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Zverev soffre, Medvedev barcolla, Nadal riposa

Il tedesco vince la dodicesima partita su 17 al quinto set: sconfitto Tiafoe. Il russo ha i crampi ma riesce a battere il boliviano Dellien. Nadal al 3° turno senza scendere in campo per il forfait di Kokkinakis: troverà Chung, che rimonta due set a Verdasco. Federer giocherà con Evans, Djokovic con Kudla

di | 29 agosto 2019

Zverev e Tiafoe

Con quel fisico, potrebbe fare il quattrocentista. Alexander Zverev, invece, si sta evolvendo addirittura in maratoneta. Contro Frances Tiafoe, che ha chiesto nel finale il trattamento medico per problemi alla spalla destra, ha vinto la seconda partita di fila al quinto set. Ha chiuso 63 36 62 26 63. Il suo record al quinto è di 12 vittorie in 17 partite. Negli Slam, dal 2015, ha ottenuto 30 successi in 47 incontri: 14 in tre, 5 in quattro, 11 in cinque set. 

Non ha invece dovuto sudare Rafael Nadal, numero 2 del mondo e del tabellone, per accedere al terzo turno: il campione spagnolo, che nel 2017 ha sollevato per la terza volta il trofeo a New York, ha infatti avuto via libera per il forfait all'ultimo momento dell'australiano Thanasi Kokkinakis, numero 203 Atp, per un infortunio alla spalla destra. Il maiorchino sarà dunque più riposato del suo prossimo avversario, il coreano Hyeon Chung, numero 170 Atp, proveniente dalle qualificazioni, che ha rimontato due set allo spagnolo Fernando Verdasco, numero 34 del ranking mondiale, per imporsi 16 26 75 63 76(3).

IL TABELLONE AGGIORNATO

Zverev ha completato così il quarto successo in cinque confronti con lo statunitense, che non batte un top 10 dall'ultimo Australian Open (3-15 il bilancio in carriera) e ha vinto solo una partita delle otto che ha concluso al quinto. Il tedesco affronterà Aljaz Bedene, che arriva da un'altra maratona: ha rimontato due set di svantaggio a Benoit Paire, e chiuso 46 67 62 75 76 in quattro ore e tre minuti di partita.

Roger Federer e Novak Djokovic conoscono gli avversari dei match di terzo turno. Lo svizzero metterà alla prova per la terza volta Dan Evans, di cui ha apprezzato il gioco all'Australian Open. "Un po' ricorda me" diceva del britannico, che sta cancellando la fama di bad boy, capace di superare 64 63 67 64 Lucas Pouille con 30 colpi vincenti.

Denis Kudla "l'ammazza-serbi", dopo aver chiuso l'ultimo Slam in carriera di Janko Tipsarevic, ha avuto bisogno di sei match point prima di battere Dusan Lajovic, testa di serie numero 27, 75 75 06 63. Al suo miglior risultato a New York, incontrerà il numero 1 del mondo, Djokovic, che ha avuto però più di qualche problema alla spalla nell'ultima partita.

I crampi non fermano Medvedev

Al diciottesimo match dell'ultimo mese, il fisico ha presentato il conto a Daniil Medvedev. Ma nemmeno i crampi nel finale hanno frenato il russo, che ha centrato il successo numero 46 della stagione contro Hugo Dellien, che ancora insegue la prima vittoria in carriera su un top 10 e sperava di diventare il primo boliviano al terzo turno di uno Slam dal 1983 (Mario Martinez al Roland Garros). "Avevo crampi ovunque, non so come ho fatto a vincere. A un certo punto ho pensato: no mi posso più muovere" ha confessato il russo dopo il 63 75 57 63 sul Grandstand. Insoddisfatto del suo gioco nel secondo set, ha accusato problemi soprattutto dopo una caduta sul 5 pari nel terzo. Una serie di cinque break consecutivi nel quarto riassume la preoccupazione del russo e l'ansia del boliviano. I 16 ace a zero, i 54 vincenti contro 51 gratuiti, spingono Medvedev, che è nel quarto di finale di Novak Djokovic, verso Feliciano Lopez.

L'entusiasmo di Lopez

Lo spagnolo, che punta al quarto ottavo di finale in 18 partecipazioni in carriera allo Us Open, ha atteso che Nishioka sfogasse i suoi passanti millimetrici nel primo set per poi prendere il controllo della partita e viaggiare verso il 67 60 64 64. Il giapponese l'aveva battuto a Miami tre anni fa, in due set. Stavolta Lopez non si lascia sopraffare dalla frustrazione dopo il primo set, estrae 61 colpi vincenti a 27 con soli due gratuiti in più, 50 a 48, e si prepara alla decima sfida contro un top 10 a New York. Ne ha vinte due, finora: contro Ivan Ljubicic nel 2006, quando Medvedev aveva dieci anni, e Milos Raonic nel 2015.
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