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L'azzurro ha sconfitto Baghdatis, all'ultimo match in carriera. "E' una sensazione strana, mi sono fatto regalare una sua maglietta" ha detto. Ha raggiunto così per la prima volta il terzo turno a Wimbledon
di Roberto Cozzi Lepri, da Londra | 05 luglio 2019
Non è facile affrontare un giocatore se sai che può essere l'ultima partita della sua carriera. Matteo Berrettini ha interpretato bene il match contro Marcos Baghdatis, che ha lasciato il campo per l'ultima volta non prima di aver regalato tutto il possibile ai tifosi, comprese due paia di scarpe. Al suo settimo Slam, Berrettini ha eguagliato il suo miglior risultato in un major.
Matteo partiamo dalla tua prestazione. Sarai molto soddisfatto immagino, sei stato praticamente perfetto.
Sono molto contento della mia prestazione: servizio solido tanti aces, rispondevo molto bene. Gli ho fatto sentire il mi opeso tennistico senza dargli il tempo di emergere. Il tie break del secondo det l’ho giocato molto aggressivo mentre nel terzo ho cercato di cambiare nuovamente marcia perché Baghdatis sembrava stanco ma da un giocatore della sua esperienza ci si può aspettare sempre di tutto. Sono stato bravo.
Per te seconda partecipazione ai Championships e prima volta al terzo turno: come ti senti?
Sembra una situazione normale, è giusto invece rendersi contro che sto facendo tutto abbastanza velocemente. Sto giocando bene, questa è la strada che sto percorrendo e quella che mi sono messo in testa qualche anno fa quando ho deciso di fare il tennista.