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La regina di 23 Slam, ferma da fine giugno, oggi 247 della classifica, sembra già lontanissima dal circuito. Cerca l’equilibrio allargando la famiglia ma non pronuncia le fatidiche parole…
di Vincenzo Martucci | 12 febbraio 2022
Come una star sul viale del tramonto, Serena Williams avvolge nel mistero il suo ritiro dal tennis. Che, per molti è sancito già dal numero 247 della classifica dov’è scivolata l’ex dominatrice, numero 1 per 319 settimane (186 consecutive), regina di 23 Slam, a una sola tacca dal record di Margaret Smith Court.
Ferma da Wimbledon di fine giugno, ha disertato la campagna d’Australia, e negli ultimi giorni ha lanciato qualche segnale che sembra confermare la tesi dell’abbandono della racchetta. E’ vero oppure no? Lasciamo all’ultima grande star del tennis la libertà di scegliere la miglior uscita di scena.
COLPO DI TEATRO
L’ultima volta che l’abbiamo vista in gara, il 29 giugno a Wimbledon, ha lasciato il campo in lacrime per una mezza storta alla caviglia scivolando sul campo e lasciando via libera ad Aliaksandra Sasnovich sul 3-3 15-15. Era sembrata un’uscita di scena teatrale e ideale per un mito che proprio non sembrava in condizione fisica sufficiente per disputare un torneo dello Slam. Lenta, sovrappeso, era condannata a cercare una soluzione nei primi due scambi, col morale a zero dopo la pessima stagione sulla terra rossa che aveva fatto seguito alle deludenti semifinali di gennaio a Melbourne, quand’era stata competitiva per l’ultima volta, battendo Aryna Sabalenka e Simona Halep, ma crollando poi contro Naomi Osaka.
Da allora, l’abbiamo vista solo fotoshoppata, da mamma allegra e dedicata della viziatissima Olympia, a moglie felice del suo Alexis Ohanian, a testimonial dei tanti sponsor, a dispensatrice delle più svariate indicazioni alle donne afroamericane.
Negli ultimi giorni l’abbiamo ritrovata come promoter di “King Richard”, il film sulla favola della famiglia Williams e del suo fantascientifico papà che ha ricevuto addirittura sei candidature agli Oscar, la cerimonia degli Academy Awards che andrà in scena nella notte tra il 27 ed il 28 marzo presso il Dolby Theatre di Hollywood, in California.
La riproposizione cinematografica dell’epopea delle due straordinarie campionesse, Venus e Serena Williams che, proprio come predetto da King Richard sono salite al numero 1 del mondo, vincendo Slam a gogo, è candidato al premio di miglior film, miglior attore protagonista (Will Smith), miglior attrice non protagonista (Aunjanue Ellis, nel ruolo di mamma Oracene “Brandy” Williams), miglior sceneggiatura originale, miglior montaggio e miglior canzone originale (“Be Alive” di Beyoncé Knowles-Carter e Darius Scott).
NATA PRONTA
A 40 anni compiuti (il 26 settembre), la parola ritiro aleggia minacciosa sulla straordinaria campionessa e torna inesorabile nelle domande dei media. Serena non le dribbla più, forse, anzi, le cerca per abituarsi alla nuova situazione e ritrovarcisi dentro senza traumi. Così rilascia dichiarazioni che, messe assieme, sono come i puzzle di un collage, cui manca ancora qualche pezzetto, ma si intravede nel disegno definitivo: “Non so quando annuncerò che chiudo col tennis. E’ sempre come: ”OK, siamo pronti?”. So che il tempo scorre, ma ho bisogno di capire quando sarà, spero presto, quando non mi sentirò addosso nessuna pressione”.
Una cosa è certa, Serena è attrezzata anche per questa difficile battaglia: “Sono pronta per quel giorno, mi preparo per quel momento da più di un decennio. Se avete visto “King Richard”, sapete che il mio papà ha sempre detto che devi prepararti, quindi sono stata allenata anche per quello. Alla fine della giornata, penso che sia davvero importante avere sempre un piano ed è un po’ quello che ho fatto. Ho sempre avuto un piano”.
La strategia delle Cinderella girls, cresciute nel ghetto nero di Los Angeles, a Compton, e poi salite nel firmamento dello sport, ricchissime e famosissime, è sempre stata super-ambiziosa. Con scelte decise e radicali, assolutamente controcorrente, come quella iniziale di saltare i tornei giovanili e di non avere un coach fisso da affiancare al papà profeta, fulminato dal successo (e dal primo premio) di Virginia Wade a Wimbledon nel 1977 e poi erudito di tennis da libri e filmati. Serena ha quindi da sempre le idee chiarissime sul futuro, e oggi afferma sicura: “Voglio decisamente avere più figli. L’equilibrio è la chiave di tutto e io voglio cercare di trovarlo”.
DISTRAZIONI & BUSINESS
In attesa di ufficializzare il fatidico addio, Serena si distrae con le sue molteplici attività di imprenditrice: “Anche in questo è questione di equilibrio e alcuni giorni è più difficile degli altri. È decisamente più difficile perché sono mamma di una bambina ancora piccola e sono una moglie e mi piace essere bravo nelle cose”. Un numero 1 resta un numero 1: “Voglio essere la mamma migliore, e ho solo una squadra meravigliosa intorno a me… Ci sono giorni che sono travolgenti, ma io sono quel tipo di persona che si dice: “Ok, devi fare solo quello che ti piace, e fallo funzionare”.
Chissà se la rivedremo a Wimbledon, dov’ha messo sette volte la firma e dove il suo gioco offensivo si esalta. Di certo nessuno, dopo l’ultimo Slam del gennaio 2017 agli Australian Open, avrebbe immaginato che si sarebbe fermata lì. Invece, dopo la doppietta fallita in finale a Wimbledon e agli Us Open del 2018 e 2019, la sua luce c’è affievolita sempre più. Quando troverà il coraggio di spegnerla del tutto?