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Nadal, 40 quarti di nobiltà

Lo spagnolo supera Marin Cilic e raggiunge i quarti per la 40a volta in uno Slam. Affronterà Schwartzman che batte Zverev e si spinge oltre gli ottavi allo Us Open per la seconda volta in carriera.

di | 03 settembre 2019

Rafa Nadal

Rafa Nadal cede i primi game di servizio e il primo set del suo Us Open ma torna nei quarti di finale per la nona volta a Flushing Meadows. E per la quarantesima in uno Slam. Lo spagnolo supera Marin Ciic 63 36 61 62, vince 44 punti su 53 con la prima e regala anche un vincente con la palla fatta passare a lato del paletto per arrivare al match point. Chiuderà un punto più in là con il terzo vincente di fila di dritto, il 38mo della partita. "E' speciale vedere un pubblico così straordinario fare il tifo per me" ha detto Nadal. "Qui ho sempre avuto un grande feeling con i tifosi, sono molto energetici e passionali. Dopo partite così, torni in albergo con grande energia. E' difficile giocare in uno stadio migliore dell'Arthur Ashe". Nadal affronterà per l'ottava volta Diego Schwartzman. Si sono incontrati anche a New York, nel 2015. Nadal finora ha sempre vinto.

Dopo due anni, Diego Schwartzman torna nei quarti dello Us Open. Rimonta un set a Sascha Zverev, inseguito da fantasmi e paure che vengono da dentro, chiude 36 62 64 e centra così la sesta vittoria contro un top 10. Zverev, numero 6 del mondo, è l'avversario con la classifica migliore tra quelli sconfitti dall'argentino: un primato solo eguagliato, per la verità. Il Peque aveva già sconfitto un avversario classificato appena fuori dalla top 5, Kei Nishikori ai quarti agli Internazionali BNL d'Italia.

Nadal ha firmato la 61ma vittoria allo Us Open, anche senza essere dominante come nei primi tre turni. "Ci sono stati momenti nel secondo set in cui Cilic prendeva l'iniziativa e comandava tanti punti" ha detto lo spagnolo. "Mi spingeva indietro, era più aggressivo di me. Io stavo troppo indietro in risposta, lui aveva la giusta determinazione per mettere i piedi in campo. Dopo il secondo set, dovevo cambiare strategia. Ho iniziato a rispondere con i piedi in campo alla seconda e questo mi ha dato una prospettiva diversa".

Nadal ha vinto 12 degli ultimi 15 game e chiuso con 38 vincenti a 33. Il penultimo, il vincente intorno al paletto, ha entusiasmato anche Tiger Woods, presente sulle tribune. "E' facile da descrivere, difficile da fare. Penso di aver seguito bene la palla perché aveva giocato una buona volée. Sono riuscito a correre velocemente verso la palla e all'ultimo mi sono accorto che c'era un piccolo spazio su quel lato" ha spiegato il maiorchino. "Credo fosse l'unico modo per fare punto, ci vuole comunque anche un po' di fortuna".

A fine partita, nell'intervista a caldo a Tom Rinaldi di ESPN, Nadal ha parlato anche di Tiger Woods. "Ho sempre detto di non avere idoli, ma se dovessi nominarne uno sceglierei lui" ha spiegato Nadal, che è un buonissimo golfista. "Cerco di seguirlo sempre, quando ha vinto il Masters quest'anno ha completato una delle rimonte più straordinarie nello sport. E' un piacere che sia venuto qui a fare il tifo per me. Ma è meglio che non veda il mio swing" scherza, "altrimenti potrebbe perdere ritmo".

 

verev, che sperava di diventare il primo tedesco a superare gli ottavi a New York dai tempi di Tommy Haas nel 2007, vince il primo set nonostante sei doppi falli. E' il primo che perde nel torneo l'argentino, mai in campo per più di due ore a partita nei primi tre turni.

Sale però l'argentino in risposta, accelera i tempi, gioca più vicino al campo, impone variazioni che tolgono certezze al tedesco. Il servizio, all'improvviso totalmente macchinoso, sgraziato, tradisce Zverev. Schwartzman vola 6-2 e e cambia la partita.

L'insicurezza porta Zverev a buttar via cinque punti di fila dallo 0-40 in risposta nel terzo gioco del terzo set, ma nel successivo si tiene attaccato alla speranza di rimonta, nello Slam che ha detto di sentire a lui più favorevole, anche complice uno slice lungolinea vincente dopo uno scambio da 35 colpi. L'afflato del tedesco, che allunga 3-2 e servizio, dura poco. L'effetto svanisce un game più là. Il controbreak lo certifica Hawk Eye che certifica come il servizio di Zverev, chiamato buono, fosse out. C'è chi parlerebbe di sfortuna. Ma, come disse Enzo Ferrari, la sfortuna è solo l'insieme di tutto quello che non siamo riusciti a prevedere.
Più convinto, rapido, sicuro nella copertura del campo anche in avanzamento, Schwartzman chiude 6-4 il terzo set. Piazza subito due break in avvio di quarto, allunga 4-0 su uno Zverev scorato che prende un warning per aver tirato una pallata verso le tribune ma con l'eco della pioggia non se ne accorge. Così si stupisce quando il giudice di sedia Keothavong lo punisce con un punto di penalità per parolacce assortite al suo angolo. Il punto regalato manda Schwartzman avanti 5-2. Al cambio campo, Zverev fatica a non piangere

Non c'è più tempo per le rimonte e per le maratone. Nel weekend del Labour Day, il lavoratore Schwartzman si prende gli applausi e il centro della scena. Un testardo con la gloria.

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