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Il ritiro della russa kalinskaya nell'ottavo di finale di Mosca le ha garantito la matematica qualificazione a Guadalajara
21 ottobre 2021
Grazie al ritiro dopo un game della russa Anna Kalinskaya, la numero 7 del mondo Maria Sakkari è diventata la quinta giocatrice qualificata per le WTA Finals di Guadalajara. E' la prima greca a partecipare al torneo di fine stagione.
Sakkari incastona così il gioiello più prezioso sulla corona della sua miglior stagione in carriera, in cui è entrata anche per la prima volta in Top 10, dove nessuna tennista greca era mai arrivata prima.
Il traguardo della qualificazione alle WTA Finals completa un 2021 caratterizzato da una serie di piazzamenti di prestigio, anche se non accompagnata da titoli all'attivo. Sakkari si unisce così a Aryna Sabalenka, Barbora Krejcikova e Karolina Pliskova nella lista delle giocatrici con un posto sicuro a Guadalajara.
La greca è l'unica giocatrice ad aver giocato due semifinali Slam in stagione, Roland Garros e US Open nel suo caso, oltre a Sabalenka. Ha ottenuto sette vittorie contro Top 20, la più importante contro Naomi Osaka, allora numero 2 del mondo, a Miami dove ha centrato la semifinale.
La numero 7 del mondo ha raggiunto anche la terza finale WTA in carriera, a Ostrava, oltre alla semifinale di Abu Dhabi e del Grampians Trophy di Melbourne.
Rinuncia invece la campionessa in carica, la numero 1 del mondo Ashleigh Barty. "E' stata una decisione difficile, ma devo dare la priorità alle esigenze del mio corpo e recuperare" ha detto l'australiana, che ha fatto riferimento anche alle restrizioni legate al Covid-19.
Barty non ha più giocato dopo la sconfitta contro Shelby Rogers al tiebreak del terzo set al terzo turno dello US Open. Quest'anno ha conquistato cinque titoli, compreso il suo secondo Slam a Wimbledon, ed è già sicura di chiudere la stagione da numero 1 del mondo.
Nel 2021 non è tornata a casa dopo la stagione australiana fino a settembre. Una volta rientrata a Brisbane, si è sottoposta a due settimane di quarantena obbligatoria. L'Australia è infatti una delle nazioni più dure dal punto di vista dei protocolli sanitari. Due esempi su tutti: la quarantena di nove mesi imposta a Melbourne e la quarantena di lunghezza doppia, 28 giorni, per gli atleti della delegazione australiana al rientro dall'Olimpiade di Tokyo.
Giocare a Guadalajara, nuova sede delle WTA Finals spostate da Shenzhen a causa del Covid-19 e in programma dal 10 al 17 novembre, l'avrebbe costretta ad altre due settimane di isolamento al ritorno in patria. "Viste le difficoltà nei viaggi da e per il Queensland e l'obbligo di quarantena - ha detto -, non voglio compromettere la mia preparazione per l'Australian Open di gennaio",