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Domani il ligure affronta il tedesco Zverev: obiettivo quarti al Roland Garros. Lo ha già battuto di recente a Monte Carlo e in palio questa volta c'è anche la top ten
di Angelo Mancuso - da Parigi | 01 giugno 2019
PARIGI - "Agguantare quel numerino di cui tutti scrivete passa per queste sfide". Parole e musica di Fabio Fognini. Domani negli ottavi tra il ligure e il tedesco Alexander Zverev la posta in palio sarà altissima. Non solo i quarti di finale del Roland Garros, che entrambi hanno già raggiunto una volta: il 32enne di Arma di Taggia nel 2011 (avrebbe dovuto sfidare Djokovic, ma quella partita non la giocò perché infortunato), il 22enne nato ad Amburgo dodici mesi fa battuto da Thiem.
Fabio insegue la top ten: il successo in quattro set su Bautista Agut gli ha già regalato un assaggio virtuale di quella fatidica soglia. L'ingresso fra i primi 10 del mondo diventerebbe realtà qualora Del Potro uscisse prima di raggiungere l'attuale punteggio del ligure (2785 punti): l'argentino deve arrivare almeno ai quarti.
Nella classifica live l'azzurro è al momento al decimo posto: ha superato Isner, assente a Parigi, e lo precede Khachanov, prossimo avversario dell'argentino. Anche se Fabio deve guardarsi da altre minacce più remote: Monfils non deve arrivare in finale e Wawrinka non deve vincere il torneo, lo stesso vale per Struff e Paire. Tutte ipotesi quanto meno improbabili. Sarebbe il terzo italiano dell'era open nella top ten dopo Adriano Panatta, numero 4 nel 1976, l'anno della conquista degli Internazionali d'Italia e del Roland Garros, e Corrado Barazzutti, salito fino al numero 7 nel 1978.