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Campioni next gen

Musetti top 10 Next Gen: scusate l’anticipo!

La crescita esponenziale del magnifico Lorenzo toscano segue i progressi di Jannik Sinner. In questo momento sono entrambi tra i primi 10 nel ranking mondiale under 21. E sono gli unici due teenager

di | 17 ottobre 2020

Lorenzo Musetti (foto @lapresse)

Lorenzo Musetti impatta il suo formidabile rovescio a una mano (foto @lapresse)

Ormai ogni giorno è un record per Lorenzo Musetti: lunedì 12 ottobre best ranking personale al n. 138 atp, giovedì primo giocatore classe 2002 a giocare i quarti in un torneo Atp, venerdì primo classe 2002 a qualificarsi per delle semifinali Atp. Comunque vada la sfida di oggi con il serbo Laslo Djere, n.74 (un anno fa n.27), lunedì 19 ottobre il 18enne di Carrara batterà ancora il record personale in classifica, per ora al n.123.

E’ il crescendo tipico del teenager che fa il salto di qualità e ormai ha un livello di gioco che non c’entra con la sua classifica, come uno che deve infilarsi una maglia di due taglie troppo piccola.

Le vittorie romane contro Wawrinka e Nishikori non erano l’exploit di due notti magiche al Foro Italico. Erano un cambio di stato: da gassoso a liquido. Verso il solido. Massiccio.

Musetti non si nasconde e, oltre a ringraziare la FIT per la fiducia in lui concretizzata con la wild card in tabellone che gli ha permesso di giocare l'inedito Atp 250 del Forte Village Sardegna Open, annuncia che punta a essere in tabellone ai prossimi Open d’Australia. Che è un po’ come dire: provo a entrare tra i primi 100 del mondo nel prossimo mese e mezzo, considerato che la certezza di essere nel main draw di uno Slam di solito ce l’hanno i primi 104 del ranking.

Un traguardo importante, anche se solo virtuale, l’ha comunque già raggiunto: a soli 18 anni è già nella Top 10 Next Gen, la classifica che lo avrebbe portato alle porte delle Next Gen Atp Finals di Milano, procrastinate al 2021 causa Covid-19.

E’ un traguardo piuttosto impressionante perché Lorenzo il toscano ci arriva con tre anni di anticipo, come era accaduto a Sinner nel 2019, essendo il mondo Next Gen riservato agli under 21. Fa anche un po’ rosicare il fatto che senza la pandemia avremmo potuto avere con grande probabilità due azzurri tra gli otto dell’Allianz Cloud.

Il rovescio a una mano di Denis Shapovalov (foto Getty Images)

E’ interessante però andare a scorrere questa ipotetica top 10, ottenuta mettendo semplicemente in ordine di classifica Atp i nati dal 1999 e seguenti, per capire in che allegra compagnia si è inserito, molto precocemente, l’azzurrino.

1) Denis Shapovalov (Can), n.12, 21 anni – Il canadese è leader assoluto e molti avranno probabilmente smesso, da parecchio tempo, di considerarlo un Next Gen. Eppure lo è a pieno titolo. Quando si mostrò in tutto il suo talento, spettacolare e ruspante, alla Fiera di Rho Pero nella prima edizione delle Next Gen Atp Finals aveva l’età di Musetti. Ora bussa alle porte della Top 10 e ci aiuta a capire che, anche se sei un fenomeno, assestarsi stabilmente nelle alte sfere è lavoro lungo e complesso. Ci fa capire anche che coloro che, non vedendolo subito sollevare al cielo un trofeo Slam, cominciavano a metterlo dalla parte dei grandi incompiuti non avevano il senso del tempo, della misura e una visione realistica di come procedono le vicende tennistiche.

2) Felix Auger Aliassime (Can), n.22, 20 anni – Altro fenomeno di cui poco si parla dopo le superattenzioni dell’esplosione precocissima. Gli manca ancora di sollevare il primo trofeo Atp ma ha già 5 finali nel palmares, 3 nel 2019 e due nel 2020 (Marsiglia e Rotterdam). Insieme a Shapovalov offre al team canadese un futuro importante per almeno un decennio.

