domani ci riproverà

Dalla sua parte di tabellone c'è un posto in semifinale per chi uscirà vincente dalla sfida tra Fabio Fognini e Daniil Medvedev, l’uomo nuovo del tennis mondiale, n.4 del ranking. Il russo, che si era preso una pausa dopo il successo di San Pietroburgo (seguito alla finale agli Us Open), è rientrato con la solita determinazione. Oggi era partito malissimo contro il colosso canadese Vasek Pospisil, sotto 2-5 nel primo set e poi, dopo una prima rimonta, di nuovo sotto 1-4 nel tie-break.

Ha portato a casa set e match e sarà un osso duro. Anche perché ha molto chiara la qualità dell’azzurro: “Fabio è un giocatore incredibile – ha dichiarato a fine match - Ha un timing sulla palla straordinario ed è capace di giocare colpi incredibili quando meno te lo aspetti. Oltretutto è bravissimo nelle variazioni di ritmo. Dovrò essere molto continuo, consistente. Mentalmente dovrò stare molto attento, giocare un punto per volta”.

Nella parte bassa del tabellone tutti guardano alla luce di Roger Federer, faro della grande bellezza tennistica. Ma dovranno fare i conti con Matteo Berrettini, che affronterà nei quarti Dominic Thiem, che si è imposto in due set al georgiano Basilashvili. 
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