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Campioni internazionali

De Minaur: "Rappresentare il mio Paese in Davis è sempre un grande onore"

Il numero uno "aussie" non vede l'ora di scendere in campo con la maglia della Nazionale e sentirsi ancora una volta parte di una squadra. "Con capitan Hewitt c'è un rapporto speciale: ti fa sentire il suo sostegno come se giocasse al tuo fianco"

di | 24 novembre 2021

Alex De Minaur esulta con la maglia della nazionale (foto Davis Cup website)

Per Alex De Minaur giocare in nazionale per l'Australia è una cosa seria. Lui, 22enne figlio di immigrati (padre uruguaiano e madre spagnola), fin da piccolo ha viaggiato e cambiato tanto. Quando aveva cinque anni la famiglia ha lasciato Sydney per trasferirsi ad Alicante, in Spagna, dove “Demon” ha iniziato a giocare a tennis: poi nel 2012 i De Minaur sono tornati a vivere nella metropoli Down Under. Benchè la Spagna abbia rappresentato un Paese molto importante per la formazione del giovane talento (Alex parla perfettamente lo spagnolo, è tifoso del Real Madrid e si allena prevalentemente ad Alicante), De Minaur ha sempre detto di sentirsi "aussie" al cento per cento. Ad accorgersi fin da subito del talento per il tennis di Alex è stato Lleyton Hewitt, attuale capitano del team di Davis.

Sceso al n.34 del ranking dopo aver iniziato l'anno in 23esima posizione, ha disputato un 2021 caratterizzato da molti, troppi alti e bassi. Ha cominciato vincendo a gennaio sul cemento di Antalya il primo torneo in calendario: ed ha concesso il bis sull'erba di Estbourne a giugno superando in finale Lorenzo Sonego. Per il resto una semifinale sull'erba del Queen's (stoppato da Berrettini) e nient'altro da segnalare. Con la Davis che può rappresentare una bella occasione per salutare nel migliore dei modi il 2021 e fare un pieno di fiducia in vista della prossima stagione.

Per "Demon" non c'è niente di meglio di un selfie con i fan (foto Davis Cup website)

L’Australia è una delle nazionali più vincenti della storia della Coppa Davis. Che effetto fa essere il leader di una squadra con una così grande e prestigiosa tradizione?

"È un sogno che si realizza, una di quelle cose che ho sempre desiderato fare. Poter rappresentare il mio paese in Coppa Davis è un grande onore. Penso che la nostra sia una grande squadra. Siamo pronti a dare il massimo, a lanciare la sfida ai nostri avversari, a fare del nostro meglio. Sono molto fiero di rappresentare il mio Paese".

Hai un rapporto speciale con Lleyton Hewitt, il tuo captaino. Cosa ti ha insegnato in questi anni?

"Lleyton è un capitano e un mentore incredibile. Mi ha insegnato a credere in me stesso, a credere che merito di essere tra i migliori giocatori. Mi ha sempre dato tantissima fiducia. Non c’è una persona più adatta di lui a ricoprire questo ruolo. Nessuno sa motivarti di più… è sempre al tuo fianco, senti il suo sostegno dalla panchina, lo vedi caricarsi insieme a te. Questa con le Finals è una parte della stagione nella quale mi esalto e non vedo l’ora di esserci".

L’Australia giocherà nel gruppo D con Croazia e Ungheria. Cosa pensi di queste due sfide?

"Sono due squadre molto difficili. Ci saranno partite difficilissime contro campioni come Cilic , Fucsovics…. Entrambe hanno anche delle buone coppie di doppio e i loro numeri 2 sono pericolosi. Sarà molto dura, dobbiamo andare in campo, prendere una partita alla volta e vedere cosa riusciamo ad ottenere. Sono molto felice di fare parte di questa squadra, e credo molto in ognuno dei miei compagni".

Il servizio di Alex De Minaur (foto Davis Cup website)

Márton Fucsovics, il numero uno dell’Ungheria, è uno dei giocatori più spettacolari del circuito, ma non vi siete mai affrontati...

"Esatto, non ci siamo mai incontrati. Sarà una bella prima volta, entrambi rappresentando il nostro paese in Davis. Sarà davvero una gran partita, non vedo l’ora di giocarla".

Marin Cilic è un giocatore che ha una grande esperienza in Davis: con la Croazia ha il maggior numero di incontri giocati, il maggior numero di vittorie. Come andrà questa volta?

"Ho giocato contro di lui quest’anno ed è stata una partita incredibilmente dura. È un avversario di qualità: ha molta esperienza, ha disputatoo tante partite important in carriera quindi è abituato a giocare a questo livello. È certo che contro di lui dovrò giocare il mio miglior tennis, essere pronto per la battaglia, prepararmi ad una 'guerra' e dare in campo tutto quello che ho".

Come mai la Davis è un evento così speciale: l’atmosfera, lo spirito di squadra, qual'è l’aspetto che la caratterizza? 

"Penso sia il cameratismo, la squadra, il senso di appartenenza all’interno del team, tra tutti coloro che ne fanno parte. Per una volta non giochi per te stesso: lo fai per i tuoi compagni, per le persone che ti sostengono, per gli allenatori, per tutto il Paese. È una sensazione davvero speciale. Ed è per questo che le vittorie più belle e le sconfitte più dolorose sono quelle in Davis. Sono quelle che ti colpiscono di più. Vincere in Coppa è una sensazione quasi unica, indescrivibile: poter guidare il tuo Paese nella battaglia per cercare di ottenere quelle vittorie".

Fai un appello al pubblico: perché gli appassionati dovrebbero venire a Torino per fare il tifo per te a per l’Australia? 

"Perché devono venire a tifare per noi! Apprezzeremmo molto il loro sostegno anche perché siamo molto lontani da casa. Putroppo i nostri tifosi non potranno venire a vederci, quindi ben venga ogni tipo di sostegno che vorranno darci. Quindi vi aspettiamo a Torino...".

Un recupero di rovescio di Alex De Minaur (foto Davis Cup website)

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