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C'è ancora tempo fino al 31 ottobre per votare online e aiutare Flavia Pennetta a entrare nella International Tennis Hall of Fame. Riviviamo i quattro trionfi in fed Cup con la brindisina grande protagonista
di Alessandro Mastroluca | 29 ottobre 2021
Flavia Pennetta può diventare la prima tennista italiana nella Hall of Fame. I tifosi possono contribuire, votando per lei sul sito vote.tennisfame.com fino al 31 ottobre. I tre candidati con più preferenze nel voto dei tifosi aggiungeranno rispettivamente il 3%, 2%, 1% ai consensi ottenuti dopo che si saranno espressi i componenti dell'Official Voting Group. L'azzurra è al momento seconda nel voto popolare dietro la campionessa di doppio dello Zimbabwe Cara Black. Indietro gli altri candidati: Ana Ivanovic, Juan carlos Ferrero, Carlos Moya, Lisa Raymond.
Flavia Pennetta ha vissuto da protagonista la stagione d'oro italiana in Fed Cup, oggi chiamata Billie Jean King Cup. Nella principale manifestazione a squadre del tennis femminile, la brindisina ha giocato 30 partite e ne ha vinte 25.
Ha debuttato nel 2003 a Linkoping contro la Svezia, battendo 64 63 Hanna Nooni. In quel primo weekend ha dominato anche Sofia Arvidsson nella seconda giornata e conquistato il punto decisivo in doppio, in coppia con Roberta Vinci.
"Avevamo una squadra fortissima, credo sia stata tra le più solide per anni. Eravamo tutte molto continue, per cui capitava che a volte tirava più il carro una di noi, altre volte un'altra. Però nessuna ha mai voluto mettersi davanti alle altre - ci ha racccontato -.
Comunque penso che la vera chiave sia stata il capitano Corrado Barazzutti che ha gestito benissimo quattro donne con caratteri forti.ci sono state belle anche altre partite, non necessariamente le finali. Ricordo ad esempio una vittoria in una trasferta “tragica” contro l'Ucraina delle sorelle Bondarenko. O una partita lottatissima contro l'Australia. Se dovessi citarle tutte, l'elenco sarebbe davvero lungo".
La storia di Flavia Pennetta, e della nazionale azzurra, cambia nel 2006. A Nancy, contro la Francia, la brindisina ottiene il punto decisivo per il passaggio in semifinale su Nathalie Dechy. Si ripete poi in semifinale contro la Spagna. La vittoria decisiva su Dominguez Lino consente all'Italia di festeggiare la prima finale nella sua storia nella manifestazione. A Charleroi, però, dopo la sconfitta contro Justine Henin nella prima giornata, salta la seconda per infortunio.
L'Italia però vince di squadra. Il trionfo del 2006 incorona anche Francesca Schiavone, Mara Santangelo, Roberta Vinci, Romina Oprandi, Tathiana Garbin, tutte protagoniste a vario titolo di un percorso senza precedenti. Nessuna squadra aveva vinto la Fed Cup, prima dell'Italia in quel magico 2006, conquistando tre successi sul terreno delle avversarie.
Pennetta story, dalla Fed Cup a New York
L'epopea delle ragazze azzurre prosegue nel 2007. Grazie a due successi in casa, entrambi a Castellaneta Marina, prima ai danni dell'emergente Cina e poi, di nuovo, ai danni della Francia di Amélie Mauresmo e Tatiana Golovin, l'Italia si guadagna la seconda finale mondiale consecutiva, ancora una volta in trasferta: stavolta a Mosca, contro la corazzata Russia. L'Italia non riesce, però, a conquistare il suo secondo titolo: a spuntarla sono le padrone di casa.
Il 2008, contro ogni pronostico, si apre con la sconfitta nei quarti delle azzurre (Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Tathiana Garbin e la new entry Sara Errani), che cedono alla Spagna. Le azzurre sono così costrette a disputare i play off contro l'Ucraina a fine aprile.
Il Dream Team azzurro, con Flavia Pennetta protagonista, ha raggiunto uno dei punti più alti della sua storia nel corso della Fed Cup del 2009. Il quarto di finale contro la Francia a Orleans si ricorda soprattutto per la vittoria in rimonta della brindisina su Amelie Mauresmo.
Nel tiebreak del secondo set, Pennetta ha mostrato il dito medio al giudice di sedia che le aveva giudicato fuori un passante di rovescio a suo avviso buono. Ai francesi, avrebbe detto Paolo Conte, "le balle ancor gli girano". Il capitano Escudé presenta invano un reclamo formale contro il comportamento di Flavia, ma ovviamente non accade nulla.
Pennetta inaugura la semifinale vittoriosa contro la Russia a Castellaneta, che proietta le azzurre alla finale di Reggio Calabria contro gli Stati Uniti senza le sorelle Williams. Pennetta conquista due punti, il primo contro Alexa Glatch e il terzo, decisivo per il trionfo, su Melanie Oudin. "E' un'emozione fantastica. Ringraziamo tutti per l'aiuto che ci hanno dato" ha detto dopo la finale.
Le ragazze di Barazzutti bissano il trionfo nel 2010: a farne le spese sono ancora gli Usa battuti a San Diego 3-1. Per le azzurre è il terzo titolo. Il punto della vittoria è ancora di Flavia che, dopo la sconfitta a sorpresa di Schiavone, domina 61 62 Coco Vandeweghe.
Il poker arriva nel 2013, dopo due semifinali perse contro Russia e Repubblica Ceca nel 2011 e 2012. A Cagliari Pennetta, Errani, Vinci, Schiavone e Karin Knapp battono in finale la Russia con un secco 4-0 vincendo il quarto titolo della sua storia. Flavia però gioca solo il doppio, ormai ininfluente. La sua esperienza in Fed Cup si chiude nel 2015, nello spareggio per restare nel Gruppo mondiale contro gli Stati Uniti. Guadagna due punti decisivi per il 3-2 delle azzurre. E chiude un capitolo di storia.