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Umiltà, voglia di lavorare e di migliorarsi costantemente. Ecco la ricetta di coach Flavio Cipolla per una ulteriore crescita di Gianluca Mager, oggi al suo best ranking, numero 62 Atp. "Gianluca - spiega 'Cipo' - nel 2021 ha saputo risolvere i problemi con il piglio di un uomo maturo"
29 dicembre 2021
L’anno della consapevolezza. Gianluca Mager ha iniziato il 2021 da numero 100 del mondo e lo ha chiuso da numero 62. Un titolo Challenger, quattro quarti di finale ATP e una voglia smisurata di migliorarsi ogni giorno. Il tennista ligure, classe 1994, non era mai stato così in alto in classifica e ha tutte le carte in regola per fare ancora meglio nella stagione che verrà. Dopo due anni insieme a coach Flavio Cipolla, risultati e crescita personale proseguono a braccetto.
“Dopo il Masters 1000 di Parigi Bercy – racconta Cipolla – Gianluca si è fermato circa dieci giorni prima di dedicarsi alla preparazione invernale al Tennis Sanremo. Ha iniziato a lavorare il 15 novembre con il preparatore atletico, Matteo Ferrari, concentrandosi sulla condizione fisica per una settimana abbondante. A fine novembre sono arrivato io e sono cominciate le tre settimane di full immersion".
"La partenza per l’Australia è prevista per fine dicembre: in programma i due tornei ATP 250 di Adelaide e gli Australian Open. La pre-season – prosegue l’allenatore romano – è stata utile per portare avanti e consolidare un percorso iniziato già durante la passata stagione, anche insieme a Matteo Civarolo. Abbiamo deciso di spingere in particolar modo su risposta di dritto, gioco di volo e dritto lungolinea, quest’ultimo un fondamentale sul quale avevamo voglia di trovare maggiori certezze”.
Gianluca Mager e Flavio Cipolla (foto Fioriti)
L’ex numero 70 del ranking ATP di dubbi ne aveva pochi. “Quando mi sono legato professionalmente a Gianluca, ormai circa due anni fa, ero estremamente fiducioso. A mio avviso c’erano enormi margini di miglioramento su moltissimi aspetti, da quello tecnico agli accorgimenti tattici, fino al lato mentale. Mi auguravo che potessero accadere tante belle cose ed in un certo senso quasi me lo aspettavo. Di positivo c’è che ancora oggi vedo possibilità e voglia di crescere a 360 gradi. Guardandomi indietro, mi accorgo che è stato fatto un ottimo lavoro”.
Dalla vittoria su Thiem, nei quarti di finale del torneo di Rio 2020, è stata fatta tanta strada. “Non parlerei di un momento chiave specifico. Ad inizio 2020, all’alba della nostra collaborazione, era arrivata la finale sulla terra rossa di Rio dopo le vittorie ai danni di giocatori del calibro di Casper Ruud e Dominic Thiem. Fermarsi a causa del Covid non è stato semplice per nessuno ma ho visto in Gianluca la voglia di ripartire con ancora maggiore entusiasmo. Le difficoltà non sono mancate, anzi, ma ha avuto la costanza e l’abnegazione per superarle da giocatore e uomo maturo. Sono questi gli aspetti che sul lungo periodo fanno la differenza”.
Nel 2021, al netto dei miglioramenti in classifica, Mager si è reso protagonista di risultati che fanno riflettere e danno indicazioni chiare sulla bontà del percorso. Basti pensare al successo ai danni di Albert Ramos-Vinolas, secondo turno del torneo di Kitzbuhel, oppure alla finale del Challenger di Marbella, vinta in rimonta con uno specialista come Jaume Munar. “Quest’anno Gianluca ha dimostrato di poter competere ad alti livelli e su tutte le superfici. Spunti? Ne ho tratti soprattutto dalle partite perse ma giocate bene, come quella con Sinner al Roland Garros o con Kyrgyos sull’erba di Wimbledon”.
Due anni a stretto contatto, in un mondo che va veloce come quello del tennis, raccontano tanto anche del lato umano. “Il nostro è un rapporto solido, non c’è mai stato alcun tipo di problema. Rispetto a due anni fa ci conosciamo meglio, siamo amici e abbiamo messo a nudo alcuni lati del nostro carattere. Quando si sta bene dentro e fuori dal campo i risvolti si vedono e determinati risultati parlano per noi”.
Gianluca Mager al servizio (foto Getty Images)
L’Italia del tennis brilla di una luce speciale. Ben otto gli azzurri tra i primi 100 giocatori del mondo, addirittura due tra i primi 10. “In questo momento storico abbiamo tantissimi tennisti al top, di tutte le età. Chi è avanti in classifica si rivela uno stimolo continuo per coloro che si stanno facendo largo giorno dopo giorno, dimostrando che con sacrificio si può arrivare ovunque. Aspettavamo da tempo un momento magnifico come questo, ora godiamocelo tenendo sempre alta l’asticella”.
La nuova stagione è ormai alle porte e coach ‘Cipo’ ha le idee chiare. “Obiettivi ce ne siamo posti – chiosa Cipolla – ma non in termini di risultati. La prestazione è fondamentale e le vittorie arrivano quando si lavora bene, con umiltà e voglia di migliorarsi sempre. Personalmente credo di essere cresciuto negli ultimi due anni. La chiave è avere il desiderio di imparare”.