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Eventi internazionali

Federer torna gigante. De Minaur, un demonio...

Djokovic vince la 72ma partita a New York. King Roger, sotto gli occhi di un altro campione come Kobe Bryant, vola negli ottavi: “Mi sono proprio divertito in campo”. Alex De Minaur, l'australiano emergente dai piedi velocissimi, elimina Kei Nishikori, n. 7 del tabellone.

31 agosto 2019

Us Open 2019: Roger Federer

Roger Federer colpisce un diritto in allungo

Poco più di un allenamento, nemmeno troppo intenso, della durata di un’ora e un quarto. Memore di quanto accaduto nei primi due turni, Roger Federer stavolta è andato veramente di fretta sull’Arthur Ashe Stadium: lo svizzero, numero 3 del ranking mondiale e del tabellone, ha travolto per 62 62 61 il britannico Daniel Evans, numero 58 Atp, staccando il pass per gli ottavi di finale – 68esima volta in uno Slam, la 18esima a New York - dove attende il belga David Goffin, numero 15 Atp e del seeding, che ha sconfitto lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 69 della classifica mondiale e semifinalista a Flushing Meadows due anni fa.

Avanza anche Novak Djokovic che supera Pete Sampras al quinto posto per numero di successi allo Us Open. Il serbo ottiene la vittoria numero 72 a New York e raggiunge per la dodicesima volta la seconda settimana grazie al 63 64 62 su Denis Kudla.

IL TABELLONE MASCHILE

C’era anche Kobe Bryant, una delle icone del basket Nba, ad applaudire il campione svizzero, vincitore di cinque edizioni di fila del Major nella Grande Mela (2004-2008). Anzi, proprio “Black Mamba” ha effettuato il canonico sorteggio di inizio partita. E la presenza di un’altra star dello sport ha dato la spinta giusta a King Roger, subito efficace al servizio e tornato a colpire con una pulizia e una precisione che erano mancate nelle precedenti due uscite. Incamerato il primo parziale, nel secondo set il 38enne fuoriclasse di Basilea ha messo in campo l’81% di prime di servizio, senza cedere alcun punto, e così al povero 29enne di Birmingham, troppo “leggero” per mettere in difficoltà  non è rimasto altro che recitare la parte dello spettatore non pagante o quasi, sicuramente una delle situazioni più frustranti per chi calca un campo da tennis. Lo svizzero ha perso per la prima e unica volta la battuta nel terzo game del terzo set, quando era comunque avanti 2-0. Il “come on” urlato dal britannico è stato, però, come un lampo nel buio visto che Federer gli ha di nuovo strappato il servizio allungando su 4-1, con un altro break (doppio fallo di Evans) per issarsi 5-1 e poi chiudere la pratica, con una risposta di rovescio steccata dall’avversario, che ha preso velocemente la via degli spogliatoi, a testa bassa, dopo la lezione che si è visto impartire.

C’è un bel cielo luminoso, è stato davvero bello e mi sono proprio divertito oggi in campo – le parole a caldo di Federer ai microfoni di Brad Gilbert -. Cosa ho cambiato rispetto ai precedenti incontri? Nulla, ho fatto le stesse cose con il mio team, però stavolta ho giocato veramente bene e sinceramente mi ha un po’ aiutato anche il fatto che il mio avversario non sia stato in una grande giornata. Di sicuro a pomeriggio le condizioni di velocità sono diverse ai match serali e questo mi agevola nel colpire la palla. Il prossimo turno? Sono entrambi giocatori solidi e quindi sarà una partita dura per me, da affrontare nel migliore dei modi”.

Rispetto alle prime due partite, ha spiegato Federer, "ho cercato di non forzare troppo all'inizio. Anche Dan ha cercato di fare lo stesso, mentre le ultime volte che abbiamo giocato, provava dall'inizio a spingere forte col dritto e a venire avanti sul rovescio. Stavolta non attaccava, era come se mi volesse dare un'occasione per sbagliare. Ne avevo parlato con il mio team, avevamo sviluppato questa strategia nelle prime fasi della partita: non rischiare troppo, mantieni il servizio. Oggi le condizioni erano un po' più veloci, capisco che per lui non fosse facile".

Demonio di un De Minaur: che botto! - Prima impresa da Slam per Alex “Demon” De Minaur, il folletto australiano che aveva affascinato tutti nell’ultima edizione delle Next Gen Atp Finals di Milano.

Il ventenne canguro, maestro del gioco di piatto e cotrobalzo, ha eliminato in quattro set Kei Nishikori, n.7 del mondo ( e del torneo) di solito molto a suo agio sui campi duri americani. Al punto di poter vantare una finale, nel 2014, a Flushing Meadows.

Ma se Nishikori sul campo è veloce, “Demon” letteralmente vola. E sta crescendo progressivamente sull’onda dei coetanei Shapovalov e Tsitsipas. Quest’anno ha già conquistato due titoli Atp, a Sydney e Atlanta.

Sotto il sole forte e il cielo azzurrissimo della New York di oggi ha trovato anche la tattica giusta, spingendo forte, con grande anticipo e angolazione sul diritto del giapponese che ha progressivamente perso il controllo della posizione sul campo.

De Minaur, che ha affrontato gli Us Open da n.38 del mondo, raggiunge così per la prima volta in carriera il quarto turno in uno Slam. Il suo prossimo avversario sarà il vincente tra Grigor Dimitrov e Kamil Majchrzak. Il prosieguo della loro strada potrebbe incrociare quella di Roger Federer. Una bella, eventuale prova di maturità.

Federer è nello stesso quarto di tabellone di Alex De Minaur, evidentemente soddisfatto della vittoria su Kei Nishikori. "E' qui che voglio essere, contro i top player, nella seconda settimana degli Slam. Sono davvero felice" ha detto Demon, che ha confessato di non aver guardato il tabellone. "Per me non cambia niente se c'è Roger nei quarti o no. Per ora mi preoccupo del mio ottavo contro Dimitrov o Majchrzak. La mia attenzione è tutta su questa partita. Non cambierà niente, anche la mia preparazione e la mia mentalità saranno le stesse".

Medvedev sfida la sorpresa Koepfer

In una partita finita quattro minuti dopo la mezzanotte, ora di New York, Daniil Medvedev eguaglia il suo miglior piazzamento Slam. Il pubblico del Louis Armstrong prende decisamente le parti del suo avversario, Feliciano Lopez, che scende a rete 85 volte nel corso del match. Medvedev però piazza 27 ace, 55 vincenti complessivi, e chiude 76 46 76 64. 

Il russo accarezza la possibilità del primo quarto di finale in un major. Per trasformare l'ambizione in realtà dovrà superare la sorpresa del torneo, il mancino tedesco Dominic Koepfer, numero 118 del mondo e fuori dai primi 200 un anno fa. Secondo qualificato a raggiungere la seconda settimana a Flushing Meadows dal 2009, ha completato su Nikoloz Basilashvili, testa di serie numero 17, la prima vittoria in carriera su un top 20. Il 63 76 46 61 finale vale anche la certezza dell'ingresso in top 100. "E' incredibile" ha detto dopo la partita, "è la mia prima volta qui e sono arrivato alla seconda settimana. Vado a mangiare sempre negli stessi posti prima delle partite, ma mi piace vincere quindi credo che continuerò così".

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