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Campioni nazionali

Cobolli, (quasi) tutto a 18 anni: è tra gli italiani più precoci

Flavio, in due settimane, dà una bella svolta alla carriera conquistando in rapida successione il suo primo titolo da pro (ad Antalya) e la prima finale Challenger. Il romano si colloca tra i più precoci italiani di sempre per quanto riguarda il rendimento nei circuiti minori. Ecco come è andata agli altri azzurri...

di | 02 maggio 2021

Flavio Cobolli

Flavio Cobolli

L'accelerazione straordinaria di Flavio Cobolli nelle ultime due settimane, con il primo titolo nel circuito pro ad Antalya e la finale raggiunta nel secondo Challenger del Garden a Roma, ci regala un altro protagonista nella valanga azzurra che si fa sempre più importante di mese in mese. Ma spinge anche a dare un'occhiata a una serie di record di precocità che ormai per i nostri sono diventati il pane quotidiano. Se, in questo senso, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti restano un passo avanti a tutti, Cobolli si prende un posto appena dietro di loro.

L'ex calciatore delle giovanili della Roma avrà dunque capito, ormai, di avere fatto la scelta giusta quando ha deciso di scegliere la racchetta e di abbandonare definitivamente il pallone. Anche nella finale del Garden, di fronte all'ostico mancino Juan Manuel Cerundolo (già vincitore di un titolo Atp quest'anno), Flavio ha giocato alla pari per tre set, peccando solo di inesperienza in avvio del parziale decisivo.

Ma la sua prestazione durante la settimana nella Capitale incoraggia a mantenere vivo un certo ottimismo, anche in virtù dell'età: Cobolli junior – vincitore del doppio al Roland Garros Under 18 lo scorso anno – non ha ancora compiuto 19 anni, e il suo cammino è perfettamente in linea con quello dei migliori italiani di oggi, come pure con quello dei migliori di ieri.

Per esempio, il suo concittadino Matteo Berrettini, da tempo ormai top 10 stabile, ha cominciato a vincere un po' più tardi di lui: l'allievo di Vincenzo Santopadre aveva 19 anni e mezzo quando trionfò nell'Itf di Santa Margherita di Pula (in finale contro Andrea Basso), mentre gli sarebbe servito un altro anno per agguantare la sua prima finale Challenger, ad Andria nel 2016, dove perse il derby contro Luca Vanni.

Un altro azzurro di vertice, il piemontese Lorenzo Sonego, invece non ha nessun titolo all'attivo prima dei 20 anni, eppure oggi è numero 22 della Race e 32 Atp. C'è da credere che, in questo momento, Cobolli ci metterebbe una bella firma per arrivare fin lassù.

Nel passato recente, prima di questa generazione di teen-ager rampanti, c'erano stati altri azzurri in grado di emergere piuttosto rapidamente. Per esempio, Fabio Fognini, che conquistò il primo centro nel circuito che allora si chiamava 'Futures' a nemmeno 18 anni, salvo poi dover attendere altri 24 mesi per centrare la prima finale della categoria Challenger.

Per quanto il livello del circuito Itf, in modo particolare durante la pandemia (con meno tornei disponibili) si sia alzato in maniera costante, i giocatori sono quasi tutti concordi nel considerare proprio i Challenger come il vero banco di prova definitivo in vista del salto nel Tour maggiore. E il fatto che Cobolli sia riuscito a raggiungere il match decisivo in entrambi i circuiti nel giro di un paio di settimane, fa decisamente ben sperare sulle sue qualità, tanto tecniche quanto mentali.

Non solo Sinner e Musetti: ecco tutti i Next Gen italiani

Proseguendo nella carrellata, Andreas Seppi è un altro in linea con Cobolli per quanto riguarda vittorie e finali nei circuiti minori, mentre facendo un passo indietro troviamo l'ex numero 1 d'Italia e oggi capitano di Davis Filippo Volandri, capace di vincere un titolo nei Satelliti, nei Futures e nei Challenger nel giro di solo un anno e tre mesi, a cavallo dei 18.

Prima ancora, l'attuale presidente Atp Andrea Gaudenzi aveva conquistato il suo titolo d'esordio fra i professionisti nel 1992 a Piestany, quando aveva appena compiuto 19 anni, e si sarebbe ripetuto poi nel Challenger di Bangalore, in India, soltanto cinque mesi più tardi.

