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Laver Cup: Zverev firma il tris dell'Europa

Forfait di Nadal. Il Resto del Mondo vince il doppio d'apertura: Sock e Kyrgios superano lo svizzero e Tsitsipas. Poi Fritz batte Thiem. Ma Federer e Zverev vincono su Isner e Raonic. Terzo titolo per l'Europa in 3 edizioni. Borg e McEnroe confermati capitani anche nel 2020.

di | 22 settembre 2019

Laver Cup Federer

L'Europa vince ancora. Terza vittoria in tre edizioni in Laver Cup, la competizione che mette di fronte i migliori tennisti europei con i rappresentanti del Resto del Mondo. Vince grazie a Roger Federer e Sascha Zverev che portano i punti decisivi negli ultimi due singolari. 

Il tedesco completa il trionfo grazie al 64 36 104 su Milos Raonic e fa scattare la festa dei 17 mila che riempiono il Palexpo di Ginevra. Ma la giornata, iniziata con il forfait di Nadal, sembrava favorire il primo successo del Resto del Mondo.

L'assenza di Nadal complica l'ultima giornata per l'Europa. "Mi sono divertito moltissimo a giocare qui alla Laver Cup - ha scritto su i suoi social Nadal - e sono molto deluso di non poter giocare di nuovo oggi, ma ho un po 'di infiammazione alla mano e ho bisogno di riposare". Resta per sostenere Roger Federer e Stefanos Tsitsipas, che però perdono il doppio d'apertura contro contro John Isner e Jac Sock 57 64 10-8. Il greco è l'anello debole della coppia, e i consigli di Nadal che prova a offrire un punto di vista esterno allo svizzero non bastano. Con le vittorie che valgono tre punti nell'ultima giornata, il Team World (il Resto del Mondo) passa per la prima volta in vantaggio dall'inizio di questa edizione. "E' una bella sensazione, c'è un'energia straordinaria" commenta John McEnroe, confermato come Bjorn Borg nel ruolo di capitano anche per il 2020. Decisivo l'allungo dal 3-4 al 7-4 nel tiebreak a dieci punti che ha deciso la partita. Federer ha salvato il primo match point ma Tsitsipas, incerto in risposta e in alcune soluzioni di volo, non riesce a contrastare una gran prima di Isner.
In Laver Cup, ha detto McEnroe, devi aspettarti l'inatteso. E in effetti la sorpresa matura. Taylor Fritz supera Dominic Thiem 75 67(3) 10-5 e porta il Team World a una sola vittoria dalla coppa. "E' una delle mie più grandi vittorie. Ha sempre un significato maggiore quando vinci anche per qualcun altro" ha detto lo statunitense, che quest'anno ha festeggiato il primo titolo ATP in carriera.

Non avrebbe dovuto giocare, Fritz, sceso in campo perché dopo Nadal ha abbandonato anche Nick Kyrgios per un problema alla spalla. Thiem, condizionato da un break immediato, rischia di ritrovarsi sotto di un set e di un break. Tiene un turno di battuta complesso da 0-40 in apertura di secondo set, gioca il suo tennis migliore nel tiebreak che allunga al terzo ma subisce la maggiore decisione da fondo di Fritz. Gioca troppo lontano dalla riga e sbaglia di più, così il 6-2 iniziale diventa uno svantaggio impossibile da ribaltare.

E' maturato quest'anno Fritz, che tre anni fa aveva creato grandi aspettative quando aveva raggiunto la sua prima finale ATP. Uno statunitense così giovane a giocarsi il titolo in un torneo del circuito maggiore non si vedeva dai tempi di Michael Chang. Ma è dovuto passare attraverso un infortunio, il ritorno nei Challenger e il matrimonio per tornare a riveder le stelle.

Adesso Taylor ha le spalle larghe per reggere le speranze di un popolo assetato di eroi. Fritz è un figlio d’arte. Sua madre Kathy May ha centrato tre quarti di finale Slam. Si è ritirata a 24 anni, poi ha sposato Brian Teacher, vincitore dell'Australian Open e futuro coach di Greg Rusedski. Grande tifoso di calcio, bravo ai videogame, sognava il dritto di Del Potro e il servizio di Sampras. E punta a giocare il prossimo Australian Open da testa di serie.

Federer però supera John Isner 64 76 e rimanda tutto all'ultimo incontro tra Zverev e Raonic. "Siamo tutti molto carichi, sarei stato contento se una settimana fa mi avessero detto che saremmo arrivati avanti 11-10 prima dell'ultima partita" ha detto McEnroe.

Lo svizzero avvia il cambio di passo. "Sono molto felice" ha detto, "c'è una grande atmosfera. Ho giocato bene, sono contento di essere riuscito a dare qualcosa per la squadra. Mi dispiace per Nadal che non ha potuto giocare oggi, gli sono vicino". Il successo di Federer carica anche Zverev che tiene la coppa in Europa dopo i successi a Praga nel 2017 e a Chicago nel 2018. Appuntamento al 2020, sempre con Borg contro McEnroe. Con la magia della Laver Cup.

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