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La rimonta di Cori Gauff, il successo di Goffin, Hurkacz che offre volée in tuffo stile Becker contro Djokovic. Pella batte Anderson e conquista il Centrale, Humbert piega Auger-Aliassime nel derby dei diciottenni
di Alessandro Mastroluca | 06 luglio 2019
Cori Gauff manda un bacio al mondo intero. Un bacio per il Centrale di Wimbledon che la supporta, la sostiene, la sospinge fino alla rimonta contro Polona Hercog. Vince una partita multiforme, la ribalta da sotto 36 25, salva due match point, la recupera poi rischia di farsela sfuggire nel terzo quando si fa riagganciare dal 4-1 al 4-4. E' il personaggio del giorno, la quindicenne Gauff dall'espressione seria e consapevole in campo, con un dritto ancora ballerino e una shot-selection più matura degli anni che ha.
E' il giorno dei giovani che si annunciano. "I tempi stanno cambiando" dice Djokovic, che ha visto Hubert Hurkacz attaccare, giocare volée in tuffo, entusiasmare e accendere la sfida. Djokovic ha vinto, ma ha lasciato il primo set del torneo. Al primo Wimbledon ha invece raggiunto gli ottavi Ugo Humbert, più fluido e sciolto di Felix Auger-Aliassime, che ha pagato le aspettative nel confronto tra i due giocatori più precoci ancora in tabellone.
E' un giorno di emozioni inattese, di sorprese, di rivincite piccole e grandi. C'è l'emozione di Karolina Pliskova, che con la prevedibilità dei suoi ace in successione piega anche "Miss imprevedibilità" Su-Wei Hsieh. E' il venerdì di Guido Pella, che forse mai avrebbe pensato di ricevere un'ovazione a Wimbledon per un punto vinto con una serie di volée degne del lawn tennis più classico. E' il giorno di David Goffin, cinque set di battaglia contro un Medvedev via via sempre più furioso. Un giorno di pagine bianche ancora da riempire. Un giorno da rivivere in dieci scatti.