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Campioni internazionali

Parole da Slam - Nole: “Con Matteo una vera battaglia”

Djokovic dopo il successo nei quarti su Berrettini: “Per entrambi è stato un impegno durissimo. E le condizioni sono state molto particolari”. 105 vittorie su 107 partite a Parigi per Nadal: “Non è importante perdere un set, conta come recuperi dopo che lo hai perso”

09 giugno 2021

Novak Djokovic

Quando si dice che nello sport e in particolare nel tennis può succedere di tutto. Nella sfida stellare tra Novak Djokovic e Matteo Berrettini è stato così. Non è mancato nulla: grande livello, la fuga del n.1 del mondo, il tentativo di rimonta del n.1 d’Italia, ma anche - e soprattutto - la 'cacciata' del pubblico in ragione del coprifuoco ancora presente in Francia. “Le condizioni sono state molto particolari questa sera - ha detto Djokovic -: prima con il pubblico sugli spalti e poi un attimo dopo ci siamo ritrovati da soli in questo grande stadio vuoto, tutto è cambiato in fretta. Anche perché l’energia che ti dà il pubblico è speciale”.

“Fino all’ultimo colpo è stato davvero un match molto complicato per entrambi. Per quanto mi riguarda posso dire di aver sfruttato bene il mio servizio, è stato davvero efficace. Questa sera è stata davvero una grande battaglia”, come dimostra l’esultanza ‘feroce’ con cui Nole ha festeggiato subito dopo il match point conquistato. “Contro giocatori come Berrettini, che serve così bene, con tanta potenza e velocità di palla, è sempre difficile mantenere la concentrazione necessaria, il livello e l’intensità. Però penso di esserci riuscito bene, anche se credo che avrei dovuto chiudere il match quando ne avevo la possibilità nel tie-break del terzo set. In fin dei conti però sono molto contento per come è andata”.

Rafael Nadal: “Il mio miglior livello fin qui”

A Parigi Nadal ha vinto 105 dei 107 match disputati, compreso quello di quarti di finale contro l’argentino Schwartzman. “I numeri sono eccezionali. Ma adesso non ci penso molto, li guarderò tutti insieme a fine carriera. Anche a chi dice che battermi a Parigi sia una delle sfide più dure dell’intero panorama sportivo rispondo che a me non piace parlare di me in questi termini. Ringrazio chi lo pensa, è un onore per me. Ma oggi io penso al campo e il campo dice che anche stavolta ho fatto un’ottima partita contro un avversario molto tosto. Ho trovato il modo di giocare il mio tennis migliore proprio nel momento in cui ne avevo più bisogno. Questo dà molta fiducia. Adesso mi preparerò per bene per le semifinali, cercherò di recuperare a pieno le energie. Alla fine quello che conta è giocare bene, non è che perché siamo a Parigi allora per gli altri diventa più difficile battermi. Se giochi male, perdi”.

Anche con Schwartzman qualche passaggio critico c’è stato: “Un paio di momenti complicati, senza dubbio. Sul 4-3 in suo favore nel terzo set, per esempio. Lì ho dovuto trovare la necessaria calma, pensare a tutte le cose giuste che faccio in allenamento e ripeterle in quel preciso istante. Credo di aver tirato fuori proprio in quel frangente il miglior livello, e di averlo mantenuto fino alla fine dell’incontro: pochi errori, tanti colpi vincenti, risposte profonde e ottimi diritti incrociati”.

Dal terzo set in poi ha cominciato a funzionare alla grande pure il servizio: “Credo che sia normale, non ho la presunzione di giocare qui senza perdere mai nemmeno un set, anche se succede non lo vivo come un disastro. Non è nel mio mindset: quel che conta davvero è come recuperi dopo aver perso un set”. 

Maria Sakkari: “Tutte e quattro abbiamo una chance”

Il physique du rôle ce l’ha eccome, Maria Sakkari: “Ma non è che mi alleni chissà in che modo: corro molto e faccio tanti pesi, sì, e lo faccio da quando avevo 14 anni. Mi piace stare in palestra, e fa bene al mio tennis”. Così la stellina greca adesso è una delle protagoniste delle semifinali del Roland Garros dopo aver superato la campionessa in carica Iga Swiatek. “Però non voglio farmi prendere dall’emozione, devo giocare e devo stare concentrata, a maggior ragione visto che non c’è il giorno di riposo. Certamente ho raggiunto un gran bel risultato, me lo godo. Le persone che mi stanno vicino è da tempo che mi dicono che sarebbe arrivato, ma come? E Quando? Finalmente questa settimana è stata una svolta: ne sono molto felice”.

Ma la testa va subito alla prossima avversaria, Barbora Krejcikova, con cui ha giocato e perso a Dubai: “A dire il vero quello settimana stavo giocando veramente male. Sarà molto dura, ma le condizioni qui sono molto diverse e sono fiduciosa. Conto di pianificare un buon piano di gioco con i miei coach: fin qui ho eseguito quanto ci siamo detti sempre molto bene. Faccio molto affidamento sia su di me che sul loro piano strategico. Come ho fatto oggi del resto, ma non vi dico su che cosa si basava altrimenti poi svelo troppi segreti (ride, ndr). Chiaramente ho un ottimo dritto e spesso baso il mio gioco su quello, specialmente su questa superficie. Contro Iga comunque ho servito anche molto bene. Adesso si fa davvero dura perché tutte e quattro (le semifinaliste, ndr) stiamo esprimendo un ottimo livello, siamo tutte in grado di poter alzare quel trofeo”.

Proprio adesso che il tennis è lo sport più popolare di Grecia: “Il calcio… è passato. Il basket… è passato. Adesso tocca a noi. Io e Tsitsipas siamo molto amici, ci conosciamo da una vita. Anche qui ci vediamo tutti i giorni, molto spesso ceniamo a due passi con tutti i membri dei ripsettivi team. Si tratta di un momento magico per il tennis greco”.

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