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Campioni next gen

Emma, ragazza da un miliardo di dollari, conquista anche la Cina

Raducanu che, oltre all’inglese, parla fluentemente mandarino, spopola anche sui social cinesi. E gli sponsor la inseguono: a New York indossava, in campo e fuori, gioielli di Tiffany&co

di | 17 settembre 2021

Raducanu agli Us Open portava, sul campo, orecchini, anello, pendente e braccialetto di Tiffany

Raducanu agli Us Open portava, sul campo, orecchini, anello, pendente e braccialetto di Tiffany

Emma Raducanu splende sempre più. Dopo aver conquistato mezzo mondo con la sua impresa agli Us Open, il suo trionfo fresco e sorridente, ha deliziato l’altra metà con l’elegante sfilata in abito Chanel al Met Gala di New York.

E per la diciottenne, che compirà 19 anni il prossimo 13 novembre, si annuncia non solo un futuro radioso sul campo da tennis ma anche sul conto in banca: gli sponsor stanno facendo a gara per investire su di lei.

Un guru delle PR, come Mark Borkowski, che ha avuto tra i propri clienti personaggi del calibro di Michael Jackson e dei Led Zeppelin, si è spinto ad affermare: “Sta per partire qualcosa di epico: è una “billion-dollar girl”, non c’è dubbio”.

I presupposti in effetti ci sono tutti, a partire dal background del manager di Emma, Max Eisenbud, vice-presidente di IMG Sports management, che ha gestito le carriere delle due stelle del tennis più pagate, Maria Sharapova e Naomi Osaka.

Ci sono poi altri fatti fattori che spingono a pensare che la progressiva conferma dei risultati sul campo possa veder crescere di pari passo l’escalation sul piano del business della nuova star del tennis. In primis la sua estrazione famigliare e la sua stessa formazione scolastica: al liceo ha studiato economia con ottimi risultati e i suoi genitori operano entrambi in ambito finanziario.

La mamma, Renee, di origini cinesi, è account manager alla Curruncy Solutions; il papà, Ian, ricopre un ruolo analogo in una grossa compagnia. Non è strano dunque che nei suoi giri per scoprire New York, Emma non abbia tralasciato di fare una capatina a Wall Street, per visitare la Borsa.

Il suo grande impatto mediatico (da cui consegue il grande interesse che suscita tra i brand sportivi e non) è legato anche proprio alle sue origini cosmopolite e alla cultura che ne deriva. Di questi giorni è la notizia che Emma ha aperto un profilo sul social cinese Weibo, definito come un “microblogging”, qualcosa a metà strada tra Twitter e Facebbok, per intenderci. Il suo primo post ha raggiunto il milione di visite in sole 7 ore, grazie ancheal fatto che Emma parla fluentemente Mandarino e ha potuto ringraziare adeguatamente i suoi tifosi cinesi e dire loro che spera di poter giocare tornei in Cina nel 2022.

Un legame, quello con il Paese d’origine della mamma, che è forte sin da quando era piccolina, come si evince da una mini intervista del 2014, pubblicata dalla LTA, la federazione inglese, in cui Emma dichiara di avere Na Li, ex n.2 del mondo, vincitrice agli Australian Open e al Roland Garros, come campionessa di riferimento.

 

Decisamente una giovane star in cui tutti si possono riconoscere, dall’Europa paterna al Regno Unito, dal Canada (dove è nata) all’Asia materna. Una degna concorrente di Naomi Osaka, sotto questo aspetto. E tanti numeri lo sottolineano, primi quelli dei follower su Instagram (siamo già a quota 1 milione e 900.000) e Twitter (588.000).

Intanto si vocifera che oltre a Nike e Wilson, i marchi che la sponsorizzano sul campo da tennis, sia già in atto anche una collaborazione con Tiffany&co, i gioielli che da Audrey Hepburn in poi, tanti vorrebbero a colazione.

Emma infatti ne portava indosso una piccola collezione proprio mentre conquistava sul campo il suo primo Slam: orecchini con perle e diamanti (4.500 sterline, 5.267 euro), anello in oro bianco (3.275 sterline), piccolo crocifisso pendente (2.750 sterline) e braccialettino con diamanti 17.100 euro.

E sul red carpet del Met Gala, per accompagnare l'abito di Chanel, gli orecchini erano ancora di Tiffeny&c . Una ragazza davvero… brillante.

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