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L’azzurro semifinalista a Parigi lo scorso anno difende la sua classifica di prestigio, n.19, a Roma. E racconta la sua nuova dimensione ora che la gente lo ferma per strada e persino il grande Roger si ferma a chiacchierare con lui
di Gianluca Strocchi | 13 maggio 2019
E’ alla quinta partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia, ma per la prima volta è tra i protagonisti. E Marco Cecchinato, numero 19 del ranking e 16esima testa di serie, ha risposto alle attese del pubblico che sta affollando il Foro Italico: il 26enne di Palermo ha superato in rimonta il Next Gen australiano Alex De Minaur, con la possibilità di misurarsi al secondo turno con il tedesco Philipp Kohlschreiber.
Ceck: “Bello sentirsi protagonista” - “E’ davvero una sensazione piacevole avere gli occhi della gente puntati, anche perché il pubblico mi ha aiutato nei momenti difficili”– riconosce il ‘Ceck’ – “visto che ero sotto di un set e di un break e sono riuscito a cambiare inerzia a questo incontro. Sono contento di questo risultato, ottenuto contro un giovane solido e numero 25 del mondo, che in campo non regala nulla. Una vittoria colta nella lotta, come spesso mi capita, all’inizio stavo troppo lontano dalla riga di fondo, poi dal secondo set ho giocato in maniera più aggressiva comandando lo scambio e dimostrando di saper alzare il livello. C’è però da dire che vengo da un periodo difficile, dopo Montecarlo sono stato a letto una settimana con 39 di febbre e dolori alla schiena, e mi sono potuto allenare poco. Solo adesso sto ritrovando il ritmo e progressivamente la condizione fisica”.“Cambiata la vita, ma notorietà non è un peso” - Di sicuro, di sogni Cecchinato ne sta realizzando non pochi negli ultimi tredici mesi, che gli hanno letteralmente cambiato la vita. “Fin da bambino sognavo di diventare il miglior giocatore italiano e ci sono riuscito, anche se solo per alcune settimane, quindi è un obiettivo raggiunto.
“Niente drammi se fossi uscito al 1° turno qui e a Parigi” - Del resto, una semifinale al Roland Garros attesa quaranta anni dal tennis italiano è un exploit sufficiente a far entrare nelle case del Belpaese il giocatore siciliano. “Per fortuna ormai ci siamo, visto che un po’ tutti continuano a chiedermi di Parigi. Devo confessare che prima di questo torneo ho anche fatto due conti, per vedere come sarebbe cambiata il mio ranking nella peggiore delle ipotesi, cioè uscendo in entrambi i casi al primo turno. Ebbene, sarei sceso attorno alla 40esima posizione mondiale, quindi non proprio la morte di nessuno, ma comunque una classifica di tutto rispetto, specie per chi come me a lungo ha faticato per entrare nei top 100. Ma adesso ho passato il primo turno qui a Roma, dove per noi italiani non è mai facile fare bene, voglio pensare solo a fare bene agli Internazionali, con il massimo della concentrazione, per ritrovare le giuste sensazioni in campo” - l’obiettivo di Ceck – “sin dall’inizio degli incontri, senza partire ad handicap”.