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Eventi internazionali

Tiafoe e "Shapo", fantasia al potere

Hanno raggiunto i quarti a Winston-Salem. Il canadese ha dominato Kecmanovic e affronterà Rublev: non vinceva due partite di fila dalla semifinale di Miami. Lo statunitense sfiderà Hubert Hurkacz che ha sconfitto alle ultime NextGen ATP Finals

di | 22 agosto 2019

Shapovalov urla

Un torneo di passaggio. L'ATP di Winston-Salem, ultimo preludio allo US Open, sta consegnando la Next Gen a una ridefinizione, a un esame. Cos'altro aspettarsi da un torneo che si gioca sui campi della Wake Forest University? Il contesto diventa simbolo di una settimana da cambio di programma per Denis Shapovalov che non vinceva due partite di fila dalla semifinale di Miami dello scorso marzo. Nel suo tennis di istinto e passione, il sentimento batte sempre la ragione. E batte a un ritmo diverso rispetto agli ultimi mesi. Il 62 63 al neo top-50 Miomir Kecmanovic, diciannovenne serbo che molti vedono come l'erede di Djokovic, lo proietta al quarto di finale con Andrey Rublev. 

Il canadese, che ha aggiunto nello staff Mikhail Youzhny almeno fino allo Us Open, l'ha sconfitto proprio a Miami quest'anno. Rublev, invece, l'aveva battuto nella prima edizione delle Next Gen ATP Finals di Milano che hanno fatto da trampolino di lancio per tanti.

"Questa non è una settimana stressante, sto cercando di affinare un paio di cose ma sono contento del livello del mio gioco. Peraltro il mio tennis è sempre stato lì, era più una questione di testa negi ultimi mesi" ha detto Shapovalov.
Nell'ultimo incontro di giornata, concluso quasi a mezzanotte dopo l'interruzione per pioggia che ha rallentato il programma, Rublev ha eliminato Sam Querrey 76(4) 76(10). Due tiebreak densi per riscattare la sconfitta in tre set sofferta a Wimbledon e alimentare la fiducia dopo la vittoria su Roger Federer e il quarto di finale a Cincinnati. "Un mese e mezzo fa non avevo praticamente avuto chance, mi aveva distrutto" ha spiegato Rublev, numero 47 del mondo questa settimana, appena un posto dietro lo statunitense. "Oggi è stato molto diverso. Direi che sto giocando bene, vediamo se riesco a migliorare ancora. Mi manca un po' di continuità" ha concluso.

Due ritiri, rispettivamente di Filip Krajinovic e Feliciano Lopez, facilitano l'incontro nei quarti tra Frances Tiafoe e Hubert Hurkacz, sconfitto l'anno scorso prima a Washington poi alle Next Gen ATP Finals con tanto di tiebreak-maratona da 22 punti nel quarto e ultimo set della partita.
 

Paire in rimonta

Benoit Paire, prima testa di serie, conferma in campo che quelle sulla sua maggiore attenzione a tutti gli aspetti del suo essere atleta non sono solo parole. Da sotto di un set e di un break, ha ribaltato la partita contro Ugo Humbert, che ha servito per il match sul 65 del secondo. Perso il servizio e il successivo tiebreak, ha mostrato gli effetti di un crescente pessimismo della volontà. "Sono felice della vittoria" ha detto Paire, che ha chiuso 36 76 63. "Ugo è un bravo ragazzo, ci siamo allenati insieme a Wimbledon. Non è facile da battere, ha giocato benissimo nei primi due set ma al terzo mi son detto che volevo la vittoria, che dovevo andarmi a prendere la partita. E così è stato". Paire incontrerà per la tredicesima volta Pablo Carreno Busta, che ha vinto questo torneo nel 2016: i precedenti raccontano un vantaggio di 8-4 per il francese.
 

Johnson si ritrova

Ha meno problemi Steve Johnson, finalista l'anno scorso sconfitto da Medvedev, che non perde il controllo della partita e supera Casper Ruud, dodicesima testa di serie, 62 76. E' il suo terzo match in due giorni, ma non ha risentito troppo della stanchezza almeno in termini di atteggiamento in campo, di lucidità nelle scelte, di spirito competitivo e brillantezza nelle esecuzioni. Johnson, che ha vinto la quarta partita stagionale contro un top-55, non passava tre turni in uno stesso torneo proprio dalla finale dell'anno scorso. Per allungare la serie, dovrà battere John Millman, come accaduto in tre dei quattro precedenti. L'australiano ha sconfitto Robin Haase 63 64.
 

Gauff-Barty, che show

Una grande attenzione e una notevole partecipazione del pubblico ha accompagnato poi l'esibizione tra Ashleigh Barty e la quindicenne Cori Gauff che accennava a ballare durante i cambi campo. "Oggi avete reso felici quattromila persone" ha detto il direttore del torneo Bill Oakes dopo la partita che, con un misto di rilassato divertimento e colpi spettacolari. Per la cronaca, ha vinto Barty 64 26 10-8.

Gauff, che ha ottenuto la wild card per lo Us Open, è in copertina questo mese per “Teen Vogue” e ha già un pubblico di quasi 400 mila follower che la seguono su Instagram. "Ha grande talento, è una delle giocatrici che si muove meglio e serve anche forte" ha detto alla Reuters Andy Roddick, ultimo campione Slam born in the Usa. "Sembra anche che abbia una bella testa sulle spalle, ma non dobbiamo farci prendere dalla fretta di vederla vincere: Cori arriverà".

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