Il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri (foto Sposito)

Rispetto all'epoca di Gaudenzi e di Volandri, oggi le carriere durano generalmente molto di più, la vita agonistica media di uno sportivo si è allungata notevolmente e per questo, nel momento immediatamente successivo all'uscita dal circuito Juniores, c'è solitamente un periodo piuttosto lungo in cui bisogna metabolizzare questo passaggio, cercando di farsi le ossa e di capire come gestirsi al meglio per farsi trovare pronti intorno ai 20 anni, o in alcuni casi anche più in là con l'età. Questa tendenza, che sembrava ormai una regola non scritta, sta però trovando di recente diversi giocatori in grado di metterla seriamente in dubbio.

In tanti stanno trovando il loro equilibrio tra i pro in maniera molto più rapida di quanto avveniva nel recente passato, e se molti di loro sono italiani, in fondo non c'è da stupirsi: un Paese che è in grado di produrre dieci top 100 è in grado pure di scrivere il proprio futuro in anticipo rispetto ad altri. Sinner, Musetti, oggi Cobolli, domani chissà chi altro, sono un'assicurazione sulla continuità di un momento d'oro che, in fondo, è appena cominciato.

TUTTE LE 'PRIME' AZZURRE TRA ITF E ATP

Flavio Cobolli 
Primo titolo Itf M15: 18 anni e 11 mesi (Antalya 2021)
Primo titolo Challenger: --
Prima finale Challenger: 18 anni e 11 mesi (Roma 2021)

Matteo Berrettini
Primo titolo Futures: 19 anni e 6 mesi (Santa Margherita di Pula 2015)
Primo titolo Challenger: 21 anni e 3 mesi (San Benedetto del Tronto 2017)
Prima finale Challenger: 20 anni e 7 mesi (Andria 2016)

Jannik Sinner
Primo titolo Futures: 17 anni e 6 mesi (Trento 2019)
Primo titolo Challenger: 17 anni e 5 mesi (Bergamo 2019)

Fabio Fognini
Primo titolo Futures: 17 anni e 8 mesi (Murcia 2005)
Primo titolo Challenger: 21 anni e 1 mese (Torino 2008)
Prima finale Challenger: 19 anni e 8 mesi (Santiago 2007)

Lorenzo Sonego 
Primo titolo Futures: 20 anni e 4 mesi (Santa Margherita di Pula 2015)
Primo titolo Challenger: 22 anni e 5 mesi (Ortisei 2017)

Andreas Seppi
Primo titolo Satellite: 18 anni (Satellite Svizzera 1, 2002)
Primo titolo Futures: 18 anni e 11 mesi (Monaco di Baviera 2003)
Primo titolo Challenger: 23 anni e 11 mesi (Bergamo 2008)
Prima finale Challenger: 19 anni e 5 mesi (Oberstaufen 2003)

Stefano Travaglia
Primo titolo Futures: 18 anni e 11 mesi (Rancagua 2010)
Primo titolo Challenger: 25 anni e 4 mesi (Ostrava 2017)

Salvatore Caruso
Primo titolo Futures: 20 anni e 7 mesi (Padova 2013)
Primo titolo Challenger: 25 anni e 9 mesi (Como 2018)
Prima finale Challenger: 24 anni e 8 mesi (Biella 2017)

Lorenzo Musetti
Primo titolo Itf M15: 17 anni e 7 mesi (Antalya 2019)
Primo titolo Challenger: 18 anni e 6 mesi (Forlì 2020)

Gianluca Mager
Primo titolo Futures: 19 anni e 8 mesi (Telavi 2014)
Primo titolo Challenger: 24 anni e 2 mesi (Coblenza 2019)
Prima finale Challenger: 23 anni e 7 mesi (Milano 2018)

Marco Cecchinato
Primo titolo Futures: 19 anni e 6 mesi (Umag 2012)
Primo titolo Challenger: 20 anni e 11 mesi (San Marino 2013)

Filippo Volandri
Primo titolo Satellite: 17 anni e 10 mesi (Terni 1998)
Primo titolo Futures: 18 anni e 1 mese (Selargius 1999)
Primo titolo Challenger: 19 anni e 1 mese (Biella 2000)
Prima finale Challenger: 18 anni e 11 mesi (Praga 2000)

Andrea Gaudenzi
Primo titolo Satellite: 19 anni e 1 mese (Piestany 1992)
Primo titolo Challenger: 19 anni e 6 mesi (Bangalore 1993)

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