Chiudi
Per due set abbondanti della semifinale a New Yorkha lottato alla pari con un fuoriclasse assoluto come Rafael Nadal che a fine match gli ha fatto i complimenti: "Diventerà un grandissimo giocatore. Lo è già ma ha tanti anni davanti a se per migliorare ancora".
di Roberto Cozzi Lepri | 07 settembre 2019
Per due ore e due set ha lottato alla pari con Nadal nel match più importante della sua carriera Matteo Berrettini che lascia New York con una nuova consapevolezza.
Matteo, hai affrontato Nadal a viso aperto, aggressivo, ed hai avuto tante chance sopratutto nel primo set. Esci a testa alta dagli US Open..
"L'obiettivo era aggredirlo subito anche perché nello scambio lui è forse il migliore al mondo. Ho cercato di usare le mie armi al meglio e ci sono riuscito per buona parte della partita. Poi ha preso il sopravvento, anche perché fisicamente tutti questi match giocati qui li ho accusate. Ha avuto tante palle break e le ho annullate con coraggio, sono andato 4-0 al tie-break giocando molto bene. Poi questo è il tennis, non ho nulla da rimproverarmi. Il doppio fallo sul match point con Monfils me lo sarei rinfacciato mentre oggi ho fatto tutte scelte aggressive cercando di andare sempre a prendermi il punto. Sono orgoglioso e mi fa piacere che voi lo siate di me. Fino a poco tempo fa non pensavo di raggiungere una semifinale in uno Slam: lui era pronto per giocare 6 ore ad alti livelli, io magari 3 o 4. Questo è un aspetto che dovrò migliorare Però sono molto contento, ho avuto le mie chance perché me le sono meritate, ho giocato bene. Quindi ho tanta fiducia nonostante la sconfitta".
Ti aspettavi questo Rafa?
"Sì, un Nadal molto pesante con il dritto, veloce con il rovescio che mi ha dato molto fastidio. Il suo servizio è un colpo che viene spesso sottovalutato. È davvero fastidioso, varia tanto gli angoli e poi ti fa molto male con il primo colpo dopo la battuta . Per prepararmi al meglio ho guardato molte partite di Fabio (Fognini) contro di lui. Lui dà sempre molto fastidio a Rafa perché sta vicino sulla diagonale del rovescio. È una cosa che ho provato a fare anche io. A volte ci sono riuscito, in altre circostanze un po' meno. Se penso che il rovescio era il mio colpo un po' barcollante e che oggi invece tenevo la diagonale con Nadal non posso che ritenermi soddisfatto".
A fine partita Nadal ti ha fatto i complimenti e ha detto che sei pronto. Pronto a fare cosa secondo te?
"Parole che fanno impressione. Oggi ho dimostrato di essere pronto per questi palcoscenici. Sono entrato a testa alta anche se il braccio tremava. Ho sempre provato a farmi avanti e a dimostrare che in campo c’era un giocatore. Questa non era una cosa scontata alla vigilia perché poteva accadere quello che avevo vissuto a Wimbledon. Non è successo, vuol dire che ho imparato dalle esperienze passate . Mi fa piacere che Rafa, Roger e Nole parlino bene di me . Sto lavorando tanto, non dico per raggiungere i loro livelli perché forse sono inarrivabili, però mi fa piacere condividerci il campo".