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Eventi internazionali

Federer domina Clarke, fuori Cilic

Lo svizzero avanza al terzo turno per la diciassettesima volta a Wimbledon, eguagliato il record di Connors. Nishikori supera Norrie. Cercherà contro Johnson la vittoria numero 400. Il croato cede in tre set contro Joao Sousa

di | 04 luglio 2019

Roger Federer

Una bella figura, un pomeriggio da ricordare. Non avrebbe potuto chiedere di più Jay Clarke, che si regala anche un bel secondo set contro Roger Federer ma cede 61 76 6. Lo svizzero eguaglia il record di Connors e si spinge al terzo turno per la diciassettesima volta a Wimbledon, la settantesima in uno Slam nell'era Open.

Dopo un primo set da spettatore aggiunto, chiuso in meno di mezz'ora, nel secondo Clarke si scioglie. Il ventenne di Derby, miglior under 14 in Europa nel 2012, fa quasi tutto bene dal suo punto di vista soprattutto al servizio. Si crea anche un piccolo spiraglio sul 2-1 nel tiebreak ma Federer infila cinque punti consecutivi e veleggia verso la vittoria.

Due anni fa, Clarke aveva ottenuto il proverbiale quarto d'ora di celebrità a Wimbledon in doppio. Giocava col suo grande amico Marcus Willis, che sfidò anche Federer in singolare e a cui ha confessato di aver chiesto qualche consiglio. Insieme riuscirono a battere i numeri 1 del mondo in doppio Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut.

Stavolta, però, dopo il secondo set Clarke cala. Tim Henman resta così l'ultimo britannico ad aver sconfitto Roger Federer a Wimbledon, nei quarti di finale del 2001.

Federer, che non ha mai perso qui contro un avversario dalla classifica così bassa come Clarke, cercherà la vittoria numero 350 in uno Slam contro Lucas Pouille. Il francese ha concluso in tre set il derby con Gregoire Barrère.

 

 

Fuori Cilic e Isner

Joao Sousa non aveva vinto nemmeno un set in quattro precedenti confronti con Marin Cilic. La crisi del croato, però, sembra non avere fine. Il portoghese si impone 64 64 64 perdendo solo otto punti con la prima. Sousa festeggia al meglio il suo cinquantesimo incontro in uno Slam e torna al terzo turno per la seconda volta a Wimbledon, il suo miglior risultato ai Championships. E' il secondo portoghese a spingersi così avanti almeno due volte ai Championships dopo Michelle Larcher de Brito nel singolare femminile (2013-14). 

Anche John Isner, testa di serie numero 9, aveva vinto i primi quattro confronti diretti contro Mikhail Kukushkin. Lo statunitense, però, non è ancora al meglio. Rientrato dopo un lungo infortunio, già aveva mostrato difficoltà nell'appoggiare la gamba nel successo al primo turno contro il norvegese Ruud. Dopo tre ore e sei minuti, Isner si è arreso 64 67 46 61 64. Kukushkin ottiene la vittoria numero 150 nel circuito maggiore ed eguaglia il suo miglior risultato a Wimbledon. Aveva infatti raggiunto il terzo turno nel 2014 battendo  Dudi Sela e Frank Dancevic in tre set prima di fermarsi contro Nadal.

Nishikori batte Norrie e sfida Johnson

Non c'è storia tra Kei Nishikori e Cameron Norrie. Il giapponese, che non aveva mai affrontato un giocatore di casa a Wimbledon, chiude 64 64 60. E' la sua seconda vittoria contro un britannico negli Slam dopo il successo su Andy Murray nei quarti dello Us Open 2016.

"Sono felice di aver vinto in tre set" ha detto a caldo Nishikori dopo il match. "Penso di aver giocato bene. Il gomito mi faceva ancora male dopo il Roland Garros, per questo ho dovuto saltare Halle. Però mi sono preparato bene la scorsa settimana, sono fiducioso per i Championships".

Nishikori, per la settima volta al terzo turno a Wimbledon, cercherà la vittoria numero 400 in carriera contro Steve Johnson che ha piegato al quinto set Alex De Minaur in un match divertente in cui l'australiano ha ottenuto più punti. Johnson, che non aveva ancora mai vinto quest'anno dopo aver perso il primo set, ritrova alla distanza efficienza e fluidità col dritto mentre per l'australiano il campo si fa via via più largo. Johnson sfrutta al meglio l'unica palla break del quinto set, si appoggia al colpo migliore sul match point e chiude 36 76 63 36 63. Interrompe così una serie di nove sconfitte di fila contro un top 30. La prossima missione si presenta ancora più difficile. In quattro confronti diretti con il giapponese, infatti, ha vinto solo un set. Non si affrontano, però, da Indian Wells 2016. "Non ci incontriamo da un po'" ha commentato Nishikori. "Ha un buon servizio, gioca il rovescio slice e viene spesso a rete. Può essere pericoloso sull'erba".

Evans si emoziona, avanza Struff

Avanza al terzo turno il tedesco Jan-Lennard Struff che supera Taylor Fritz 64 63 57 76. Il tedesco, numero 33 del mondo, suo best ranking, potrebbe raggiungere il secondo ottavo di finale consecutivo in uno Slam dopo quello disputato al Roland Garros, il primo in carriera. A Wimbledon non è mai andato oltre il terzo turno che aveva già raggiunto l'anno scorso diventando il primo giocatore a rimontare uno svantaggio di due set nei primi due match ai Championships (contro Leonardo Mayer e Ivo Karlovic).

Si emoziona Dan Evans che gioca il suo centesimo match in carriera nel circuito maggiore e raggiunge per la seconda volta il terzo turno a Wimbledon. Domina 63 62 76 il georgiano Nikoloz Basilashvili, che dà il meglio quando si ritrova sotto 5-2 nel terzo set. Rimonta fino al 5-5, salva quattro match point ma paga i 48 gratuiti complessivi e le tante scelte sbagliate a rete (24 punti vinti su 44 discese). "Ero nervoso e penso si sia visto" ha commentato Evans che, frenetico in campo, a un certo punto ha invitato alla calma il suo team. "Vincere partite importanti è quello che mi piace di più. Andare avanti nel torneo significa così tanto per me, soprattutto a Wimbledon. Il pubblico è sempre stato buono con me, li ringrazio tutti per essere venuti a vedermi e per avermi portato fino al traguardo".

Vincono facilmente Sam Querrey, 63 62 63 sul russo Andrey Rublev, e John Millman, 63 62 61 su un nervoso Laszlo Djere. Si incontreranno per un posto negli ottavi. Lo statunitense ha vinto entrambi i precedenti, datati 2014, a Tiburon e Sacramento.

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Tomic perde tutto il prize money

Bernard Tomic perde l'intero prize money per la sconfitta al primo turno. Una sconfitta maturata contro Jo-Wilfried Tsonga in appena 58 minuti. Secondo l'opinione del referee, l'australiano "non ha offerto una prestazione all'altezza dello standard professionale richiesto". E non riveverà dunque le 45 mila sterline previste.

Tomic, che ha incassato 21 ace, era già stato multato due anni fa per la sua condotta durante il match perso al primo turno contro Mischa Zverev. Può comunque presentare appello contro la decisione.

 

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