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Isner, fifteen (and) love a Newport

Lo statunitense ha vinto il quindicesimo titolo in carriera e festeggiato con moglie e figlia. Ha trionfato a Newport per la quarta volta in quattro finali, tutte concluse in due set. Sconfitto il kazako Bublik, che entrerà per la prima volta tra i primi 75 del mondo. "Giocatori come te fanno bene al tennis" gli dice Long John durante la premiazione

di | 21 luglio 2019

John Isner

La chiude col numero da prestigiatore, John Isner. Poi festeggia con la moglie Madison e la figlia Hunter su uno dei campi dove si è scritta la storia del tennis Usa. E' un passante in allungo a dargli il quarto titolo in quattro finali a Newport, un record nella storia del torneo. Con tre break e il 60% di punti in risposta contro la seconda, supera 76 63 Alexander Bublik, che qui ha giocato la prima semifinale e la prima finale in carriera nel circuito maggiore.
Nella cerimonia di premiazione, Isner ha parole di particolare apprezzamento per l'avversario. "Spero tu possa continuare ad avere grandi risultati" gli dice, "giocatori come te sono importanti perché il tennis continui ad essere uno sport che emoziona".

Il ventesimo tiebreak vinto nel 2019 fa da preludio al ventesumo successo in stagione per il campione del 2011, 2012 e 2017 (tutte finali chiuse in due set e con un tiebreak) che festeggia il titolo numero 15 in carriera. Isner è al secondo torneo dopo la frattura del piede sinistro che ha sofferto nella finale di Miami persa contro Roger Federer.
 
Il kazako ha provato a sorprenderlo nel secondo set, a spezzare l'andamento del match con un pallonetto liftato, un tentativo di tweener frontale sotto rete, ma l'efficienza di Isner alla lunga ha fatto la differenza. Niente a che vedere, però, con il gioco di prestigio omologo con cui ha piazzato il lob vincente contro Viktor Troicki. "Ho lavorato tanto per arrivare a questo risultato, cercherò di offrire la miglior versione di me" prometteva alla vigilia Bublik, che in settimana contro Tennys Sandgren ha completato un game perfetto, quattro ace di fila, con un servizio da sotto. Nonostante il punteggio, non si può dire che sia venuto meno al suo obiettivo.

Gioca più sereno, ha raccontato al sito dell'ATP, da quando ha perso l'ossessione per l'andamento della sua classifica. Ha smesso di contare i punti guadagnati e persi e ha iniziato a vincere di più, anche al set decisivo (9-1 il suo record stagionale nel circuito maggiore). Entrato in top 100 nel settembre 2017, scivolato fuori al numero 253 lo scorso novembre, Bublik salirà per la prima volta tra i primi 75 del mondo la prossima settimana. "Always be the leader, not a follower" si legge sul tatuaggio che ne rappresenta la filosofia: "Sii sempre la guida di te stesso, non seguire qualcun altro". In fondo, ha spiegato questa settimana, "si tratta di prendere decisioni, di colpire una palla gialla, vincere e guadagnare dei soldi".
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