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Eventi internazionali

L'emozione frena Berrettini, avanza Federer

Lo svizzero chiude in tre set e raggiunge i quarti per la diciassettesima volta a Wimbledon. Nadal domina Sousa e giocherà contro Querrey. Djokovic supera Humbert. Aspetta Goffin, primo belga a raggiungere i quarti in tre Slam diversi

di | 08 luglio 2019

Roger Federer

I tre big avanzano ai quarti senza perdere un set. Vincono senza problemi Rafa Nadal, che domina Joao Sousa, Novak Djokovic che supera il leggero Humbert, e Roger Federer che batte 61 62 62 Matteo Berrettini troppo bloccato dall'emozione per far partita contro il suo idolo di sempre.

Federer completa la vittoria numero  99 a Wimbledon. Raggiunge i quarti per la diciassettesima volta ai Championships, la 55ma in uno Slam: è il giocatore che ne ha disputati più di tutti nell'era Open. Ha perso solo cinque punti con la prima e sei con la seconda. Ne ha vinti 19 su 26 discese a rete. Ha chiuso con 24 vincenti a 14 e 5 gratuiti contro 23. In totale ha ottenuto 79 punti contro 40 e completato il 36mo successo stagionale a fronte di sole quattro sconfitte. Berrettini avrebbe avuto bisogno di un servizio efficace e continuo, ma ha messo in campo solo il 45% di prime. Troppo poco per pensare di diventare il quinto italiano di sempre nei quarti a Wimbledon dopo Uberto de Morpurgo (1928), Nicola Pietrangeli (1955, 1960), Adriano Panatta (1979) e Davide Sanguinetti (1998), il decimo in un quarto di finale Slam nell'era Open: oltre a Panatta e Sanguinetti, infatti, si sono spinti così avanti in un major Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Cristiano Caratti, Marco Cecchinato, Fabio Fognini, Renzo Furlan e Martin Mulligan.

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"Sono molto felice, sto giocando sempre meglio. Sono riuscito a leggere bene il suo servizio, a mettere in campo tante risposte e a colpire bene da fondo" ha detto a caldo dopo il match. Federer affronterà Nishikori che ha piegato 63 36 63 64 un buonissimo Mikhail Kukushkin e raggiunto i quarti a Wimbledon per la seconda volta in carriera (7-3 i precedenti per lo svizzero). "Sarà interessante vedere come funzionerà il mio tennis contro un giocatore più solido da dietro. Mi sto adattando alle condizioni. In fondo, puoi sempre perdere uno Slam nella prima settimana, ma di sicuro non puoi vincerlo. Devi sempre arrivare con più energie possibile alla fine. La questione è sempre: puoi giocare sette partite in cinque set? Sono sempre memorabili i match al quinto, ma è meglio evitarli per il fisico" ha concluso Federer.

Rafa Nadal ha aperto il Manic Monday, il giorno degli ottavi a Wimbledon, con il 62 62 62 a Joao Sousa. Raggiunge il trentanovesimo quarto di finale Slam, il settimo ai Championships come Andre Agassi, Stefan Edberg, Goran Ivanisevic e Ivan Lendl.Nadal è una delle sole quattro teste di serie tra le prime dieci arrivate agli ottavi, il numero più basso ai Championships dal 2008 (erano la 1 Roger Federer, la 2 Rafael Nadal, la 8 Richard e la 10 Marcos Baghdatis).

In controllo totale, nonostante una percentuale di prime sotto il 50% nel secondo set, Nadal domina la sfida tra due dei nove over-30 al quarto turno: per la prima volta nell'era Open a Wimbledon restano nella seconda settimana più giocatori sopra i 30 anni che sotto. La superiorità col dritto nello scambio, la facilità con cui gira intorno alla palla da destra, mettono la partita in discesa per Nadal. Sousa ci mette spirito combattivo ma è troppo poco per diventare il primo portoghese nei quarti di uno Slam. Nadal vince la 70ma partita sull'erba e aspetta ai quarti Sam Querrey, il primo non testa di serie nei quarti a Wimbledon dopo Vasek Pospisil nel 2015. Nel primo derby Usa nella seconda settimana di uno Slam dalla vittoria di Andy Roddick su Mardy Fish nei quarti dell'Australian Open 2007, ha sconfitto Tennys Sandgren 64 67 76 76. Querrey, lo statunitense in attività con più quarti nei major (quattro, tre a Wimbledon), è sotto 4-1 nei precedenti con Nadal

La Spagna perde l'occasione di portare per la prima volta nella sua storia tre giocatori nei quarti a Wimbledon: vince Bautista-Agut che elimina Benoit Paire, Fernando Verdasco cede invece a David Goffin che sfiderà Novak Djokovic.

Djokovic spegne il sogno di Humbert

Novak Djokovic detta legge nel suo match numero 1050 in carriera. Ugo Humbert, il più giovane negli ottavi, che potrebbe passare per una matricola francese appena arrivato per studiare in un college inglese, paga l'emozione e la differenza tecnica. Djokovic chiude 63 62 63 e raggiunge l'ex coach Boris Becker con 11 quarti a Wimbledon in carriera.

