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Jarry, buona la terza

Il cileno, nipote di Jaime Fillol, conquista a Bastad il primo titolo ATP dopo aver perso le prime due finali. Sconfitto in due set Juan Ignacio Londero, che proprio contro il cileno a Cordoba ha vinto la sua prima partita nel circuito maggiore

di | 21 luglio 2019

Nicolas Jarry

Dieci ace hanno sospinto Nicolas Jarry verso il primo titolo ATP. Alla terza finale il cileno, numero 64 del mondo, ha sconfitto Juan Ignacio Londero, argentino numero 71 battuto al primo turno l'anno scorso, 76 64. Il match-up evidentemente porta fortuna. Nell'unico precedente, a Cordoba quest'anno, Londero aveva vinto la sua prima partita ATP. Avrebbe chiuso la settimana con il primo titolo, come era riuscito negli anni 2000 a Steve Darcis a Amersfoort nel 2007 e Santiago Ventura a Casablanca nel 2004.
"Londero è un lottatore, dovrò essere aggressivo e servire bene ma la chiave è nei game di risposta" diceva alla vigilia Jarry che la prossima settimana Jarry giocherà ad Amburgo dove ritroverà Alexander Zverev per la terza volta sul rosso. Contro il tedesco, il cileno ha ottenuto a Barcellona il successo più prestigioso in carriera, il primo contro un top 3, al tiebreak del terzo salvando un match point. Zverev si sarebbe poi preso lla rivincita, sempre 76 al terzo, dopo essersi trovato due volte a un punto dalla sconfitta in finale a Ginevra.

Jarry, battuto da Fognini a Sao Paulo nella sua prima finale ATP, emula così il nonno Jaime Fillol, che arrivò al numero 14 del mondo nel 1974 e vinse sei tornei nel circuito maggiore tra il 1971 e il 1982. "E' uno dei migliori cileni di sempre" ha detto Jarry, come riporta il sito dell'ATP, "mi ha insegnato questo sport sin da quando ero piccolo". Fillol, premiato con lo Stefan Edberg Sportsmanship Award nel 1980, ha avuto anche un ruolo decisivo nella creazione del fondo pensione dell'ATP.

Ispirato da Nicolas Massu, Marcelo Rios e Fernando Gonzalez, ha un tennis modellato sullo schema servizio-dritto. Non a caso, anche per struttura fisica affine, guarda a Juan Martin del Potro, Marin Cilic o Kevin Anderson. Anche se, per essere alto quasi due metri, non si muove certo male. 

Londero, diventato quest'anno al Roland Garros il primo a raggiungere gli ottavi al debutto in uno Slam dopo David Goffin a Parigi nel 2012, ha iniziato quest'anno a praticare yoga e lavorare con uno psicologo. Gli resterà il rimpianto per i due set point non sfruttati nel primo set. Jarry, che ha vinto 9-7 il tiebreak (il sedicesimo che ha conquistato sui 29 giocati) sfrutta al meglio la seconda e ultima palla break che l'avversario gli concede nel settimo gioco del secondo set. Fan di musica elettronica e di Batman, Londero ha pagato un paio di errori in altezza di rovescio negli ultimi due punti del game.
Jarry ha servito forte e risposto profondo Jarry, senza dare troppo angolo anche per impedire a Londero di manovrare con lo slice basso e farlo giocare in corsa lontano dal centro. Ha perso 12 punti con la prima, ha difeso il break e chiuso al secondo match point. Con lui e Christian Garin, il Cile può tornare a sognare in grande.
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