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Eventi internazionali

Us Open: Serena travolge Masha, fuori Kerber

La Williams rifila a Sharapova un doppio 61 battendola per la 19esima volta di fila. Mladenovic elimina la campionessa del 2016. Barty piega in rimonta Zarina Diyas, Pliskova soffre con Martincova, che arriva a due punti dal primo set

di | 27 agosto 2019

Karolina Pliskova

Un doppio 61 in poco meno di un'ora, a ribadire una superiorità ormai schiacciante nei confronti diretti. E' la dura lezione che Serena Williams ha impartito a Maria Sharapova al primo turno degli US Open di tennis, nell'incrocio choc che era stato determinato dal sorteggio, battendola nel match che apriva la sessione serale sull'Arthur Ashe - tornava dopo la finale 2018 delle polemiche con l'arbitro Ramos - per la 19esima volta consecutiva. Poco ha potuto la siberiana contro la 37enne campionessa americana, ottava nel ranking mondiale: Serena ha servito bene, risposto in modo altrettanto convincente, chiudendo con un saldo di 16 vincenti e 12 errori. E a Masha non è rimasto che incassare la 20esima sconfitta in 22 incroci con la Williams: dal doppio-colpo datato 2004, la russa ha vinto la miseria di quattro set in diciannove confronti diretti.
L'ex numero uno del mondo, che insegue il 24esimo titolo Slam per eguagliare il record di Margaret Smith, al secondo turno troverà sulla sua strada la 17enne connazionale Catherine McNally, numero 121 Wta, proveniente dalle qualificazioni.

Karolina Pliskova soffre, sbanda, sbaglia ma inizia il trentesimo Slam con la vittoria numero 300 in un main draw WTA. perde il servizio nei primi tre turni di battuta del match, si ritrova a due punti dal cedere il primo set ma riesce a tirar su un balbettante 76 76 su Tereza Martincova, che inseguiva il secondo successo su una top 20. Fuori invece la campionessa del 2016, Angelique Kerber, sorpresa 75 06 64 da Kiki Mladenovic.

Pliskova tiene solo due volte il servizio in un primo set ondeggiante, tra tensioni a specchio e scambi di errori. Nemmeno il 3-0 con doppio break di vantaggio nel secondo, però, tranquillizza la regina degli ace del 2019 che si fa raggiungere e costringere a un secondo tiebreak. La ceca supera così il primo turno per la 23ma volta in uno Slam e si mantiene in corsa per tornare al numero 1 alla fine del torneo: per conservare le sue chances, però, dovrà arrivare almeno ai quarti di finale, obiettivo raggiunto in tutte le ultime tre edizioni.

Barty e Konta in tre

Ashleigh Barty riesce a dimenticare un primo set da incubo e alla distanza fa emergere la differenza contro Zarina Diyas che per un set si è illusa di poter festeggiare l'ottantesima, e la più prestigiosa, vittoria in carriera nel circuito maggiore. L'australiana, testa di serie numero 2, chiude 16 63 62 con 27 vincenti a 8 ma anche quattro gratuiti in più, 36 a 32. La campionessa del Roland Garros, sempre almeno al quarto turno negli Slam, ha raggiunto gli ottavi in 10 tornei su 11 quest'anno e i quarti in sette occasioni. Merito anche del 63% di punti vinti complessivamente al servizio e del 78.9% di turni di battuta difesi dall'inizio della stagione. 

Nemmeno per la britannica Johanna Konta, che arrivava da tre sconfitte consecutive, battere Daria Kasatkina è stata "una passeggiata nel parco" come ha detto nell'intervista a caldo dopo il match, chiuso 61 46 62. "Io ho iniziato molto bene, lei invece no e ho sfruttato questo vantaggio. Ma nel secondo lei ha alzato il livello di gioco. Lei ha un tennis difficile per me da contrastare. Ho accettato l'idea che sarebbe stata una partita lunga e combattuta". Konta non passava un turno a Flushing Meadows dal 2016. Il prossimo passo verso l'obiettivo di lungo periodo dei quarti di finale, mai raggiunti allo Us Open da una britannica dopo il 1983, prosegue contro Margarita Gasparyan o Priscilla Hon.

Era dal 2007 che Angelique Kerber non arrivava allo Us Open senza nemmeno una vittoria nei tornei di preparazione sul duro in Nord America. Tornare sul luogo del trionfo di tre anni fa non le è bastato a ritrovare fiducia. La tedesca ha incassato la nona sconfitta stagionale in 14 incontri al terzo set. Mladenovic, al primo successo sull'ex numero 1 del mondo dal torneo di Stoccarda del 2017, ha completato il match con nove vincenti in più (45 a 36) e 23 punti su 30 discese a rete. Al secondo turno, sarà derby con Fiona Ferro che ha superato Daria Gavrilova 63 64.

"E' stato un match molto tattico" ha detto all'Equipe Mladenovic, che ha raccontato di aver sentito un leggero dolore nella parte bassa della schiena alla fine del primo set. "L'ho affrontata più volte, sapevo che c'era una strategia specifica con cui potevo batterla. Ho cercato di tenerla lontana con palle profonde e alte. Non è stato facile contrastare la tensione quando sono andata a servire per il match sul 5-4. Sono arrivata sul 40-0, ho commesso anche un doppio fallo, ma sono riuscita a ritrovarmi e a chiudere con un punto giocato come me l'ero immaginato".

Venus Williams perde un game, batte Saisai Zheng 61 60 e mantiene un record perfetto di 22 successi al primo turno in 22 Us Open in carriera. Continua, invece, il momento nero di Caroline Garcia, sconfitta 76(8) 62 da Ons Jabeur, la bestia nera dei suoi anni da junior: nei tornei under 18, infatti, ci aveva perso quattro volte su quattro, l'ultima al Roland Garros del 2011.

"E' forte la frustrazione quando sbaglio cose che so fare" ha detto Garcia, come riporta L'Equipe. La francese, che comunque ha raccontato di sentire un po' più fiducia, anche in allenamento, rispetto al recente passato, è tornata a parlare anche sul suo rapporto con il padre con cui in estate ha avuto un battibecco pubblico in occasione di un coaching durante un suo match. "A un certo punto, ho smesso di sentirmi bene in campo, e in questi casi anche chi ti vuole bene e pensa di aiutarti non può fare niente. Non può entrare nella tua testa. E' un cammino che devi fare da sola. Sono esperienze dolorose che però possono servire. Quando inizi a perdere, hai l'impressione che tutto il mondo ti guardi. Pensi di non sapere più cosa fare. Ma dopo Cincinnati sono molto più positiva. Vado nella giusta direzione, me lo sento. Vedo la top 10 sempre davanti a me, non come un passato che non tornerà. Se ci sono arrivata una volta, ci posso tornare".

 

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