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Kasatkina si difende: "Agente straniero? Voglio aiutare il tennis in Russia"

Un deputato del Parlamento russo ha chiesto al Ministro della Giustizia che Kasatkina venga dichiarata agente straniero. Per ora, la richiesta è stata respinta. "Avevo un sogno, voglio aiutare le persone che soffrono e sviluppare lo sport in Russia" la risposta della numero 8 del mondo su Telegram

di | 15 dicembre 2022

"Avevo o un sogno, impegnarmi in opere benefiche, aiutare chi ora soffre e chiede aiuto. Voglio sviluppare lo sport nella mia nazione, creare le giuste condizioni perché sia accessibile, far sì che i genitori non debbano chiedersi dove prendere in prestito i soldi o in quale città spostarsi per permettere ai figli di praticare lo sport che amano". 

Si apre così, con toni che ricordano il più celebre dei discorsi di Martin Luther King, il messaggio diffuso su Telegram su quello che viene presentato come l'account ufficiale della russa Daria Kasatkina, numero 8 del mondo.

Il messaggio è comparso dopo l'annuncio di Roman Teryshkov, un deputato della Duma, il Parlamento russo, che ha chiesto al Ministro della Giustizia di dichiararla "agente straniero". Kasatkina, ha detto Teryshkov secondo quanto riporta la testata, avrebbe "dimostrato al mondo di distanziarsi dalla società russa" come Karen Khachanov e Yevgeny Kafelnikov, primo russo numero 1 del mondo nella storia dell'ATP.

Inoltre, "hanno apertamente criticato le azioni delle autorità russe. Se usi la tua fama come uno strumento per influenzare gli altri su questioni politiche o ideologiche, devi essere pronto non solo a ricevere le simpatie del pubblico, ma anche alla risposta dello Stato".

Teryushkov ha spiegato che una prima richiesta è stata respinta, e ha insistito di averne mandata una seconda, chiedendo che venissero presi "appropriati provvedimenti".

Al momento non si hanno notizie di misure prese dal governo russo contro la 25enne Kasatkina, che vive a Barcellona e qualche mese fa ha confessato in una video-intervista la sua omosessualità. Dopo l'intervista, nella quale rivelava al pubblico anche la sua attuale relazione con  la pattinatrice di figura canadese di origine estone Natalia Zabiiako, molti in Russia l'hanno criticata, compreso il deputato Teryushkov.

In una delle scene più toccanti della lunga intervista alla blogger Vitya Kravchenko, Kasatkina è scoppiata a piangere quando le hanno chiesto se ora teme di non poter più tornare in Russia.

Kasatkina story, la forza della sincerità

Il governo russo, infatti, ha approvato nel 2013 una legge che proibisce quella che viene definita "propaganda gay" e per questo vieta i Pride, le marce dell'orgoglio LGBTQ+ e prevede la detenzione in carcere per gli attivisti in difesa dei diritti degli omosessuali. 

Ora vorrebbero che fosse dichiarata "agente straniero". Se dovesse succedere, verrebbe esclusa dai finanziamenti statali, non potrebbe ad esempio lavorare con i bambini né insegnare in strutture pubbliche, non potrebbe ricevere finanziamenti, né essere eletta a cariche comunali o statali o organizzare eventi pubblici. Non potrebbe nemmeno investire in imprese russe né godere di agevolazioni fiscali.

"Non è una buona notizia. Spero che Daria stia bene e che possa viaggiare dove e come vuole" ha scritto su Twitter Martina Navratilova, che ha confessato la sua omosessualità nel 1981 accettando anche le conseguenze economiche del suo gesto. Per anni, infatti, nonostante fosse una delle migliori del mondo, non ha ricevuto alcuna nuova proposta di sponsorizzazione.

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