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Matteo e Paolo staccano il pass per il terzo turno degli Us Open. Fabbiano si fa rimontare due set da Bublik, brutta sconfitta per Sonego
di Tiziana Tricarico | 30 agosto 2019
Si è chiuso con due vittorie e due sconfitte il “super thursday” a Flushing Meadows. Berrettini e Lorenzi si sono infatti qualificati per il terzo turno dello Slam statunitense mentre sono usciti di scena Fabbiano (con molti rimpianti) e Sonego.
Prima volta al terzo turno di Flushing Meadows per Matteo Berrettini: il 23enne romano, numero 25 del ranking mondiale e 24esima testa di serie, alla seconda presenza nel tabellone principale degli US Open (dodici mesi fa fu eliminato all’esordio), dopo il successo in quattro set sul francese Richard Gasquet, numero 36 Atp, si è imposto per 75 76(5) 46 61, in poco meno di tre ore di gioco, sull’australiano Jordan Thompson, numero 55 Atp.
Matteo ha vinto l’unico precedente contro il 25enne di Sydney, disputato negli ottavi del futures di Santa Margherita di Pula quattro anni fa. La cronaca. L’azzurro ha rischiato di pagare a caro prezzo il break subito nel sesto gioco del primo parziale che ha poi consentito a Thompson di allungare sul 5-2: l’australiano però non ha sfruttato il momento favorevole e Berrettini gli ha rifilato un parziale di 5 game consecutivi che gli ha permesso di aggiudicarsi il set. Seconda frazione giocata punto a punto (il romano non ha sfruttato due palle-break nel quinto gioco) e decisa solo dal tie-break vinto da Matteo per 7 punti a 5 dopo essere stato indietro 3-5 (mini-break concesso peraltro con un doppio fallo al quale l’azzurro ha reagito vincendo gli ultimi quattro punti). Thompson ha brekkato il romano in avvio di terza frazione ma il vantaggio è durato poco: nel nono game ha strappato di nuovo il servizio a Matteo al nono gioco e stavolta non ha fatto regali aggiudicandosi il terzo set (6-4). Nel quarto set, però, il 23enne romano è salito in cattedra e non c’è più stata storia: è volato sul 5-0 e poi ha chiuso 6-1.
Prossimo ostacolo per Berrettini - sabato - l’australiano Alexei Popyrin, vent’anni, numero 105 Atp, alla sua prima partecipazione al main daw degli Us Open: tra i due non ci sono precedenti.
Terza volta (in otto partecipazioni), invece, per Paolo Lorenzi, che a Flushing Meadows si trova piuttosto a suo agio (nel 2017 ha raggiunto i suoi primi ottavi Slam in carriera). Il 37enne senese, numero 135 del ranking mondiale - ripescato in tabellone come lucky loser dopo il forfait per infortunio al ginocchio del sudafricano Kevin Anderson - si è aggiudicato un’altra maratona imponendosi per 76(11) 67(2) 76(2) 36 63, in 4 ore e 47 minuti di gioco, sul Next Gen serbo Miomir Kecmanovic, vent’anni, numero 50 Atp.
Thomas Fabbiano non è invece riuscito a dare seguito all’impresa dell’esordio. Il 30enne pugliese di San Giorgio Jonico, numero 87 Atp, alla quarta partecipazione nel main draw a Flushing Meadows dove nel 2017 ha raggiunto il terzo turno, protagonista dell’eliminazione dell'austriaco Dominic Thiem, numero 4 del ranking e del seeding (non in perfette condizioni), primo top-five battuto in carriera, è infatti stato sconfitto per 67(3) 57 64 63 63, dopo tre ore e quaranta minuti di lotta, dal kazako Alexander Bublik, numero 75 del ranking mondiale, alla sua prima partecipazione allo Slam a stelle e strisce.
“Dovrò stare attento perché lui è capace di tirare vincenti da ogni parte del campo”, aveva detto Thomas alla vigilia, nonostante il piccolo vantaggio psicologico di aver vinto in tre set l’unico precedente disputato lo scorso anno negli ottavi del challenger di Ilkley (erba). Fabbiano è partito bene allungando sul 4-1: ha difeso il vantaggio fino al 5-2 ma poi si è fatto riagguantare (5-5) prima di imporsi al tie-break per 7 punti a 3 dopo essere stato indietro 1-3. Grande equilibrio anche nel secondo parziale con il 22enne di Gatchina costretto però a salvare palle-break a ripetizione (primo, terzo, quinto e nono game): nell’undicesimo gioco il pugliese è finalmente riuscito a strappargli il servizio e poi, dopo aver cancellato due chance per il contro-break, ha chiuso per 7-5. Una fiammata di Bublik nel decimo gioco della terza frazione, sotto forma di quattro risposte robuste, ha permesso al kazako di strappare il servizio all’azzurro, di aggiudicarsi il set (6-4) dimezzando lo svantaggio. Sostenuto da un servizio a dir poco devastante Bublik ha preso un break di vantaggio anche nel quarto parziale, chiusi poi per 6-3. Nel quinto set il kazako ha tolto la battuta all’azzurro nel quinto game e replicando al nono (6-3) su un diritto d’attacco incrociato tirato furi da Fabbiano, completando così la sua incredibile rimonta. Per Bublik ben 48 ace.
“US Open 2019”
Grand Slam
Flushing Meadows, New York, Usa
26 agosto - 9 settembre, 2019
$57.000.000 - cemento
SINGOLARE MASCHILE
DOPPIO MASCHILE
Primo turno
Marco Cecchinato/Andreas Seppi (ITA) c. Pablo Andujar/Fernando Verdasco (ESP)
QUALIFICAZIONI MASCHILI
Primo turno
Elliot Benchetrit (FRA) b. (1) Stefano Travaglia (ITA) 26 76(3) 62
Ze Zhang (CHN) b. Federico Gaio (ITA) 76(3) 63
Emilio Gomez (ECU) b. Andrea Arnaboldi (ITA) 64 64
Santiago Giraldo (COL) b. Roberto Marcora (ITA) 64 63
(6) Salvatore Caruso (ITA) b. Yunseong Chung (KOR) 60 62
Filippo Baldi (ITA) b. Ramkumar Ramanathan (IND) 75 76(9)
Stefano Napolitano (ITA) b. (wc) Sam Riffice (USA) 62 64
Alessandro Giannessi (ITA) b. (wc) J.J. Wolf (USA) 26 75 62
Noah Rubin (USA) b. Gianluca Mager (ITA) 62 63
Guillermo Garcia-Lopez (ESP) b. (21) Lorenzo Giustino (ITA) 36 75 62
(24) Jannik Sinner (ITA) b. Matteo Viola (ITA) 61 60
(15) Paolo Lorenzi (ITA) b. Enrique Lopez Perez (ESP) 75 62
Secondo turno
Tobias Kamke (GER) b. Filippo Baldi (ITA) 64 76(5)
(29) Hyeon Chung (KOR) b. Stefano Napolitano (ITA) 62 63
Lukas Rosol (CZE) b. (6) Salvatore Caruso (ITA) 61 75
Constant Lestienne (FRA) b. Alessandro Giannessi (ITA) 63 60
(24) Jannik Sinner (ITA) b. Viktor Galovic (CRO) 46 76(2) 75
(15) Paolo Lorenzi (ITA) b. Enzo Couacaud (FRA) 76(3) 63
Turno di qualificazione
(24) Jannik Sinner (ITA) b. Mario Vilella Martinez (ESP) 76(1) 60
Jiri Vesely (CZE) b. (15) Paolo Lorenzi (ITA) 64 57 76(2)