3) Alex De Minaur (Aus), n.29, 21 anni – “Demon”, il folletto dai piedi velocissimi che colpisce tutto d’anticipo ci ha mostrato quest’anni dei baffetti alla Clark Gable ma resta uno 'sbarbato' Next Gen. Ha già giocato due finali a Milano ma anche già vinto tre tornei Atp e raggiunto i quarti di finale ai recenti Us Open. Che sia già un top player non c’è bisogno che lo diciamo noi. Deve migliorare sulla terra battuta ma con quella grinta, quel senso innato del tempo sulla palla e il n.109 tatuato sul petto (109° davisman nella storia d’Australia) ha già prenotato un posto tra i primi per i prossimi anni.

4) Miomir Kecmanovic (Srb), n.41, 21 anni – Ecco un altro bello solido. Ancora nessun risultato pazzesco in termini di scalpi illustri ma il primo Atp sì, a Kitzbuhel proprio quest’anno (aveva esordito con le semifinali a Doha). Aggressivo e tosto su tutte le superfici.

5) Jannik Sinner (Ita), n.46, 19 anni – Di Jannik sappiamo tutto. Fino a un paio di settimane fa non sapevamo che è già in grado di giocare alla parti con Nadal sulla terra battuta. E non potevamo immaginare che dopo i primi quarti di finale Slam, quelli del Roland Garros, avesse l’espressione smorta e si premurasse di dire che non ha ancora vinto niente e deve solo lavorare, lavorare, lavorare. D’altra parte se a te interessano solo il n.1 e i trofei Slam è giusto così: essere top 50 a 19 anni lascia freddi, come una fermata intermedia di un Frecciarossa che da Milano va a Roma. Fai fatica ad accorgertene.

Alex de Minaur agli Us Open

6) Alejandro Davidovic Fokina (Spa), n.71, 21 anni – Che peperino! Stabile oramai tra i primi 100. Duro da battere su tutte le superfici è arrivato tra i primi 16 agli Us Open e ha la freschezza dello spagnolo che si lancia negli spazi spalancati da Nadal. Con i quarti raggiunti a Colonia è già sicuro di festeggiare lunedì un nuovo best ranking tra i primi 70 del mondo.

7) Corentin Moutet (Fra), n.73, 21 anni – Tra il suo forte c’è anche il pianoforte. Il parigino mancino ogni tanto fa confusione come tutti quelli che hanno colpi e talento a profusione. Ma fa anche sognare. Come nel primo torneo Atp del 2020, a Doha, quando è partito dalle qualificazioni ed è arrivato in finale, battendo, tra gli altri, Raonic e Wawrinka.

8) Emil Ruusuvuori (Fin), n.98, 21 anni – Il talentoso finlandese di Helsinki è riuscito a entrare tra i primi 100 del mondo. A fine 2019 aveva battuto Dominic Thiem in Coppa Davis. Un mese fa a New York ha lottato e perso 7-5 al terzo set contro Matteo Berrettini. Un osso duro anche lui.

Alexei Popyrin

9) Alexei Popyrin (Aus), n.108, 21 anni – Il giovane australiano di origine russa, cresciuto all’Accademia di Patrick Mouratoglou, spara missili col servizio e con il diritto. Vincitore del Bonfiglio nel 2017, lo scorso anno si è qualificato per il main draw di Wimbledon e ha passato un turno. Agli Us Open era in tabellone ed è arrivato al terzo turno. Quest’anno ha incontrato due volte Musetti ( nelle “quali”di Dubai e nel Challenger di Trieste) e ne uscito con due sconfitte in due set.

10) Lorenzo Musetti (Ita), n. 143, 18 anni – Eccolo nella Top 10, il 18enne di Carrara. Aveva cominciato la stagione da n. 357 del mondo. Era n.287 prima del lockdown. Poi ha giocato bene i Challenger di Trieste e Cordenons, si è qualificato a Roma, ha battuto Stanimal e Nishikori, ha vinto il suo Atp Challenger a Forlì. E’ entrato tra i primi 200 Atp. E non si ferma più.

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