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In un'intervista all'Equipe il murciano torna sulla semifinale del Roland Garros e sui crampi che gli hanno impedito di competere fino in fondo contro Novak Djokovic
di Alessandro Mastroluca | 17 giugno 2023
"I crampi contro Djokovic erano dovuti solo alla tensione. Per giocare contro di lui devi dare il massimo". In un'intervista congiunta all'Equipe e Nice Matin a un mese dalla Hopman Cup, competizione mista a squadre che torna in calendario non più a gennaio in Australia ma a luglio a Nizza, Carlos Alcaraz spiega a freddo le ragioni dell'infortunio che l'ha condizionato nella semifinale del Roland Garros.
La partita più attesa del 2023 è durata infatti poco più di due set. Lo spagnolo si è piegato per un crampo al polpaccio sull'1-1 nel terzo set. E la semifinale Slam con la più alta differenza di età fra i due protagonisti dallo US Open 1991 è di fatto finita lì. Djokovic ha vinto 63 57 61 61, è diventato il secondo più anziano finalista nella storia del Roland Garros in singolare maschile, poi battendo Ruud il più anziano vincitore e il campione Slam più titolato di sempre.
"Fisicamente sto benissimo, il problema in quella partita è stato mentale - ha detto Alcaraz -. Non mi sono preparato bene per il match che mi attendeva, mi sono messo addosso troppa pressione. Se ai primi due set, che sono stati molto duri, aggiungi tutta questa tensione supplementare poi succede quello che è effettivamente successo".
Nessuna preoccupazione, però, per la stagione sull'erba che lo vedrà impegnato la prossima settimana al Queen's, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX, poi al Tennis Classic di Hurlingham, esibizione in programma dal 27 giugno al primo luglio all'Hurlingham Club, gioiellino londinese fondato nel 1869.
"Mi sento meglio, sto bene - haconcluso Alcaraz -. Non è successo niente di grave, ho pienamente recuperato. Mi sono riposato come si deve".