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Match of the day: Venus batte anche Vekic

Giornata dedicata agli ottavi di finale. Venus Williams aveva festeggiato contro Bertens la seconda vittoria contro una top 5 della stagione. La croata, per la prima volta oltre il secondo turno, aveva eliminato Vika Azarenka. La statunitense, 39 anni, si è imposta con una bella rimonta: 2-6 6-3 6-3

di | 15 agosto 2019

Venus Williams WTA Cincinnati

Il tempo emigra, sotto le luci di Mason, la città più estesa del “più grande parco giochi dell'Ohio”. Il tempo allarga gli orizzonti, ispessisce i punti di vista su quel mistero senza fine bello che è il serio gioco del tennis. Qui, dove si gioca il torneo di Cincinnati, a tre anni dall'unico precedente incontro, tornano a sfidarsi Venus Williams, la più agée in tabellone al Western & Southern Open, e Donna Vekic, impegnata a realizzare obiettivi da tempo annunciati. Il match è in programma non prima delle 19 ora italiana sul Centrale (diretta su Supertennis).

“Dobbiamo essere dei super eroi là fuori” ha detto Venus, che sotto un caldo senza refrigerio ha completato contro Kiki Bertens la seconda vittoria della stagione contro una top 5 dopo il successo su Petra Kvitova a Indian Wells. Non vinceva una partita da Birmingham, Venus, che da quasi tre anni insegue il titolo numero 50. “Ho cercato di giocare in maniera più intelligente, di non tirare a tutta perché non è sempre facile controllare la potenza” ha detto. Ha indirizzato l'istinto, ha corazzato l'indole più giovanile a “colpire forte senza pensare troppo a quello che stavo facendo”. Ha spiegato che col tempo, con l'esperienza, aumenta la comprensione delle strategie e delle opzioni. Ma in fondo, non bisogna nemmeno complicare troppo il nocciolo del gioco, che rimane semplice. “Alla fine, devi tirarla di là, e metterla in campo. Sembra facile, ma è la cosa più difficile” ha detto Venus. Lo pensava anche Cruijff quando parlava dell'essenza del calcio totale. Due menti per certi versi affini, che hanno sempre preferito sbagliare, se proprio doveva succedere, con la loro testa, con le loro idee, e non per seguire mode o linee di tendenza.

 

Tirare forte, però, la fa sentire bene, ha ammesso nelle loquaci conferenze stampa di questa settimana. Si è messa in gioco in molti modi e per tante vie. Ha aperto un suo canale Youtube, ha disegnato una linea di abbigliamento sportivo tutta femminile, EleVen, che gioca col suo nome ma è anche un messaggio. Perché undici è meglio di dieci, vuol dire non accontentarsi nemmeno se raggiungi il top, significa spingere il proprio confine, il proprio limite sempre un passo più in là, dirsi che c'è sempre qualcos'altro da raggiungere, una nuova motivazione. E' anche nel Players' Council della WTA, che deve essere rieletto. “Spero che mi votino di nuovo” ha detto, poi ha scherzato sulla campagna elettorale. Niente manifesti in players' lounge, niente campagna elettorale. “Ogni donna, ogni giocatrice sa bene quel che vuole. Se non ti vogliono in quel ruolo, non le puoi convincere che saresti la persona giusta” ha ammesso.

 

Nella stessa confusione tra la vita e la poesia, Donna Vekic il tempo l'ha attraversato col sorriso che mostra nelle foto dei suoi allenamenti al Western & Southern Open. Sono passati sette anni dalla sua prima finale WTA, anche se ne ha soli 23 è ormai una presenza abituale. Ma solo nel 2018 ha chiuso la sua prima stagione tra le prime 50. Quest'anno, con due finali perse alle spalle e un recente best ranking al numero 22, gli obiettivi si fanno più alti.

 

A Cincinnati non era mai andata oltre il secondo turno. L'ostacolo l'ha superato con la seconda vittoria in tre settimane su Vika Azarenka, bloccata in un tempo sospeso: non passa due turni in un torneo da Wimbledon, la tenacia con cui si aggrappa alla possibilità di far rivivere antichi giorni di gloria si scontra con una realtà che quel passato fa risaltare, non senza malinconia. La sfida contro Williams, che sarà trasmessa su Supertennis non prima delle 19 (ora italiana) mette in palio un posto nei quarti, sarebbe il settimo per la croata dall'inizio della stagione. “E' straordinario vedere Venus che continua a giocare a livelli così alti” ha detto. “E' un'avversaria dura, di sicuro parlerò con il mio coach Torben Beltz e cercheremo di preparare una buona tattica di gioco”.

 

 

Il match è inserito nella parte bassa del tabellone, nel quarto di finale di Madison Keys, che ha eliminato Garbine Muguruza e poi battuto facilmente una Daria Kasatkina in cerca d'autore, o Simona Halep, capace di reggere ai periodi di intoccabilità di Ekaterina Alexandrova e di approfittare delle sue altrettanto immancabili pause (si è imposta 36 75 64). Nella sua metà di tabellone Elina Svitolina, testa di serie numero 7 che ha concesso cinque game a Elise Mertens, culla il desiderio di rivincita contro Sofia Kenin, combattiva statunitense che l'ha sconfitta 76 64 nei quarti a Montreal la settimana scorsa. Su-wei Hsieh, dopo i sei set point cancellati nel primo parziale a Jennifer Brady, sfida Naomi Osaka, che ha completato contro Aliaksandra Sasnovich la dodicesima vittoria nelle 14 partite finite al terzo set dall'inizio della stagione.

 

Nella parte alta, quinto confronto tra Ashleigh Barty e Anett Kontaveit (2-2 i precedenti) che hanno eliminato Maria Sharapova e la “nuova Radwanska” Iga Swiatek. Dopo aver battuto Petra Kvitova, Maria Sakkari punta al secondo successo di fila su una top 10 nella sfida muscolare contro la bielorussa Aryna Sabalenka, numero 9 del mondo. Karolina Pliskova, dopo il facile 61 63 a Yafan Wang, affronta la svedese Rebecca Peterson, al quinto match qualificazioni comprese, che ha battuto in tre set Johanna Konta e Veronika Kudermetova (26 75 62, terza rimonta della stagione). A proposito di rimonte, ne hanno completate due non banali Svetlana Kuznetsova e Sloane Stephens. La russa era sotto di un set e di un break contro Dayana Yastremska; la teenager ha servito per il match nel secondo set ma ha perso 46 76 62; la statunitense, ai limiti dell'impresentabile nel primo set, ha superato 26 64 63 Yulia Putintseva che ha comunque ottenuto più punti. Stephens non gioca un quarto di finale dal Roland Garros. Kuznetsova, che ha vinto tre dei quattro precedenti, dal torneo di Lugano lo scorso aprile. Ma il tempo, nello sport del diavolo, scorre a un'altra velocità.

 

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