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Osaka rilancia… Osaka: “Ci tenevo a vincere così”

Naomi nella sua città natale rispetta il ruolo di prima favorita e senza cedere un set conquista il 4° titolo in carriera, dominando in finale la russa Pavlyuchenkova e tornando al successo otto mesi dopo Melbourne: “Ho imparato a focalizzarmi al massimo su ogni punto e ad avere sempre un'energia positiva”

di | 23 settembre 2019

Toray Pan Pacific Open: Naomi Osaka

Il servizio di Naomi Osaka, una delle principali armi del suo repertorio

Ci voleva il ritorno nella sua città natale per far ritrovare il sorriso a Naomi Osaka. La giapponese, numero 4 del ranking mondiale e prima favorita del torneo, ha infatti conquistato il "Toray Pan Pacific Open", torneo WTA Premier dotato di un montepremi di 823mila dollari che quest’anno ha cambiato sede spostandosi da Tokyo appunto ad Osaka. La 21enne, che possiede anche la nazionalità americana, ha completato il suo percorso netto liquidando in finale per 62 63, in appena un’ora e 9 minuti di gioco, la russa Anastasia Pavlyuchenkova, numero 41 Wta, che nella giornata di straordinari di sabato, all’insegna del doppio turno, aveva battuto nei quarti per 62 62 l’altra giapponese Misaki Doi, numero 83 Wta, in gara grazie ad una wild card, e in semifinale con un doppio 63 la tedesca Angelique Kerber, numero 15 Wta, quarta testa di serie.

Naomi Osaka esulta stringendo il pugno

Quarto titolo per Naomi

Per la Osaka si tratta del quarto titolo in carriera, su sei finali disputate, otto mesi dopo il trofeo alzato al cielo agli Australian Open dello scorso gennaio. Un successo ottenuto da Naomi – al primo torneo dopo l’eliminazione negli ottavi agli US Open che le è costato il trono mondiale – senza lasciare per strada alcun set, con convincenti affermazioni nei quarti sull’ostica kazaka Yulia Putintseva, numero 38 Wta (64 64), con cui la giapponese aveva perso tre volte su tre, due quest’anno, e in semifinale sulla belga Elise Mertens, numero 24 Wta e nona testa di serie (64 61). E anche nel match clou, contro un’avversaria che l’aveva battuta in due set nell’unico precedente, due anni fa nei quarti sul cemento di Hong Kong, la beniamina di casa è stata assai solida, in particolare al servizio, vincendo il 100% dei punti con la prima (20) e non concedendo alcuna palla point, così da fare centro al terzo tentativo in questo torneo dopo le finali perse a Tokio nel 2016 e dodici mesi fa, imitando la connazionale Kimiko Date, a segno nel 1995 nel “Toray Pan Pacific Open”.

Volevo davvero vincere qui. Da questo torneo ho imparato a focalizzarmi al massimo su ogni punto, e avere sempre un'energia positiva

Pavlyuchenkova in finale dopo 16 mesi

"Ci tenevo davvero in modo speciale a vincere qui - ha sottolineato Naomi incontrando i media dopo la partita - Penso che ciò che ho imparato da questo torneo sia solo quello di focalizzarmi al massimo su ogni punto, e avere sempre un'energia positiva".
Restano invece 12 i titoli nella bacheca della 28enne di Samara, tornata a disputare una finale – la numero 19 in carriera - a 16 mesi di distanza da quella raggiunta a Strasburgo a maggio dello scorso anno,quando aveva alzato il suo ultimo trofeo. Per Pavlyuchenkova è il secondo stop in finale in questo torneo, dopo quella persa nel 2017.

Osaka: le finaliste Anastasia Pavlyuchenkova e Naomi Osaka

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