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A Winston-Salem lo scozzese cede contro Tennys Sandgren mostrando una condizione migliore rispetto alla scorsa settimana. Il coreano è il primo giocatore sordo a passare un turno in un torneo ATP. La pioggia condiziona il programma
di Alessandro Mastroluca | 20 agosto 2019
A story to remember! Duckhee Lee is making history as the first deaf professional tennis player on the @ATP_Tour. We had a chance to sit down with him to uncover this incredible story.💫
— Winston-Salem Open (@WSOpen) August 19, 2019
(This content has been translated and paraphrased)
--#wsopen#builtforthesouth pic.twitter.com/aqpHJ7gXgA
In Corea, ha detto, lo chiamano "il ragazzo dell'estate", giocare nel caldo umido non gli crea problemi, anzi. Non sentire, ha spiegato, gli permette di concentrarsi sul suo gioco, lo isola dai fattori esterni. "Atleti nella nostra condizioni sviluppano di più la vista o il tatto, perché il corpo cerca di compensare le perdite quando uno sei sensi non funziona" ha detto Brian Ehlers, come riportava in un articolo del 2015 su Lee.
Ehlers è stato il primo giocatore sordo della nazionale Usa di volley e ha partecipato alle Olimpiadi del 1980 e del 1984. Gli avversari di Lee, non a caso, ne hanno spesso esaltato il senso dell'anticipo. Non potendo sentire il suono della palla, deve quasi leggere nella mente degli avversari. "Il mio messaggio per chi è sordo come me è di non scoraggiarsi. Niente è impossibile".