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Campioni internazionali

Rafa comanda color… rosa e fucsia

Nadal torna protagonista sulla sua terra battuta e il tempo non sembra passare mai: i gesti e gli schemi vincenti sono sempre quelli: l’argentino Delbonis fa da raccattapalle. Di nuovo c’è solo il colore della divisa, abbinato alle scarpe, che non passa inosservato

di | 14 aprile 2021

Ma l’avete visto Nadal con quel pigiamino rosa e fucsia? Questo il tema principale dei commenti dopo il ritorno in azione del n.3 del mondo, questa volta sulla sua superficie preferita, la terra battuta, in una delle sue preferite case al mare, quella di Monte-Carlo quella dove può esporre ben 11 trofei.

Opposto all’argentino Delbonis, che aveva tagliato la strada al primo turno al francese Mannarino, il vincitore di 20 Slam (13 al Roland Garros) è parso una buona versione di se stesso. Servizio incisivo e profondo, dirittone arrotato a spazzare via tutto, rovescio e volée solide. Missili da fondocampo alternati a dolci palle corte e qualche discesa a rete. E’ finita 6-1 6-2 in poco più di un’ora.

Delbonis è stato soverchiato in tutto. Tranne forse la divisa. Sobrio, tecnico, incisivo il suo completo nero e grigio firmato Babolat opposto a un avversario che mulinava la racchetta con la nota, muscolare, prestanza infilato dentro a un combinato maglietta/pantaloncino color pastello, fucsia e rosa, perfetto come accostamenti per il pagliaccetto di uno sgambettante neonato o di un pigiamone felpato per morbide serate autunnali.

Rosa confetto anche la bandana, per fortuna a buttarla sul tecnico c’era la tomaia fucsia della scarpa iperleggera e superammortizzata in tinta con la maglietta.

Tutto molto elegante, di sicuro, ma sicuramente anche distante dall’immagine che ci si aspetterebbe dal più grande guerriero dei court che si ricordi.

A meno che si tratti di un travestimento, una nuova tattica: nascondere il pugno di ferro dentro un morbido marshmallow, travestire il ninja da chierichetto.

Difficile immaginare che qualcuno ci cascherà. Anche perché gli anni passano (il 3 giugno saranno 35), i capelli si diradano ma le mazzate restano. E fanno sempre male a tutti.

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