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Medvedev stende Djokovic, Nadal doma Pella

Masters 1000 Montecarlo: il numero 1 del mondo eliminato nei quarti dal 22enne russo, che si giocherà un posto in finale con l’altro serbo Lajovic. Il “re del rosso”, campione in carica, raggiunge la 14ª semifinale nel Principato: ora l’ostacolo Fognini

di | 20 aprile 2019

Il rovescio di Daniil Medvedev, al 1° successo in carriera sul numero 1 del mondo

RAFA IN SEMIFINALE, NOLE SBANDA - Una conferma, quella di Rafa Nadal, e una grande sorpresa, con l’uscita di scena di Novak Djokovic, nella giornata dedicata ai quarti di finale del "Rolex Monte-Carlo Masters", terzo torneo Atp Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 5.207.405 euro. Lo spagnolo, numero 2 della classifica mondiale e campione in carica, ha raggiunto la 14esima semifinale nel Principato domando per 76(1) 63 l’argentino Guido Pella, numero 35 Atp, mentre il serbo, numero 1 del mondo e del tabellone, è stato eliminato dal russo Daniil Medvedev, numero 14 Atp e decima testa di serie: 63 46 62 il punteggio, in due ore e 20 minuti, con cui ha compiuto l’impresa il 22enne di Mosca, per la prima volta in grado di raggiungere una semifinale in un “1000”.

MEDVEDEV SGAMBETTA IL NUMERO 1 – I dubbi emersi all’esordio contro Kohlschreiber sulle condizioni di forma del 31enne di Belgrado, vincitore di questo torneo nel 2013 e nel 2015, poi fugati dalla netta affermazione su Fritz – 851esima vittoria in carriera per Nole, all’ottavo posto nell’Era Open, a 19 di distanza da Agassi - sono prepotentemente riemersi contro il 22enne di Mosca, che già agli Australian Open aveva tolto un set a un Djokovic allora ingiocabile (l’altro a riuscirci a Melbourne era stato Shapovalov). Costretto ad inseguire fin da subito (brekkato in avvio), il serbo sotto 3-1 ha annullato tre chance consecutive di doppio break, ma non gli è bastato per frenare la corsa dell’avversario, in grado di adattarsi meglio anche alle difficili condizioni ambientali, con le forti volate di vento a spazzare il Centrale intitolato a Ranieri III. I 21 errori non procurati la dicono lunga sui problemi del numero 1 del mondo nella prima frazione, chiusa con una volee in rete dopo ben tre palle corte consecutive. Salvata una palla break nel secondo gioco della seconda partita, Nole è riuscito a strappare per la prima volta la battuta al 22enne di Mosca (smorzata e pallonetto vincente per convertire la terza opportunità) e ad alzare per un po’ il livello del suo tennis, mettendola sul piano della resistenza fisica e costringendo Medvedev a continui spostamenti (il “tergicristallo” in gergo). Ma quando sembrava che l’inerzia della sfida fosse girata, nelle fasi iniziali del set decisivo il campione di Belgrado - ha conquistato gli ultimi tre Slam di fila - si è improvvisamente “incartato”: ha commesso doppio fallo sulla palla del 2-2 e ha smarrito di nuovo lucidità, ricadendo in una serie di errori che hanno spianato la strada all’”Orso” russo. Il quale non si è fatto pregare, ha strappato due volte il servizio a Djokovic volando 5-1, il numero uno col cuore ha recuperato uno dei due break, salendo 30-0 nell’ottavo game, ma smarrendosi di nuovo e finendo per capitolare con un rovescio lungo linea di Medvedev (alla terza partecipazione nel Principato, dove dodici mesi fa era arrivato al secondo turno, stoppato da Kei Nishikori, poi finalista). Per il russo si tratta del primo successo contro il numero uno del mondo, il terzo in carriera su un top-10 dopo quello negli ottavi sul greco Stefanos Tsitsipas, numero 10 Atp e ottavo favorito del seeding, e quello colto su Stan Wawrinka a Wimbledon 2017. Prosegue il magic moment del 22enne di Mosca, il primo giocatore in questa stagione ad aver tagliato il traguardo dei 20 match vinti (ora è a quota 21). E non è detta che sia finita qui visto che in semifinale Medvedev troverà l’altro serbo Dusan Lajovic, numero 48 del ranking, pure lui alla prima semifinale in un “1000”, battuto 62 61 lo scorso anno a Mosca negli ottavi.

PELLA METTE ALLE CORDE NADAL – Era per la prima volta nei quarti di finale di un “1000” anche l’argentino Guido Pella (in precedenza mai oltre il primo turno a Montecarlo), un paio di mesi fa vincitore a San Paolo del suo primo titolo Atp, e con una grande prova ha reso davvero dura la vita a Rafa Nadal, al rientro dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha costretto al ritiro a Indian Wells il mese scorso, l’altro protagonista più atteso alla luce anche dell’assenza di Roger Federer. E’ stato un inizio in salita per il maiorchino, che perdendo per ben tre volte il servizio si è ritrovato sotto 4-1. Il fuoriclasse spagnolo, che su questi campi vanta 11 trofei (i primi otto consecutivi, 2005-2012, e poi ancora dal 2016 al 2018), oltre a un’altra finale, persa nel 2013 contro Djokovic, pian piano ha ritrovato il ritmo, risalendo la china sino ad operare il sorpasso, ma sul 5-4 ha sbagliato due risposte di fila propiziando il 5-5 e poi è incappato in altri errori non da lui, così da incassare un quarto break in un solo set, sulla terra. Ottenuto il 6-6, il mancino di Manacor ha poi dominato il “gioco decisivo”, volando sul 6 a 0 e chiudendolo per 7 punti a 1 con un preciso smash, dopo qualcosa come un’ora e 20 minuti di sofferenza. In avvio di seconda frazione Nadal ha tolto il servizio al 28enne di Bahia Blanca e questo gli ha dato tranquillità per issarsi sul 5-1, nonostante la tenace resistenza di Pella, capace di risalire sino al 3-5, prima di arrendersi, con un doppio fallo, dopo due ore e venti minuti intense, tanto da meritarsi l’abbraccio del fuoriclasse iberico e una standing ovation del pubblico quando è uscito dal Centrale. L’argentino da lunedì entrerà fra i top-30 della classifica mondiale migliorando ulteriormente il proprio best ranking (numero 32 il mese scorso), mentre Rafa ha allungato a 17 incontri la striscia positiva al Country Club, sempre più “casa sua” (71 partite vinte fin qui). Insomma, il “signore della terra” – su questa superficie nelle ultime due stagioni ha perso appena due match, sempre contro Dominic Thiem: nei quarti degli Internazionali BNL d’Italia nel 2017 e a Madrid nel 2018 – compie un altro passo verso la conferma del titolo monegasco (nessuno è mai riuscito a conquistare 12 volte lo stesso torneo), primo step di un percorso che da qui alla prima settimana di giugno lo chiama a difendere la bellezza di 4.680 punti, visti i trionfi anche a Barcellona, Roma e Parigi dello scorso anno.

RISULTATI VENERDI' - Quarti: (10) Medvedev (RUS) b. (1) Djokovic (SRB) 63 46 62, Lajovic (SRB) b. (q) Sonego (ITA) 64 75, (13) Fognini (ITA) b. (9) Coric (CRO) 16 63 62, (2) Nadal (ESP) b. Pella (ARG) 76(1) 63. 

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