"L'obiettivo è sempre raggiungere le fasi finali degli Slam" dice Djokovic a caldo. "Cerco sempre di arrivare qui al massimo della forma perché Wimbledon, per me e per tanti nella storia, è un torneo speciale. Cerco di non dare niente per scontato, mi concentro su quello che devo fare. Non avevo mai affrontato Ugo ma l'avevo visto giocare e vincere contro un paio di ottimi giocatori. L'avevo studiato, forse oggi non era al suo meglio".

Non c'è nel suo angolo Goran Ivanisevic, che aveva impegni prefissati prima di essere chiamato nel team del numero 1 del mondo. "Sono qualcuno dei Balcani può allenare un giocatore dei Balcani" ha detto a BBC Serbia. "Siamo persone particolari, non è facile avere a che fare con noi, però ci mettiamo sempre il cuore nelle cose che facciamo e questo ci rende speciali". Ivanisevic, che sconfisse il coach di Djokovic, Marian Vajda, in Coppa Davis nel 1988, potrebbe tornare nel weekend se il numero 1 del mondo dovesse raggiungere la finale.

La partita contro Humbert, numero 66 del mondo, non gli ha dato particolari problemi. Il serbo non perde a Wimbledon contro un avversario dalla classifica così bassa dal secondo turno del 2008 (Marat Safin). Humbert non dà mai la sensazione di poter diventare il terzo francese a battere Djokovic in uno Slam dopo Sebastien Grosjean e Jo-Wilfried Tsonga. Djokovic vince il 73% di punti con la prima nei primi due set e tiene a distanza il francese dal tennis elegante ma leggero, che commette una decina di errori di fila nel secondo parziale. Djokovic, che tiene tre volte a zero nel secondo set, infila la ventesima vittoria di fila contro un mancino negli Slam. Nei quarti sfiderà David Goffin che ha sconfitto cinque volte in sei incontri.
 
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Goffin supera Verdasco: terzo quarto Slam

David Goffin si spinge per la prima volta ai quarti a Wimbledon. Dopo aver salvato cinque set point in un discontinuo e lottato tiebreak nel primo set, il belga supera Fernando Verdasco 76(9) 26 63 64 in poco meno di tre ore di partita.

Ceduto il tiebreak 11-9, Verdasco alza il livello al servizio nel secondo set ma Verdasco mette in campo l'89% di prime nel terzo e di fatto cambia la partita. Nel quarto lo spagnolo salva le prime sei palle break ma firma la resa alla settima. Goffin si conferma così imbattuto contro i mancini a Wimbledon (5-0) ed eguaglia il suo miglior risultato negli Slam, i quarti raggiunti già al Roland-Garros (2016) e all'Australian Open (2017).

E' il quinto belga nella storia a giocare i quarti a Wimbledon dopo Paul de Borman (1904), Wille de Warzee (1904, 1908), Jean Washer (1924) e Xavier Malisse (2002). E' il primo che si sia spinto così avanti in tre differenti major. Solo Jean Washer, che raggiunse i quarti anche al Roland Garros nel 1925 e 1926, li ha giocati in più di uno Slam. 

 

Bautista Agut domina Paire: primi quarti a Wimbledon

Roberto Bautista-Agut esacerba le difficoltà di Benoit Paire, sconfitto per la nona volta in nove incontri frenato anche da una lesione di 5 millimetri agli addominali. La partita di fatto dura fino al 5-5 del secondo set, poi lo spagnolo sale di livello e chiude 63 75 62. Bautista amministra fino al 3-3 nel primo set e fino al 5-5 nel secondo, ma quando accelera con il dritto emergono i limiti difensivi di Paire. Aumentano anche i gratuiti del francese, saranno 42 a fine partita contro i 17 dello spagnolo, che raggiunge per la prima volta i quarti a Wimbledon, la seconda in uno Slam dopo l'Australian Open di quest'anno (ha vinto al quinto set contro Andy Murray, John Millman e Cilic, prima di perdere in quattro contro Stefanos Tsitsipas). Per un posto in semifinale affronterà Guido Pella, che ha sconfitto in entrambi i precedenti incontri.

"Non è facile entrare in campo contro Roberto con l'apprensione per l'infortunio" ha ammesso Paire come riporta l'Equipe. "Ieri ho sentito molto tirare. Oggi ho cercato di lanciarmi la palla più avanti per compensare e non forzare troppo. Peccato, con il mio livello di gioco so che avrei potuto far meglio. Forse non avrei dovuto giocare anche il doppio. Penso che in futuro lo giocherò molto meno, non mi cambia la vita. Comunque adesso prenderò un periodo di riposo".

Guido Pella completa la terza vittoria in rimonta in carriera dopo aver perso i primi due set. Batte Milos Raonic 36 46 63 76 86 e festeggia il primo quarto di finale Slam in carriera. Il sesto successo in 12 partite in carriera al quinto set lo proietta al terzo incontro con Bautista-Agut che finora l'ha sempre battuto.

Raonic ha iniziato con enorme decisione al servizio: i 20 punti su 21 con la prima nel primo set parlano chiaro. Ma dal terzo Pella, che non esce mai dalla partita, inizia a giocare con molta più aggressività col dritto. Tiene meglio anche sulla diagonale sinistra, determinante nel tiebreak, e diventa il quarto argentino a spingersi nei quarti a Wimbledon dopo Guillermo Vilas (1975, 1976), David Nalbandian (2002, 2005) e Juan Martin del Potro (2013, 2018).

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