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A Montecarlo Fabio batte nettamente il "signore della terra" centrando la sua prima finale in un Masters 1000. Domenica si giocherà il trofeo del Principato con il serbo Lajovic.
di Tiziana Tricarico | 20 aprile 2019
IMPRESA AZZURRA - Ci voleva un gran match per battere il “signore della terra” a Montecarlo e Fabio Fognini è riuscito a giocare la partita perfetta. Senza sbavature, concentrato dall’inizio alla fine. Sfoderando un tennis scintillante e vario nonostante un vento impossibile è diventato il primo tennista italiano ad approdare alla sfida per il titolo 42 anni dopo Corrado Barazzutti. Nelle semifinali del “Rolex Monte-Carlo Masters", terzo “1000” stagionale, dotato di un montepremi di 5.207.405 euro, in corso sulla terra rossa del Country Club del Principato di Monaco, il 31enne di Arma di Taggia, numero 18 del ranking mondiale e 13esimo favorito del seeding, ha sconfitto per 64 62, in un’ora e 35 minuti di partita, lo spagnolo Rafael Nadal, numero 2 del ranking mondiale e campione in carica, 11 volte trionfatore a Montecarlo e re indiscusso della terra battuta. Per il ligure, approdato per la prima volta in finale in un “1000”, si è trattato del quarto successo in 15 sfide contro il maiorchino, il terzo sul “rosso”.
E' un serbo l'avversario di Fognini nella finale nel Principato, ma non è Novak Djokovic. Si tratta invece di Dusan Lajovic, numero 48 Atp, “giustiziere” di Lorenzo Sonego nei quarti, che nella semifinale della parte alta ha sconfitto a sorpresa per 75 61, in un’ora e 35 minuti di gioco, il russo Danil Medvedev, numero 14 del ranking mondiale e 10 nel seeding, protagonista nei quarti proprio dell’eliminazione di Nole. Il 23enne moscovita, che si era aggiudicato in maniera piuttosto netta l’unico precedente, disputato lo scorso anno negli ottavi del torneo di casa (veloce indoor), è sembrato in pieno controllo del match fino al 5-1 del primo parziale poi ha subito un parziale incredibile - e forse spiegabile solo dal fatto di aver chiuso in riserva di energie la sfida di venerdì con il numero uno del mondo - di dieci giochi consecutivi dal 23enne di Belgrado che non solo ha chiuso per 7-5 il primo set ma è volato sul 4-0 nel secondo. Con Medvedev che è riuscito solo a rendere un po’ meno duro il punteggio. Per Lajovic, protagonista di una settimana da sogno dove non ha ancora perso un set, si tratta della prima finale in carriera, per giunta in un Masters 1000. "Il vento rendeva molto difficile giocare” - ha detto il serbo - "non mi rendo conto ancora di quello che sono riuscito a fare ma sono davvero contento”. Tra Fognini e Lajovic non ci sono precedenti.
RISULTATI SABATO - semifinali: Lajovic (SRB) b. (10) Medvedev (RUS) 75 61, (13) Fognini (ITA) b. (2) Nadal (ESP) 64 62.