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Campioni nazionali

Pietrangeli ricorda Merlo: "Una gran perdita"

"Era un po' solitario, buono come il pane. Non era un giocherellone, aveva un gran successo con le donne" ci racconta. "Col suo rovescio ha fatto piangere tanti avversari"

di | 17 luglio 2019

Merlo con Pietrangeli e Sirola

"Un gran giocatore, buono come il pane. Siamo stati nella stessa squadra, abbiamo bivaccato e gioito insieme per tanti anni. Era un po' chiuso, molto fortunato a poker, aveva un gran successo con le donne. In tanti hanno pianto dopo averci giocato contro". Nel ricordo di Nicola Pietrangeli c'è il ritratto di un campione dal carattere un po' solitario.
"Non faceva molto gruppo" aggiunge, "ma non lo faceva per darsi delle arie. Era molto attento a cosa mangiava, a quanto dormiva. Se noi volevamo riposarci, lui voleva allenarsi e viceversa. Non era un gran giocherellone, però era davvero una persona buona".

Merlo, ha raccontato Pietrangeli a Lea Pericoli per il libro "C'era una volta il tennis", "non rubò mai un punto su un campo da tennis. Andava addirittura contro il giudizio degli arbitri. Giocando con Remy, campione di Francia, sul Centrale di Roland Garros, al quinto set corresse il giudice di sedia e regalò il quindici che mandò il francese a servire per il match. Fino a quel momento aveva avuto tutto il pubblico contro. Quando Beppe vinse venne giù lo stadio".
Ha vinto 25 incontri su 35 in Coppa Davis e ventidue tornei di singolare. Fino a un paio di anni fa, racconta ancora Pietrangeli, ha giocato anche a golf. "L'ho chiamato sempre per il suo compleanno" dice, "Lui viveva a Milano e io a Roma, per cui ci siamo incontrati poco. Non lo vedevo da almeno cinque anni, poi lui ormai non viaggiava più. E' davvero una gran perdita".
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